Frittelle di Carnevale di Giovanna Bernardi

2018/06/07, Vergato – Frittelle di Carnevale di Giovanna Bernardi.

Un antica tradizione paesana era quella del primo giorno di quaresima, quando un gruppo di maschere nella piazza del paese preparava vari tipi di frittelle, da quelle di castagne a quelle di riso o alla senplice frittellina di farina e acqua, spolverata di zucchero. Erano le più povere a significare quel che era rimasto del “Grasso Carnevale” celebrato con balli e carri di carnevale dalle varie Società Carnevalesche del paese.

Nella piazza veniva acceso un bracere con la carbonella del forno Marchi e Sisto, personaggio caratteristico, burlone e simpatico della stessa famigla Marchi, indossava una camicia da notte imbrattata di cioccolata all’altezza del sedere come fosse popò, mentre in testa teneva un grosso mascherone dalla faccia di bambino, messo di traverso per poter fumare una sigaretta dall’orecchio, così voltato non si sapeva quale fosse il verso giusto.

In una grande padella cuoceva le frittelle aiutato da Merighi “Al Barbiroo” il quale vestito, da donna, con maschera sul viso, teneva a fianco una vecchia carrozzina da neonato in cui ogni tanto cullava Sisto fra le risate del pubblico.

Appena le frittelle erano pronte, un gruppo di giovani pure loro mascherati, offrivano al pubblico quelle deliziose leccornie lasciandoci dietro un puzzo di fritto misto al profumo dello zucchero vanigliato.

C’erano giovani che con un piatto colmo di frittelle raggiungevano l’abitazione di qualche bella ragazza conosciuta al ballo e ne approffitavano per carpire un bacio frettoloso o un appuntamento amoroso.

Fonte e foto; Umberto Bernardi