Estemporanea di pittura alla Pieve di Roffeno, domenica 29 settembre
2019/09/28, Vergato – Estemporanea di pittura alla Pieve di Roffeno
Il Comune di Vergato organizza presso la Pieve di Roffeno la prima “Estemporanea di pittura” domenica 29 settembre. I partecipanti, che dovranno essere già muniti del materiale necessario e del pranzo a sacco, potranno scegliere la propria tecnica per realizzare paesaggi en plein-air. Le tele dovranno misurare da un minimo di 30×40 cm ad un massimo di 50×70. La quota di partecipazione è di 20 €, che saranno devoluti all’“Associazione Amici dell’Antica Pieve”, impegnata nella raccolta di fondi per restaurare l’organo. Non c’è limite all’età, possono partecipare anche i bambini purché accompagnati e seguiti da un adulto.
La mattinata avrò inizio alle 9 con l’accoglienza dei partecipanti e la timbratura delle tele o del fogli. Entro le 10 gli artisti potranno scegliere le postazioni e iniziare a dipingere. Ci sarà tempo fino alle 16 e 30: i lavori infatti dovranno essere consegnati per essere esposti al giudizio del pubblico e della giuria. La premiazione è prevista a partire dalle 17,30. Al termine dell’estemporanea gli organizzatori offriranno un apertivo.
Il borgo della Pieve di Roffeno sorge nei pressi di Cereglio, nel Comune di Vergato, dove ospita l’antica Pieve di San Pietro, costruita nel 1155 ed eretta a Collegiata nel 1183 da Papa Lucio III. L’edificio conserva tracce romaniche, come ad esempio l’abside in opus quadratum dei maestri comacini, risalenti all’epoca della sua costruzione, nonché un fonte battesimale di grande pregio: è datato infatti intorno al VII secolo, appartenendo quindi ad una chiesa preesistente. Il catino in arenaria è decorato da una corona simbolica di delfini che si tengono per la coda.
La Pieve fu importante centro religioso medievale, intorno alla quale gravitavano 12 parrocchie: conserva l’impianto basilicale a tre navate, un’abside romanica coronata da archetti pensili e dentelli, recentemente restaurata. Accanto alla chiesa c’è una torre posta a difesa della corte e l’edificio adibito a canonica, oggi sede di un agriturismo, con un ballatoio sostenuto da una pilastrata in legno che ricorda i portici cittadini medievali.
Fonte e foto; Ufficio stampa Unione dei Comuni dell’Appennino