Da Grizzana un messaggio; salvate i vostri frutti di una volta
2018/11/14, Grizzana Morandi – Rubiamo uno slogan degli anni sessanta; mettete dei frutti nei vostri giardini… forse non era così ma il messaggio che sta ritornando è quello. La riscoperta delle tradizioni dell’Appennino non è solo strade militari, piccole o grandi, vie della seta, degli etruschi, di Annibale o di Attila ma cose più vicine a noi; i frutti antichi. Mele rose romane, pere osse o ossola, fragole, ciliege morelle, uva brusca o dolce negretta, ritornano grazie alla volontà di alcuni appassionati che ci riportano ad amare quello che fino a ieri abbiamo snobbato a favore dell’estetica e non del sapore. I convegni sulla coltivazione della mela rosa romana in montagna ci hanno mostrato e dimostrato la possibilità di avviare coltivazioni redditizie mentre le mostre di frutti antichi ci dimostrano che nessuno di noi è escluso, basta un pezzo di terra, un’angolo di giardino per piantare un frutto che in breve tempo ci darà la soddisfazione di continuare una tradizione delle nostre terre. Recuperare i frutti abbandonati nei campi incolti è un’opera meritevole di conservazione, Grizzana Morandi ne è all’avanguardia con gli incontri e i convegni organizzati dal sindaco Graziella Leoni e Cesare Calisti ma anche con il progetto del “pomario” di Casa Morandi, museo all’aperto di odori e sapori con le piante di una volta.
Le immagini che ci manda Alfredo Marchi della festa di domenica scorsa in piazza a Grizzana ne sono una dimostrazione.