Coronavirus – Aggiornamenti al 12/03/2020 Nazionali e locali

2020/03/12, Vergato – Aggiornamenti al 12/03/2020 Nazionali e locali in corso

Coronavirus. Posti letto, piano della Regione: già allestiti 1.300 posti, pronti ad arrivare a 3.120

Fino a 539 in terapia intensiva (5 volte gli attuali ricoverati). Nelle province, individuati gli ospedali Covid. Bonaccini-Venturi: “Gioco di squadra grazie alla rete regionale”

Quasi 1.300 posti letto (1.290) già allestiti in Emilia-Romagna per far fronte all’emergenza Coronavirus: di questi, 211 sono per la terapia intensiva e 1.079 per gli acuti (all’interno di reparti di malattie infettive, pneumologie e medicine). E’ la risposta della Regione, che si è subito attivata, attraverso un apposito piano, per potenziare la disponibilità di posti letto “dedicati” ai pazienti colpiti dal virus.

 Ad oggi, il piano – uno strumento di programmazione in continua evoluzione, sulla base delle esigenze epidemiologiche e assistenziali – prevede di poter arrivare sino a 539 posti letto di terapia intensiva per i pazienti in condizioni più gravi e a 3.120 posti per acuti.

“Stiamo lavorando in rete- spiega il commissario ad acta per l’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi-: questo significa che anche le strutture che hanno visto sinora una bassa incidenza di nuovi casi, stanno alzando il livello di disponibilità per supportare gli altri territori che hanno bisogno, a partire da Piacenza. Siamo all’opera- aggiunge Venturi– per individuare tutti gli ospedali Covid per ogni singola provincia: ciò dovrebbe consentire un ulteriore ampliamento delle dotazioni destinate a pazienti infetti. Ognuno sta facendo al massimo la propria parte, il sistema opera con la massima collaborazione reciproca e a pieno regime”. 

Il piano della Regione: 5 livelli di “saturazione” dei posti letto

Il piano messo a punto dalla Regione prevede 5 livelli di saturazione progressivi dei posti letto a favore dei ricoveri di pazienti Covid. Il livello 1 è legato all’utilizzo di letti già esistenti per l’isolamento di pazienti diagnosticati; nel livello 2 i medesimi pazienti possono essere ricoverati in coorti, cioè spazi dedicati a persone con la stessa malattia; il livello 3 prevede l’espansione di reparti e strutture dedicate in macroaree ad hoc, trasferendo e sospendendo attività già programmate e differibili, meno urgenti, in modo da creare nuove disponibilità. Nel livello 4, c’è l’utilizzo della rete regionale con trasferimento di pazienti dagli ospedali più saturi a quelli che hanno maggiore disponibilità.

Il livello 5, infine, indica la creazione di ospedali o padiglioni interamente dedicati a pazienti Covid: si intendono strutture di dimensioni medio-piccole (indicativamente 150-200 posti letto) dotate di terapia intensiva e, eventualmente, di aree semintensive. È opportuno che in queste sedi non siano svolte attività non trasferibili e non “isolabili” (come trapianti, emodinamica e altre discipline di alta specialità).

Dal costante monitoraggio dell’occupazione dei posti letto emerge come, ad affiancare la funzione hub dei principali ospedali del territorio, ci siano già degli ospedali Covid. Nello specifico, accanto all’hub di Piacenza funzionano come Covid hospital Castel San Giovanni e Fiorenzuola, sempre nel piacentino.

A Parma, il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub) operano come Covid hospital. Sono già pronti per diventare ospedale Covid Fidenza e Borgo Taro, nel parmense.

Nel reggiano, a supportare l’hub di Reggio Emilia città (Arcispedale Santa Maria Nova Nuova) c’è Guastalla (ospedale Covid).

Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto per l’area intensiva). Pronti per diventare ospedali Covid Carpi, Mirandola e Sassuolo.

A Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, verrà riattivato a breve un padiglione dedicato, il 25. Già definito ospedale Covid il Bellaria, che funzionerà come tale anche per l’imolese.

Per Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.

Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital da Lugo e Riccione

Coronavirus, le indicazioni alle aziende per il contenimento del contagio: vademecum della Regione

L’assessore Colla: “Nei luoghi di lavoro le stesse attenzioni che valgono in generale su sicurezza e prevenzione”

dal sito wikimedia.org contrassegnata per il riuso

Misure di igienecomportamenti da seguire per ridurre i rischipulizie dedicate e regolamentazione degli spazi comuni e degli incontri. Norme da seguire in caso di provenienza dalle zone più a rischio o di vicinanza con persone contagiate.

