Relazione di Fine mandato della Consulta di Cereglio
2019/04/11, Vergato – Riceviamo e pubblichiamo;
9 Aprile 2019
Alla Cittadinanza vergatese
All’Amministrazione del Comune di Vergato
OGGETTO: Relazione di Fine mandato della Consulta di Cereglio
La Consulta di Cereglio considera doveroso redigere questo testo come Relazione di fine mandato, per definire le proprie considerazioni sull’operato dell’Amministrazione uscente sui territori rappresentati da quest’Organo di rappresentanza popolare.
In generale, è opinione di tutta Consulta che l’Amministrazione non abbia dato ascolto alle necessità dei cittadini del territorio, e si sia contraddistinta con disorganizzazione e pressappochismo verso le piccole frazioni.
Quasi a inizio mandato, per la precisione il 30 marzo 2015, il nostro territorio subì un importante dissesto franoso che interruppe la funzionalità della SP25 all’altezza della frazione di Spezzola, con gravi disagi di trasporto per i cittadini delle frazioni di Susano e Cereglio. Per opera della Città Metropolitana di Bologna in sinergia con Regione e Comune, si svolsero lavori di messa in sicurezza e ripristino della viabilità in tempi celeri tanto che la strada fu riaperta al traffico il 1° Maggio seguente. L’ottimo lavoro da parte degli Enti interessati spinse la nostra Consulta (in accordo e collaborazione con la Consulta di Tolè, altro territorio colpito) a scrivere una lettera di complimenti e ringraziamenti per l’operato. E’ una lettera che la nostra Consulta riscriverebbe oggi stesso: sia perché fu un lavoro encomiabile e rapido, sia perché, per il suo carattere di cura delle vie di comunicazione, esso rappresentava esempio e speranza per un mandato che avesse più cura e attenzione verso le strade locali. Abbiamo purtroppo constatato che quel evento fu un caso isolato.
Per tutto il nostro periodo di attività, la Consulta ha continuamente ricordato e sollecitato l’importanza di una buona manutenzione ordinaria e straordinaria delle nostre strade. Ogni volta ci è stato ricordato i tanti, troppi chilometri di strade che percorrono il nostro comune, la costante scarsità di risorse, nonché l’importanza di “saper vedere al di là delle buche” per finanziare opere ambiziose di richiamo turistico nel capoluogo. Non capiamo come le nostre speranze siano state interpretate come pretenziose, esigenti di importanti opere di asfaltature vaste e immediate. La Consulta ha sempre rimarcato l’importanza di un progetto, di un piano di manutenzioni, anche piccole, ma legate da un intento chiaro di cura organica dei tracciati stradali. Questo è mancato in questi anni. E ora, a fine mandato, sono arrivate in bilancio alcune opere di asfaltatura, di piccoli tratti in Prunarolo (l’anno scorso), e in via Monzone (lavoro previsto nel bilancio di Previsione finanziaria 2019-2021). Utili senza dubbio, ma che sanno tanto di lavori approssimativi, piuttosto che prove di una lungimirante e seria progettualità.
In merito agli interventi di emergenza, la Consulta riconosce il buon lavoro di ripristino della funzionalità della strada di via Monzone, nei pressi di Cereglio, colpita da uno smottamento all’inizio del 2016.
Recentemente, un pericolo di dissesto ha reso necessario il transennamento di un tratto della strada Tabina-Prunarolo, a circa un chilometro dalla confluenza con la Porrettana. Sollecitiamo l’amministrazione uscente a fare il possibile per la sicurezza della zona, e speriamo che queste parole siano sprone alla nuova Giunta per tenere vigile l’attenzione e la cura verso una strada troppo a lungo trascurata.
Già durante una delle prime Assemblea della Consulta, a febbraio 2015, si discusse delle voci di vendite di Azioni HERA da parte delle Amministrazioni locali. Quella sera la nostra Consulta votò all’unanimità la richiesta di confronti pubblici informativi qualora l’Amministrazione avrebbe avuto in programma una vendita di Azioni. Ci aspettavamo incontri pubblici come per esempio quello avvenuto il 10 aprile seguente a Marzabotto. Invece l’Amministrazione Vergatese provvide a modificare lo Statuto già a marzo 2015 (“Approvazione di contratto di sindacato di voto e di disciplina di trasferimento azionari HERA SPA: luglio 2015 giugno 2018 – modifiche statuto e patto”, come recita l’ODG del Consiglio comunale del 26/03/2015) e, più recentemente, a vendere lotti di azioni, senza alcun informazione ai cittadini, e senza accenno (anche se era dovuto) alle nostre richieste. Consideriamo questo atteggiamento come poco trasparente verso la cittadinanza.
Un’altra forma di recupero fondi che ha destato non poche perplessità è stata la messa in vendita dello stabile di via Fratelli Benassi dove hanno sede l’ambulatorio del medico di base e il dispensario farmaceutico siti in Cereglio. Sappiamo che l’amministrazione non è riuscita ancora a vendere l’immobile, ma ricordiamo le promesse del Sindaco che tali servizi sarebbero comunque garantiti e mantenuti. Con tutta onestà, la Consulta rimane dubbiosa e perplessa di come queste importanti prestazioni siano mantenute dignitose fuori da una locazione così ideale come quella dell’immobile in vendita.
