Il vincitore ha corso in 1 ora 16 minuti e 40 secondi . La velocità media è stata di 14 Km/h. Il percorso era già stato solcato da Salimbeni vincitore della prima edizione e Mantovani nella seconda edizione . Lo stesso Piana con il pettorale numero 100 ha vinto il Gran Premio della Montagna posto a Monte Armato a 784 metri sul livello del mare dopo oltre 11 chilometri di corsa.
Per la seconda volta consecutiva, prima donna arrivata invece è stata Isabella Morlini di ASD Atletica Reggio Emilia in 1 ora 22minuti e 31 secondi, con 6 minuti scarsi dal vincitore e come l’anno scorso si è classificata quinta assoluta.
In crescita del 20% sull’anno precedente il numero degli iscritti, ed in tre anni la partecipazione è aumentata del 50%. In sensibile ascesa le concorrenti, quest’anno anche di nazionalità estera. Molti trailers provenivano da regioni diverse dall’Emilia Romagna, che ha fatto salire sensibilmente la caratura della manifestazione.
A riguardo il vincitore Giulio Piana ha detto “ e’ una competizione ben gestita ed un percorso perfettamente segnalato. E’ impegnativo, tecnico con ottimi scorci su questo bellissimo territorio dell’Appennino. Si corre, ma un occhio si da anche ai panorami”. La prima donna arrivata Isabella Morlini ha sottolineato “il tracciato e’ bello e tecnico, ben segnalato ed e’ impossibile perdersi e sbagliare. Perfetti i volontari sul percorso nel dare indicazioni ed i ristori. Ci sono ritornata per tutto questo”.
La corsa da quest’anno è totalmente plastic free volutamente environment green ai ristori con l’uso di materiali biodegradabili e smaltibili nell’umido. Si è corso sui 17 km del tracciato identificato tra le valli della Setta e del Sambro tra le frazioni di Ripoli, Montefredente e Sant’Andrea. Il dislivello è di più 753 metri, spaziava tra i 350 ed i 784 metri di quota, partendo da 560 metri. Con oltre l’85% era su superficie non asfaltata, di diversa tipologia ed in molti punti ardua ed impegnativa per dislivelli, pendenze e tipologia diversa di composizione della superficie.Leggermente modificato il pecorso rispetto agli anni preecdenti con più segmenti tecnici per conformazione del territorio e difficoltà. La gara è inserita nella programmazione ufficiale della FIDAL, ha avuto come luogo di partenza Santa Cristina di Ripoli per poi snodarsi tra prati e molti boschi, toccando Borgo Le Serrucce, Selva, Cà di Cavanino, Cà di Berti, Le Spiagge, Le Lame di Sotto, Villa Rosa, Falgheroni, La Iottola, Monte Armato, Pian dei Monti, La Croce delle Vie, Fontana Mortizza, Cà dei Sospiri. Non è un percorso ad hoc, ma da tempo può essere svolto in qualsiasi periodo dell’anno, perchè fa parte di una composizione di nuovi sentieri CAI recentemente introdotti nel territorio comunale, in aggiunta ad i precedenti esistenti, in un ottica di promozione turistica. Ora altri segmenti e porzione fanno parte del nuovo cammino spirituale Mater Dei che termina proprio a Santa Cristina presso il Santuario della B.V. di Serra. Al termine della gara, il feedback ricevuto dai concorrenti circa il tracciato è stato positivo giudicandolo pienamente rispondente alle caratteristiche desiderate per una manifestazione di questo tipo. Sia il vincitore, che i concorrenti hanno apprezzato le difficoltà presenti che rendono questa manifestazione come una delle più tecniche in assoluto. al percorso.
La manifestazione è stata possibile anche grazie al supporto di oltre 70 volontari, al quale l’organizzazione esprime il suo più vivo ringraziamento per l’opera svolta. Queste persone si sono impegnate non solo il giorno della manifestazione, ma anche per i mesi precedenti.
Comunicazione: Marco Finelli