Di tutto questo, e dei rifermenti normativi legati all’emergenza Coronavirus, si occupa il vademecum messo a punto dal Servizio Prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna che è stato inviato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ai firmatari del Patto per il lavoro.

“Le misure preventive per ridurre le probabilità di contagio da Covid-19 in un luogo di lavoro non sono dissimili da quelle adottate nei confronti della popolazione generale- precisa l’assessore allo Sviluppo economico e lavoro Vincenzo Colla-.  Ma in questo difficile contesto, in cui si assiste a una proliferazione incontrollata di informazioni, riteniamo che tra i compiti più importanti e utili del datore di lavoro ci sia quello di fornire ai propri lavoratori una corretta informazione, che consenta di lavorare in sicurezza garantendo condizioni adeguate anche in un periodo di emergenza come questo”.

Il documento, disponibile anche on line sul sito della Regione Emilia-Romagna, illustra i percorsi ufficiali individuati dalle istituzioni, le modalità di comportamento per ridurre il rischio di contagio, tra cui il ricorso a modalità di lavoro telematiche per ridurre gli afflussi di persone, le misure di sicurezza da adottare o già adottate in azienda.

Sanità. Coronavirus, quasi 1.300 posti letto già allestiti nella rete ospedaliera dell’Emilia-Romagna per pazienti colpiti. Il presidente Bonaccini: “Il nostro sistema sanitario sta reggendo. Pronti a fronteggiare ogni situazione”. Il commissario Venturi: “Grande lavoro di rete, ognuno sta facendo al massimo la propria parte”

 

Il piano messo a punto dalla Regione. A oggi, si può già arrivare a 539 posti in terapia intensiva. Gli ospedali Covid individuati nelle varie province

 
12/03/2020 18:01

Bologna- Quasi 1.300 posti letto (1.290) già allestiti in Emilia-Romagna per far fronte all’emergenza Coronavirus: di questi, 211 sono per la terapia intensiva e 1.079 per gli acuti (all’interno di reparti di malattie infettive, pneumologie e medicine). E’ la risposta della Regione, che si è subito attivata, attraverso un apposito piano, per potenziare la disponibilità di posti letto “dedicati” ai pazienti colpiti dal virus.

Ad oggi, il piano – uno strumento di programmazione in continua evoluzione, sulla base delle esigenze epidemiologiche e assistenziali – prevede di poter arrivare sino a 539 posti letto di terapia intensiva per i pazienti in condizioni più gravi e a 3.120 posti per acuti.

“Stiamo facendo tutto il possibile per fronteggiare questa emergenza, senza arretrare di un passo- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-, aumentando subito i posti letto. Il nostro sistema sanitario sta reggendo, ma bisogna essere pronti a fronteggiare qualunque situazione, fin quando il virus non sarà debellato. Colgo l’occasione per rivolgere un pensiero a tutto il nostro personale sanitario, oltre che a tutti gli uomini e le donne, volontari compresi, del sistema regionale di Protezione civile che, da quando sono stati rilevati i primi casi di Coronavirus sul nostro territorio, hanno lavorato incessantemente senza risparmiarsi, mostrando immense doti professionali e umane. Oltre a tutti coloro che svolgono professioni in ambito sanitario, dai farmacisti ai medici di famiglia. A tutti loro- conclude il presidente- va il mio più sentito ringraziamento”.

“Stiamo lavorando in rete- spiega il commissario ad acta per l’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi-: questo significa che anche le strutture che hanno visto sinora una bassa incidenza di nuovi casi, stanno alzando il livello di disponibilità per supportare gli altri territori che hanno bisogno, a partire da Piacenza. Siamo all’opera- aggiunge Venturi– per individuare tutti gli ospedali Covid per ogni singola provincia: ciò dovrebbe consentire un ulteriore ampliamento delle dotazioni destinate a pazienti infetti. Ognuno sta facendo al massimo la propria parte, il sistema opera con la massima collaborazione reciproca e a pieno regime”.

