Le favole in dialetto, un’evento che ha coinvolto un paese
2017/09/24, Vergato – La Sala Polivalente del Centro Sociale stracolma, ha ospitato una serata eccezionale, per la comunità vergatese alla scoperta delle proprie radici; il dialetto, raccontato con entusiasmo dagli ultimi protagonisti di quest’epoca ormai sulla via dell’estinzione. Sicuramente nell’ottocento non parlavano questo dialetto…, ha affermato un’oratore, ma faremo in tempo a trasmettere ai nostri nipoti un dialetto anche se non conforme a quello parlato dai nostri nonni?
Le favole in dialetto; raccontate, illustrate e animate. Venerdì 22/9 alle ore 21
Smettiamola di vergognarci? Questo il tema sollevato da alcuni dei presenti. A scuola mi sgridavano… i miei genitori non volevano…io parlavo solo in casa… e altro ancora, sono le memorie che hanno ucciso una lingua.
Ora il lavoro di Alfredo Marchi, coordinatore del lavoro svolto da un’infinità di persone, dai ragazzi de “Il Campanile dei Ragazzi” con Giuffrida, a chi ha trovato, letto, raccontato, raccolto brani, spezzoni, illustrato, montato, preso accordi, stampato e finanziato questo lavoro culmine di una piramide che speriamo consolidi la base ancora viva, anche se coperta dalla nebbia del tempo, potrebbe essere concime indispensabile a fare risorgere l’albero della conoscenza del nostro dialetto.
Massimo Gnudi, sindaco di Vergato – Il Sindaco Massimo Gnudi ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione del libro che raccoglie le favole di Vergato e dei dintorni, nella lingua originale per mezzo della quale venivano raccontate e cioè il dialetto, ormai quasi estinto. In particolare ha ringraziato Alfredo Marchi, non solo ideatore e importante realizzatore dell’opera, ma anche scultore che fa rivivere il dialetto nel paese. Il dialetto rivive anche nelle recite delle compagnie dialettali che ogni anno si esibiscono al Cinema Teatro Nuovo di Vergato grazie al grande impegno di Giuliana Forni e della sua compagnia. Il sindaco ha citato anche la Legge Regionale che salvaguarda e valorizza il dialetto e la sua trasmissione alle giovani generazioni. Ha poi concluso il suo intervento sottolineando che queste favole sono state inizialmente raccolte nella Scuola Materna comunale di Cereglio, individuando nella Scuola il luogo privilegiato di trasmissione del dialetto alle nuove generazioni.
Romano Franchi presidente Unione dei Comuni dell’Appennino – Nel suo intervento ha raccontato della sua esperienza personale con il dialetto e ha raccomandato ai giovani di sforzarsi per conoscere almeno tre lingue; italiano, inglese e dialetto.
Viviano Fiori, presidente BCC di Vergato – Nei suoi ricordi non poteva mancare il postino Dolcisio, Ianosi di Castelnuovo che si recava a casa sua proprio a raccontare le favole in dialetto.
La serata è poi proseguita con gli altri oratori e le canzoni di Carpani. Grande soddisfazione in coloro che hanno dato gratuitamente il loro contributo per la realizzazione del libro con l’inserto multimediale (DVD) con le loro voci e i disegni animati.