3 aprile 2020 – Aggiornamento Covid-19 in Appennino
2020/04/03, Vergato – Pagina in aggiornamento continuo con i dati che arrivano dalle ore 17,30 alle 21,00. Ricaricare la pagina per vedere gli aggiornamenti.
Aggiornamento situazione dell’epidemia in Appennino con i dati Ausl, Regione Emilia Romagna e Protezione Civile e le videoconferenze o i messaggi video del giorno.
Coronavirus, l’aggiornamento: 15.932 i casi positivi in Emilia-Romagna, 599 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 6.952. Continuano a salire le guarigioni, che arrivano complessivamente a 1.852 (+189)
I pazienti in terapia intensiva sono 364, 2 in meno di ieri. E calano anche i ricoverati negli altri reparti: -29. I decessi arrivano a 1.902: 91 in più. Procede il piano di rafforzamento dei posti letto: sono 5.118 quelli già allestiti in tutta la regione. Avviato da oggi un ulteriore percorso dedicato ai pazienti attualmente in terapia sub-intensivama a rischio di aggravamento: 15 trasferimenti da Piacenza verso gli ospedali di tutta la regione
Bologna – 15.932 casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 599 in più rispetto a ieri; 63.682 i test effettuati, 3.625 in più. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi, venerdì 3 aprile, sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Complessivamente, sono 6.952 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (312 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono 364, 2in meno rispetto a ieri. E si sono registrati 29 ricoverati in meno anche nei reparti non di terapia intensiva (3.915 oggi rispetto ai 3.944 che si contavano ieri). I decessi sono purtroppo passati da 1.811 a 1.902: 91 in più, quindi, di cui 62 uomini e 29 donne.
Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.852 (189 in più rispetto a ieri), 1.293 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 559 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 18 residenti nella provincia di Piacenza, 9 in quella di Parma, 14 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena, 31 in quella di Bologna (nessuno in territorio imolese), 3 in quella di Ferrara, 2 nella provincia di Forlì-Cesena (nessuno nel forlivese), 4 in quella di Rimini. Nessun decesso si è verificato in provincia di Ravenna. Un solo decesso si riferisce a un residente fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.811 (46 in più rispetto a ieri), Parma 2.083 (34 in più), Reggio Emilia 2.800 (135 in più), Modena 2.498 (82 in più), Bologna 2.041 (99 in più), Imola 298 (15 in più), Ferrara 368 (27 in più), Ravenna 656 (29 in più), Forlì-Cesena 866 (di cui 447 a Forlì, 63 in più rispetto a ieri, e 419 a Cesena, 14 in più), Rimini 1.511 (55 in più).
I posti letto aggiuntivi: 5.118 (+40 rispetto a ieri)
Da Piacenza a Rimini prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione; posti letto che passano complessivamente dai 5.078 di ieri ai 5.118 di oggi (+40), tra ordinari (4.558, +28) e di terapia intensiva (560, +12).
Nel dettaglio: 696 posti letto a Piacenza (di cui 45 per terapia intensiva), 1.121 a Parma (68 terapia intensiva), 735 a Reggio (64 terapia intensiva), 561 a Modena (86 terapia intensiva), 979 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (161 terapia intensiva, di cui 16 a Imola), 264 a Ferrara (38 terapia intensiva), 762 in Romagna, di cui 98 per terapia intensiva (nel dettaglio: 247 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 115 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva, a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 99 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva; 133 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva).
La “rete” ospedaliera in aiuto al piacentino
A più di un mese dall’inizio dell’epidemia, l’area più critica continua a rimanere quella dell’Emilia-nord, in particolare della provincia di Piacenza. Gli ospedali di Piacenza e Castel San Giovanni sono quelli che, fin dai primi giorni, hanno registrato livelli di saturazione massimi, nonostante la graduale espansione dei posti letto. Negli ultimi giorni si è osservata una riduzione degli accessi in pronto soccorso (il picco massimo è stato registrato il 16 marzo con 135 accessi di pazienti sospetti Covid; ieri, 2 aprile, gli accessi sono stati 23), e di conseguenza dei ricoveri. Gli ospedali piacentini continuano però a risentire del “carico” dei giorni precedenti poiché i tempi di dimissione dei pazienti più critici sono lunghi (fino a 3-4 settimane).
È emersa quindi la necessità di supportare questo territorio con un intervento a livello regionale. Per questo, già dai primi giorni di marzo, altri ospedali della regione hanno accolto più di 100 pazienti provenienti dalle terapie intensive della provincia di Piacenza. I pazienti sono stati accolti prevalentemente nei territori meno colpiti (Bologna, Ferrara e la Romagna, ad esclusione di Rimini). Alcuni pazienti sono stati trasferiti anche presso le terapie intensive delle strutture private accreditate (Villalba e Villa Erbosa a Bologna e Villa Maria Cecilia di Cotignola – Ravenna). Anche oggi 5 pazienti di terapia intensiva sono usciti da Piacenza con destinazione Ospedale Maggiore e Bentivoglio di Bologna, Cona di Ferrara, Policlinico di Modena e Ospedale di Cesena. Il principio è stato mettere l’intera rete regionale a disposizione delle aree più colpite, consentendo all’Emilia-Romagna di essere autosufficiente ed evitare lunghi trasferimenti extra regione o addirittura all’estero.
