Ferrovia Direttissima: lettera dei sindaci di Toscana ed Emilia-Romagna a governo, regioni e RFI.

Vado

2017/12/06, Vergato -L’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese informa;

Ferrovia Direttissima: lettera dei sindaci di Toscana ed Emilia-Romagna a governo, regioni e RFI. 

In merito ai lavori sulla linea ferroviaria Bologna-Prato, che potrebbero comportare disagi per tre anni, i sindaci dei comuni coinvolti in Toscana ed Emilia-Romagna hanno deciso di scrivere a ministero, regioni e RFI chiedendo una modifica al protocollo. 

5 dicembre 2017  – Otto comuni e due Unioni di Toscana ed Emilia-Romagna hanno intrapreso un’azione condivisa per chiedere modifiche al progetto di RFI di lavori sulla ferrovia Bologna-Prato (Direttissima).

Con una lettera inviata al vice-ministro Riccardo Nencini, ai presidenti delle rispettive regioni Stefano Bonaccini ed Enrico Rossi e a Maurizio Gentile, amministrazione delegato di RFI, i sindaci  “manifestano sincera preoccupazione per l’impatto dei lavori”, chiedono di modificare e integrare il protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione Emilia-Romagna, Regione Toscana e R.F.I. s.p.a. sui lavori programmati tra il 2018 e il 2021.

Gli interventi previsti, volti ad adeguare la linea trasporto merci agli standard europei, dovrebbero comportare il blocco del servizio nei giorni festivi per l’intera giornata e nei feriali dalle 9.30 alle 16.30, mettendo in difficoltà due vallate, quelle del Bisenzio e del Setta, già sottoposte quotidianamente ad un forte traffico automobilistico. I sindaci ricordano come sia essenziale –  anche alla luce dei recenti protocolli d’intesa tra Città Metropolitana di Bologna e Città Metropolitana di Firenze sottoscritto lo scorso 6 novembre e tra Città metropolitana di Bologna e Comune di Prato sottoscritto il 22 Novembre –  la valorizzazione e il potenziamento dei collegamenti appenninici (sentieristica, ciclabili, ferrovia, viabilità slow) per la promozione di una fruizione sostenibile del territorio.

Siamo convinti che il progetto di RFI possa rappresentare un’opportunità vera di sviluppo per il territorio   – scrivono i sindaci – solo però se riesce a sostenere anche i bisogni e le politiche di governo volte ad implementare gli investimenti in campo turistico, nelle energie rinnovabili, nella mobilità ciclo – pedonale e nell’innalzamento della qualità della vita per i nostri cittadini. Con questo progetto – aggiungono –  invece le nostre valli rischiano seriamente una regressione che vanifica gli sforzi di sviluppo finora intrapresi dalle nostre comunità”.

In primo luogo i primi cittadini chiedono non siano previste interruzioni della linea nelle ore diurne – in cui il servizio è più utilizzato da studenti e pendolari – e di mantenere il servizio, anche se in misura parziale, durante i fine settimana. Poi chiedono di migliorare l’accessibilità al servizio ferroviario tramite interventi presso le stazioni (migliorare l’illuminazione, i parcheggi, l’accesso per i diversamente abili), investire sulla comunicazione con i cittadini, sulle barriere anti-rumore e in tutto ciò che porti a migliorare il servizio.

C’è inoltre la richiesta di prevedere opere compensative da attuare sul territorio, sia come risarcimento per i disagi che inevitabilmente la popolazione interessata dovrà subire, sia come investimento per potenziare il trasporto ferroviario per i pendolari e per i turisti. Queste opere potrebbero essere per esempio una pista ciclopedonale che colleghi Vernio a Vaiano, come anche un percorso ciclopedonale che colleghi le stazioni della Valle del Setta con il percorso Eurovelo che si svilupperà lungo la valle del Reno. Per ciò che concerne l’area toscana, inoltre, si chiede vengano aggiunte nuove fermate che permettano alla Direttissima di svolgere un ruolo di metropolitana di superficie.

La lettera è stata sottoscritta dal comune di Prato, dai comuni di Cantagallo, Vaiano e Vernio facenti parte dell’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio sul fronte toscano; per l’Emilia-Romagna invece l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese oltre a quattro comuni membri e cioè Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, Monzuno e San Benedetto Val di Sambro.