Monte Croce – Tolè : visita Associazione Discendenti Decima Divisione da Montagna Statunitense

2017/06/17, Tolè – Monte Croce: visita Associazione Discendenti Decima Divisione da Montagna Statunitense.

Il discorso del vice sindaco Anselma Capri;

Rivolgo un caloroso saluto a tutti i presenti, alle cittadine, ai cittadini, alle autorità militari, civili, religiose e in particolare ai rappresentanti dell’Associazione dei Discendenti della 10 Divisione, agli Alpini, al Signor Andrea Gandolfi, direttore del sistema museale “Memorie d’Italia” 1939-1945,
organizzatore dell’evento odierno, in collaborazione con la Pro-loco e l’Associazione Fonte Chiara.
Oggi ci ritroviamo qui a Monte Croce, la montagna più alta del territorio di Tolè, nella cappella dedicata alla Madonna della Neve, eretta dagli abitanti del paese, con l’apporto del costruttore edile Felice Zaccanti e degli Alpini in congedo della sezione di Vergato, La chiesetta, inaugurata il 5 luglio 1987, a
ricordo dei Caduti in guerra, riporta sulla targa di intitolazione queste parole:
“ Venuti da terre lontane, nemici sul campo di battaglia, riconciliati nella morte, caddero sul Fronte di Tolè – 1945” , con riferimento a coloro che morirono combattendo nell’area di Tolè: la Decima Divisione da Montagna USA, il Corpo di Spedizione Brasiliano e la 94 Divisione Fanteria Tedesca.
Noi ricordiamo oggi i giovani soldati statunitensi della 10à divisione da montagna, prima ed unica divisione di “Alpini” dell’esercito americano, morti nella nostra terra, lontani dalla loro patria , affratellati dall’amore per la Pace, la Libertà e la Giustizia sociale, combattendo contro la tirannide e il terrore nazi-fascista, al fianco di Brasiliani, di Partigiani e di altri Alleati , concorrendo a liberarci e a porre le premesse per la costruzione di un’Italia Libera, Democratica e Unita.
Quest’area dell’Appennino, ricoperta da piccoli rilievi boscosi,alternati da colline con affioramenti e burroni rocciosi, in cui i tedeschi avevano creato linee preordinato di tiro, con mitragliatrici nascoste in buche scavate nel terreno, fu infatti teatro dell’offensiva di Primavera sul fronte italiano. Questo
comportò alti costi umani: solo per la 10 Divisione da montagna 286 morti e 1047 feriti.
Monte Pigna, Le Coste, Tolè e Monte Croce furono presi dai soldati dell’87 reggimento della 10 Divisione da Montagna americana.


Monte Croce (808 m.) fu attaccato sotto il fuoco nemico di mitragliatrici e di mortai, alle ore 16 del 15 Aprile 1945 e la vetta fu raggiunta alle ore 20,30. Vi fu un disperato contrattacco da parte di uno sparuto manipolo di Tedeschi, composto da 7 soldati, armati con fucili e con due soli mitragliatori , che
venne facilmente respinto.
Cruz Rios, testimonia così la sua esperienza di soldato : “Il 15 Aprile il nostro obiettivo era Monte Croce. Mentre salivamo sul monte fummo fermati da un pesante fuoco di artiglieria e alcuni altri nostri compagni furono feriti….. altri ragazzi furono colpiti, uccisi dall’artiglieria e dalle mitragliatrici tedesche….
Ho un ricordo particolare di alcuni di quei ragazzi, che conoscevo bene.
Sergente John Marrone si chiamava quell’uomo steso a terra a cui volevo dare dell’acqua. Furono uccisi anche il sergente Schroeder e il tenente Robert Bart. Quest’ultimo era un ragazzo. Molti dei nostri tenenti erano giovani provenienti dal College: Carl Ugenon, Gerold Atkins , Marvin Lusk…” Tolè , occupato il 7 luglio 1944 dai Tedeschi che da qui coordinavano i lavori di consolidamento delle difese sulla parte più arretrata della Linea Gotica, venne liberato il 16 Aprile 1945 dalla Compagnia G dell’87 Reggimento il cui attacco era cominciato alle 10,15 del mattino. Il paese , quasi completamente distrutto dai bombardamenti aerei e dalle cannonate degli alleati e dalle granate tedesche , fu dichiarato sicuro alle ore 23.
La memoria di quanto è accaduto qui, 72 anni fa, è un patrimonio che dobbiamo preservare e valorizzare . E’ quindi doveroso ringraziare Ezio Trota, Andrea e Giuliano Gandolfi, Gabriele Ronchetti e altri autori che hanno pubblicato testi nati da una ricerca storica, con utilizzo di diverse fonti:
fotografie, diari, testimonianze degli abitanti e degli ex combattenti anche su diversi fronti, memorie e materiali forniti ad esempio da Stephanie, moglie del tenente William Ferguson, morto il 16 Marzo, il giorno dopo aver partecipato alla conquista di Monte Croce, e dalla famiglia del tenente William
Wolfgram, caduto anch’egli nella medesima giornata.
Si tratta di un percorso costellato di sanguinosi combattimenti, distruzione dell’intero paese e di centinaia di morti fra militari, civili e partigiani, ricostruito per trasmettere alle nuove generazioni eventi della storia locale che si inseriscono a pieno titolo nella storia nazionale ed europea, nella tragica
pagina di storia che è stata la seconda guerra mondiale.
Si tratta di contribuire alla costruzione di una memoria collettiva che rafforza le nostre radici, alimenta l’identità e il senso di appartenenza a questa comunità, per favorire lo sviluppo dei lunghi rami dell’accoglienza e del dialogo con le altre culture.
Le fotografie delle macerie a lato delle vie, dei carri armati, dei soldati, nel nostro territori, nel 1945, ci rinviano comunque all’oggi , in altri territori. teatro di guerre , Il Presente ci ricorda infatti come la Pace, il Rispetto dei Diritti Umani, il valore della libertà costituiscano ancor oggi un terreno comune sul quale
continuare ad impegnarsi per costruire un Futuro migliore in cui non si ripetano gli errori del Passato.
Solo così proseguiremo il cammino iniziato da chi ha voluto erigere questa Cappella in un luogo di guerra, trasformandolo in luogo di Incontro, di Pace e di Memoria.

Domenica 6 Agosto, ci sarà la Festa del Trentennale della Chiesetta Alpina  della Madonna delle Nevi, organizzata dagli Alpini di Vergato e di Tolè, in collaborazione con la Parrocchia,e la Pro Loco.

L’Arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi celebrerà la messa
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