Il piano della Regione: 5 livelli di “saturazione” dei posti letto

Il piano messo a punto dalla Regione prevede 5 livelli di saturazione progressivi dei posti letto a favore dei ricoveri di pazienti Covid. Il livello 1 è legato all’utilizzo di letti già esistenti per l’isolamento di pazienti diagnosticati; nel livello 2 i medesimi pazienti possono essere ricoverati in coorti, cioè spazi dedicati a persone con la stessa malattia; il livello 3 prevede l’espansione di reparti e strutture dedicate in macroaree ad hoc, trasferendo e sospendendo attività già programmate e differibili, meno urgenti, in modo da creare nuove disponibilità. Nel livello 4, c’è l’utilizzo della rete regionale con trasferimento di pazienti dagli ospedali più saturi a quelli che hanno maggiore disponibilità.

Il livello 5, infine, indica la creazione di ospedali o padiglioni interamente dedicati a pazienti Covid: si intendono strutture di dimensioni medio-piccole (indicativamente 150-200 posti letto) dotate di terapia intensiva e, eventualmente, di aree semintensive. È opportuno che in queste sedi non siano svolte attività non trasferibili e non “isolabili” (come trapianti, emodinamica e altre discipline di alta specialità).

Dal costante monitoraggio dell’occupazione dei posti letto emerge come, ad affiancare la funzione hub dei principali ospedali del territorio, ci siano già degli ospedali Covid. Nello specifico, accanto all’hub di Piacenza funzionano come Covid hospital Castel San Giovanni e Fiorenzuola, sempre nel piacentino.

A Parma,il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub) operano come Covid hospital. Sono già pronti per diventare ospedale Covid Fidenza e Borgo Taro, nel parmense.

Nel reggiano, a supportare l’hub di Reggio Emilia città(Arcispedale Santa Maria Nova Nuova)c’è Guastalla (ospedale Covid).

Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto per l’area intensiva). Pronti per diventare ospedali Covid Carpi, Mirandola e Sassuolo.

A Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, verrà riattivato a breve un padiglione dedicato, il 25. Già definito ospedale Covid il Bellaria, che funzionerà come tale anche per l’imolese.

Per Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.

Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital da Lugo e Riccione. /CV

I Carabinieri informano;

Gli operatori del 112 della Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna sono sommersi da migliaia di telefonate che stanno arrivando ininterrottamente da parte di cittadini spaventati e disinformati che stanno intasando la linea con domande del tipo: “Vorrei fare il tampone preventivo”, “Il mio medico mi ha detto di chiamare il 112”, “Posso andare a lavorare se mi sento bene?”, “Il mio cane deve fare i bisogni, lo posso portare fuori?”, “Posso andare al parco?”. Ogni volta che gli utenti chiamano il 112 per togliersi dubbi che potrebbero verificare personalmente leggendo i quotidiani, o navigando sul web, come il sito internet del Ministero dell’Interno https://www.interno.gov.it/itla linea viene intasata, con la conseguenza che una richiesta di soccorso reale con pericolo di vita, come un incidente stradale, una violenza sessuale, un’aggressione, una rapina etc., potrebbe essere messa in coda, con le conseguenze che ne potrebbero derivare da ogni circostanza.

In caso di sintomi o dubbi, c’è il numero verde regionale (800033033 per l’Emilia Romagna) reperibile dal sito internet del Ministero della Salute:

http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5364&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto

All: Foto CC Bologna.

Comando Provinciale Carabinieri Bologna

 

Dieci ospedali della Regione Emilia-Romagna nella classifica delle migliori strutture al mondo 2020 di Newsweek.
Oltre a Policlinico Sant’Orsola-Malpighi e a Arcispedale Santa Maria Nuova, ci sono Ospedale Maggiore di ParmaOspedale Policlinico ModenaOspedale BaggiovaraArcispedale Sant’Anna di FerraraOspedale Maggiore di BolognaOspedale Guglielmo da SalicetoOspedale Morgagni Pierantoni e Ospedale Infermi di Rimini.
L’assessore Raffaele Donini: “Un altro riconoscimento importante. Grazie a chi ogni giorno, a maggior ragione in questo momento, mette professionalità, competenza e dedizione a servizio degli altri”.
Leggi qui la notizia https://bit.ly/39Gt5ct Stefano Bonaccini Davide Baruffi Quotidiano Sanità Repubblica Salute Corriere Salute

Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese
4 h

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AGGIORNAMENTO 12.03.2020 MISURE CONTRASTO CORONAVIRUS
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MOVIMENTI delle PERSONE