Sottolineiamo come l’interessamento del Comune verso strutture ricettive importanti (e di sua competenza) come il centro sportivo I Prà e l’Ostello La Vignola sia stato contraddistinto da molte promesse di interventi ma da scarsi e lenti adempimenti.
Rimarchiamo la tardività dei lavori nel Giardino di Cereglio e la scarsa qualità di essi. Tanto che la manutenzione non ha risolto la inagibilità dello scivolo per bambini.
Ricordiamo come le richieste di una maggiore frequenza di cantonieri sul territorio siano state sostanzialmente ignorate.
Facciamo presente come potature, taglio erba, rimozione di detriti dalle strade siano stati servizi considerati pressoché sempre tardivamente, quando avvenuti.
Veniamo a sapere e rimproveriamo l’Amministrazione di aver da tempo ignorato la Pro Loco di Cereglio, trascurando di dialogare e di rispondere a svariate email spedite dall’associazione a chi di competenza in Comune.
Vogliamo in oltre fare una puntualizzazione. Nel dialogo e nella vicinanza che una buona Amministrazione dovrebbe intraprendere con le comunità, la Consulta è senza dubbio lo strumento preposto, ma non esclusivo. È parere di tutti i rappresentanti della Consulta, così come di molti abitanti, che gli esponenti della Giunta si siano visti poco o niente sul territorio, durante il mandato. Non solo nei periodi di relativa tranquillità (come durante i lavori di asfaltatura eseguite dall’ANAS sulla Strada Provinciale a Cereglio per appurarne la qualità), ma anche nei casi emergenziali (come durante le intense nevicate o durante l’incendio del Monte Pero dell’estate 2017), l’Amministrazione non si è praticamente mai mossa di sua iniziativa, e talvolta neanche se sollecitata dalla popolazione, per comunicazioni, sopralluoghi o semplice dialogo con le comunità. Presenziare alle Assemblee della Consulta o attendere da essa sollecitazioni, non riassume né attua pienamente l’attenzione verso la cittadinanza.
Sulle materie di non diretta competenza dell’Amministrazione ci sentiamo di sottolineare alcune cose.
Riguardo alla situazione dell’Ospedale di Vergato e in merito al Piano di riassetto sanitario (su cui era arrivata l’approvazione del nostro Sindaco così come degli altri sindaci del Comprensorio), manteniamo molta preoccupazione. Nella Consulta i pareri sul Piano di riassetto, che tra le altre cose ha portato parte del Reparto di ortopedia all’Ospedale di Porretta, vanno dalla perplessità al violento dissenso; ma è unanime la percezione che il nostro nosocomio sia stato ridimensionato nelle sue capacità. La Consulta auspica una continua attenzione dagli enti Regione e Comune, in stretta partecipazione con la cittadinanza, perché l’Ospedale mantenga prestazioni e funzionalità.
Riguardo alla manutenzione delle strade di competenza della Città Metropolitana di Bologna, constatiamo tempi di attuazione imbarazzanti per lentezza decisionale e di attuazione. Il parziale cedimento di uno dei tornanti della SP25 tra Vergato e Spezzola (problema ancora lontano da essere considerato pienamente risolto) ha enormemente complicato il trasporto su gomma, e in specifico dei mezzi pesanti, e ha rivelato una metodologia di affrontare le varie disfunzioni della rete stradale ridicolmente lenta (si pensi che i problemi su quel tratto duravano da quasi due anni). La Consulta crede di interpretare l’opinione della cittadinanza sottolineando che determinati problemi su strade così importanti per il trasporto di persone e merci debbano essere affrontati con più prontezza e celerità. Sollecitiamo quindi che la Città Metropolitana, nonché i rappresentanti dei comuni (visto che dalla riforma dell’aprile 2014 delle Province e Città Metropolitane, esse sono diventate enti “amministrative di secondo livello” e quindi espressione degli enti comunali) sappiano sveltire le procedure e il recupero fondi per un adempimento più rapido e pronto in queste fondamentali funzioni.
In fine, sappiamo che la copertura di telefonia mobile è interesse di compagnie private e non un servizio pubblico. Averci illuso che la recente installazione di ripetitori sul suolo vergatese avrebbe accresciuto la rete di ricezione della telefonia (quando invece era a vantaggio esclusivo di servizi internet), è stata forse una buona strategia per raggirare le tante assemblee che, già dall’ottobre 2015, avevano tra i punti dell’ordine del giorno “domande sulla ipotizzata attivazione di una adeguata rete di telefonia mobile”: ma lo consideriamo un modo poco serio di relazionarsi coi cittadini.
In un quadro di questo genere, pensiamo che l’unico punto a favore nell’ambito degl’investimenti ed iniziative, ovvero l’ “Albergo diffuso” (peraltro progetto a costo zero per il Comune), si trova, a nostro avviso, a marciare col freno tirato, in un contesto più atrofizzato di cinque anni fa.
Il giudizio della nostra Consulta potrà sembrare eccessivamente negativo e laconico, ma è a nostro avviso puntuale: consideriamo che questa Amministrazione non abbia tenuto il polso del nostro territorio. Il nostro augurio che gl’investimenti nelle aree più popolate del nostro Comune riescano ad incidere sulla prosperità diffusa dell’intera comunità vergatese più che un auspicio, è quasi la nostra unica speranza perché Vergato e le sue frazioni più svantaggiate sappiano tenere testa a un futuro difficile e pieno di incognite.
La Consulta di Cereglio, Prunarolo, Amore, Susano, Pieve di Roffeno.