Vittorio Sgarbi visita le opere di Alfredo Marchi a Vergato

2020/02/08, Vergato – Vittorio Sgarbi in visita a Vergato, il paese natale di Luigi Ontani, ha incontrato uno scultore e maestro scalpellino vergatese, Alfredo Marchi. Molto conosciuto per le sue opere donate alle associazioni ed esposte nei parchi o istallate sulle facciate delle case, dalla Baita degli Alpini a Tolè, il paese delle fontane, ma anche nel Parco don Gaetano a Labante, possiamo ammirare sue opere in legno o pietra arenaria. 

L’incontro è avvenuto il 16 gennaio 2020 nella Sala Consigliare del Palazzo Comunale in Piazza Capitani della Montagna per proseguire poi presso l’abitazione dell’artista di Via Bacchetti dove i segni sul portale già fanno intravedere l’abitazione/laboratorio, accompagnati dal sindaco Giuseppe Argentieri.

Nel video le principali fasi dell’incontro.

ALFREDO MARCHI
Alfredo Marchi nasce nel 1952 a Vergato e qui ha sempre vissuto. Sin dall’adolescenza ha dimostrato grande interesse e amore per l’agricoltura, la natura e la cultura del proprio territorio. Il lavoro come dipendente di banca non gli ha impedito di coltivare questi suoi interessi che, dopo il suo 40° compleanno, hanno, in parte, trovato sfogo nella scultura. La scultura del togliere, per scoprire nell’interno della materia un’espressione del proprio animo. Quella scultura che trova nella pietra e nel legno l’occasione per rapportarsi con la natura. Qui il contatto con la materia è fisico prima che ideale: richiede sudore e fatica, capacità artigianali e tempi lunghi di realizzazione. Non amando esporre in mostre temporanee entro locali chiusi, Alfredo Marchi preferisce dare visibilità alle proprie opere in spazi aperti, nel tentativo di valorizzare l’ambiente urbano o naturale dove esse sono state collocate. Varie sue installazioni si possono incontrare in luoghi pubblici soprattutto nei comuni di Vergato e Castel d’Aiano. Alcune sue opere sono anche visibili sul web e in brevi filmati sul canale Internet “YouTube” di Vergatonews24 digitando il nome dell’autore. Due frasi, in cui l’autore si riconosce, sono state lasciate sul quaderno delle firme in occasione della mostra personale nell’ambito di “Vergatoarte 2016”: “Una scoperta entusiasmante: scoperta di vita nello terra e nel cielo, la ricerca, l’impedimento, l’unione, la fusione. Sculture: vere opere d’orte. Simbolismi religiosi, antichi, pregni di significati, sacri. La madre, la vita, la natura. In tutte c’è l’anelito verso l’alto (ma sono anche allegre!)”.