Paolo Rossi – Vergato da collezionare … “Storia di una cartolina viaggiata”

2018/03/21 – Vergato – Una storia che ci cambierà o almeno cambierà il nostro modo di osservare le cose che abbiamo attorno. Un gioco o un segno dei nostri tempi? Quante volte siamo passati davanti a una persona che conoscevamo e siamo stati richiamati indietro? Non l’avevamo vista o non l’avevamo voluta vedere? Ma le cose che noi non vediamo non possono sfuggire a chi vive con passione quello che fa, in tutte le situazioni… ce lo dimostra Paolo Rossi, collezionista… con passione!

Vergato da collezionare … “Storia di una cartolina viaggiata” 

Vi è mai capitato di collezionare qualcosa?

Oltre a divertire, permettere di accrescere la conoscenza di ciò che si raccoglie e talvolta prosciugare il portafoglio, secondo alcune ricerche sarebbero oltre sette milioni gli italiani che collezionano oggetti di valore storico-culturale o semplicemente articoli curiosi e bizzarri.

Collezionando cartoline del nostro territorio fin da ragazzo e avendo in altre occasioni condiviso o commentato su questo sito immagini d’epoca di Vergato, in questa occasione permettetemi di farvi conoscere alcuni aspetti di questo settore del collezionismo che generalmente vengono ignorati.

Quando ci si trova tra le mani questi cartoncini rettangolari, testimoni inconsapevoli della storia di mittente e destinatario, istintivamente ci si sofferma sulle immagini del passato che nella maggior parte dei casi ci portano a riflettere.
Osservare invece le immagini con l’aiuto di una lente di ingrandimento fa talvolta scoprire particolari difficilmente visibili ad occhio nudo.

Nr. 1

Nr. 2

Tra i tanti che ho notato ve ne segnalo alcuni:
Nr. 1 – la simpatica immagine di cinque bambini in via Minghetti che puntano le fionde verso il fotografo (1907)

Nr. 2 – l’originale sedia impagliata e posizionata nella cantonata sud del Palazzo dei Capitani della Montagna (1923)

 

Nr. 3 A

Nr. 3 B

Nr. 3 A e B – l’orinatoio a cielo aperto collocato fra l’ingresso dell’osteria la Castellata e la scaletta che conduceva al pozzo raffigurato nella “Selciatella” una tra le più belle cartoline d’epoca di Vergato. (1900)

Nr. 4 – E che dire degli “umarèl vergatesi” degli anni ’30 intenti alla supervisione delle opere pubbliche all’incrocio di viale della Stazione e via Garibaldi? (1939)

Nr. 4

Ci sono però altri aspetti che vanno oltre la superficiale ammirazione dell’immagine.
Mi riferisco all’affrancatura, all’annullo e soprattutto al contenuto scritto; elementi che fanno sì che ogni singola cartolina si trasformi in un pezzo unico spesso carico di toni emotivi.

Termino questa breve analisi con la pubblicazione di una cartolina del Palazzo Comunale scritta da un figlio al padre nel 1915.

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Nr. 5 A

Nr. 5 B

Caro papà,
ti mando la cartolina raffigurante questo palazzetto di cui io sono innamorato e che sono sicuro piacerà anche a te. Sabato sera partirò da Modena col treno delle 5 che arriverà a Firenze alle 23,22. Dormirò a Firenze e ripartirò per Castagneto col primo treno comodo che credo sarà quello delle 16. Va bene? Sono proprio felice. Mi sono già bene rimesso in salute benché tutti mi dicano che sono pallido. Forse sarà un piccolo strascico della febbre che ho avuta molto forte.
Un abbraccio e tanti baci dal tuo caro Gaddo
Vergato 16-9-15

Testo e immagini; Paolo Rossi

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