Il principio generale è che
✖️GLI SPOSTAMENTI SONO DA EVITARE ANCHE SE CI SI SPOSTA ALL’INTERNO DEL COMUNE
Sono ammessi SOLO:
✔️PER COMPROVATE RAGIONI DI LAVORO (attenetevi al tragitto casa-lavoro e siate pronti in caso di controllo a spiegare le ragioni del vostro spostamento, potrete compilare il modulo di autocertificazione).
✔️PER NECESSITÀ (ci si muove solo se rimanendo fermi si rischia un danno grave per sé o per altri)
✔️PER RAGIONI SANITARIE (muovetevi solo per questioni sanitarie ma assolutamente NON in caso di SINTOMI INFLUENZALI). In questi casi chiamate il medico di famiglia, il numero verde regionale o, in casi di urgenza, il 112 o il 118.
✔️MERCI E GENERI ALIMENTARI circolano liberamente (non ci sono quindi rischi di carenza per approvvigionamenti o generi di necessità).

Sulle ATTIVITÀ COMMERCIALI:

✔️Sono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
✖️Sono sospese TUTTE le attività commerciali al dettaglio, tranne
✔️Ipermercati
✔️Supermercati
✔️Discount di alimentari
✔️Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
✔️Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
✔️Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
✔️Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
✔️Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
✔️Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
✔️Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
✔️Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
✔️Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
✔️Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
✔️Farmacie
✔️Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
✔️Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
✔️Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
✔️Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
✔️Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
✔️Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
✔️Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
✔️Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
✔️Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
✔️Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
✔️Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici


Sui SERVIZI ALLA PERSONA

✖️Sono sospesi TUTTI i servizi alla persona tranne:
✔️Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
✔️Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
✔️Servizi di pompe funebri e attività connesse


Sulle ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Il governo raccomanda che
✔️sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
✔️ siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti
✔️ siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
✔️ si assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
✔️ siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
✔️siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni;
✔️si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile.


Sulle ATTIVITÀ CULTURALI

✖️STOP a tutte le ATTIVITÀ SPORTIVE
✖️STOP a palestre, impianti e centri sportivi, piscine, centri natatori e centri benessere, centri termali, sociali, ricreativi e culturali
✖️STOP per OGNI MANIFESTAZIONE sia in luogo pubblico, privato o aperto al pubblico
✖️CHIUSURA per i locali come teatri, cinema, discoteche, sale scommesse, pub, scuole di ballo e locali di pubblico spettacolo in genere
✖️STOP per ogni CERIMONIA, civile o religiosa, compresi i funerali
✖️STOP per MUSEI e altri LUOGHI DELLA CULTURA;
✖️STOP per ESAMI E CONCORSI, compresi esami per la patente;
✖️STOP nei WEEKEND a STRUTTURE DI VENDITA medio/grandi e CENTRI COMMERCIALI
✖️ATTIVITÀ DEI SERVIZI EDUCATIVI INFANZIA, ATTIVITÀ DIDATTICHE E UNIVERSITÀ, CENTRI DIURNI SOSPESE FINO AL 3 APRILE.


MERCATI RIONALI

✖️ I mercati rionali sono sospesi nel fine settimana
✖️ I mercati rionali infrasettimanali sono sospesi in tutti i Comuni dell’Unione dell’Appennino tranne Camugnano e Castel di Casio dove si terranno limitatamente ai banchetti destinati e utilizzati per la vendita di prodotti alimentari


SUI LUOGHI DI CULTO

✔️I luoghi di culto sono aperti (senza cerimonie) a condizione di garantire rispetto delle distanze


SUGLI UFFICI COMUNALI

✖️Gli uffici rispondono per telefono o via e-mail. Recarsi di persona SOLO SU APPUNTAMENTO e solo PER URGENZE

UN INVITO A TUTTI I CITTADINI

✔️Rispettate le prescrizioni, non è un gioco
✔️Evitate assembramenti di persone anche nei luoghi pubblici dove non esiste divieto
✔️Adottate i comportamenti individuali di protezione (lavaggio mani, distanze dagli altri ecc..
✔️Limitate tutti gli spostamenti allo stretto necessario e solo nei casi espressamente previsti
✔️Per acquisti prediligiamo i negozi all’interno del nostro Comune
✔️Affidatevi SOLO a canali di informazione UFFICIALI

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