Da oggi è stato avviato un ulteriore percorso dedicato ai pazienti attualmente in terapia sub-intensiva ma a rischio di aggravamento. Questo consente di trasferire un maggior numero di pazienti e, soprattutto, di effettuare il trasporto in condizioni meno critiche (si tratta di pazienti non intubati). Il sistema di trasferimento prevede una valutazione clinica dei pazienti condivisa dai professionisti di Piacenza con il “Coordinamento regionale insufficienza respiratoria acuta COVID-19”.
La valutazione tiene conto sia del rischio di aggravamento, e quindi dell’eventuale necessità di assistenza intensiva, che della possibilità per il paziente di affrontare il trasferimento. Oggi sono stati effettuati 15 trasferimenti da Piacenza verso gli ospedali di tutta la regione (Modena, Bologna, Ferrara e Cesena). Almeno 10 sono in programma per la giornata di domani, sabato 4 aprile. Successivamente sarà effettuata una rivalutazione del fabbisogno e pianificata l’attività per la prossima settimana.
Il Coordinamento regionale, mediante un monitoraggio costante delle disponibilità di posti letto nei diversi ospedali, individua la possibile destinazione dei pazienti e la centrale TIC19 di Bologna si occupa di organizzare i trasporti reperendo sia i mezzi che gli equipaggi. Si tratta di un’operazione complessa, necessaria per consentire all’area di Piacenza di continuare ad affrontare l’emergenza in condizioni meno critiche, sia per i pazienti che per gli operatori sanitari.
Le attività della Protezione civile regionale
Nuovi Dispositivi di protezione individuale e materiale medico arrivati in Emilia-Romagna
291.600 mascherine chirurgiche, 45.000 mascherine ffp2 e 126.000 monovelo Montrasio, 180 tute di protezione, 83 sistemi di aspirazione monouso a circolo chiuso e 40 monitor multi-parametrico da trasporto con possibilità di defibrillazione. Questo è il bilancio di quanto il Dipartimento nazionale di protezione civile ha fatto pervenire, fra stanotte e stamattina, all’Agenzia regionale di Protezione civile.
Si ricorda che sono on-line, sul sito del Dipartimento e su quello del ministero della Salute, i dati complessivi dei Dispositivi di protezione individuale e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome. Il sistema informatico ADA (Analisi Distribuzione Aiuti) viene aggiornato ogni sera dalle 22 alle 23.30:
Nella giornata di oggi, il servizio Area Affluenti Po dell’Agenzia e i volontari del coordinamento provinciale hanno consegnato 6500 mascherine chirurgiche alla farmacia dell’Ospedale di Piacenza,donate da Confindustria regionale al personale sanitario. Inoltre, i volontari piacentini stanno distribuendo 34.000 mascherine monovelo Montrasio alla Prefettura di Piacenza e ai Comuni.
Drive through / transit point: attivo anche Bagno di Romagna (FC)
Sono 6 le strutture realizzate con mezzi e attrezzature dell’Agenzia e il lavoro dei volontari: a Reggio Emilia, Guastalla, Castelnuovo Monti (RE), Cesena e Forlì, a cui si aggiunge Bagno di Romagna. Si è infatti concluso l’allestimento, da parte dei volontari di ANA-RER, di un “transit-point” finalizzato all’esecuzione di tamponi per la verifica della guarigione, da parte del Dipartimento di Sanità Pubblica, Ambito di Cesena, presso il parcheggio di servizio della scuola secondaria “Manara Valgimigli” di Bagno di Romagna.
Volontari all’opera
Sono stati 831 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati giovedì 2 aprile; dall’inizio dell’emergenza, si contano 11.336 giornate. Le principali attività riguardano il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, trasporto campioni e consegna farmaci (CRI e ANPAS, totale 260), il supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione (oltre 400, con un assai rilevante apporto degli scout Agesci: totale 453), la disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso (a Parma e Piacenza).
Le FEderGev (Guardie Ecologiche o Ambientali) ha provveduto al montaggio di due grandi tende davanti alla Stazione di Bologna, per lo svolgimento di attività di monitoraggio sanitario del personale ferroviario.
Nella mattinata di oggi sono partiti i primi due volontari di ANA-RER (da Reggio Emilia e da Piacenza) per l’ospedale da campo allestito dagli Alpini a Bergamo. Dotati di appositi dispositivi di protezione individuale, i volontari copriranno un turno settimanale di 8 ore al giorno, svolgendo anche attività di vigilanza anti-incendio; alloggeranno nella zona adibita a campo soccorritori, dove sono state installate le tende dormitorio e le mense degli Alpini. Da oggi, ANA-RER coprirà turnazioni quotidiane in questa specifica mansione.
Punti triage
Si confermano 32 i punti-triage attivi in Emilia-Romagna: 10 davanti alle carceri e 22 davanti agli ospedali./CV
Sanità. Sergio Venturi resta Commissario ad acta all’emergenza Coronavirus. Prorogati fino al 30 giugno gli incarichi dei Commissari straordinari delle Aziende sanitarie e Ospedaliere dell’Emilia-Romagna
La Giunta regionale designa anche due nuovi Commissari straordinari per l’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena e per l’Ausl di Parma, in seguito alle dimissioni di quelli precedentemente in carica: sono Antonio Brambilla e Massimo Fabi
Bologna – Sergio Venturi è stato confermato Commissario ad acta per la gestione dell’emergenza Coronavirus in Emilia-Romagna, con proroga dell’incarico, in scadenza domani, fino al 31 luglio 2020, data in cui termina lo stato d’emergenza nazionale decretato dal Governo.
Per garantire la massima operatività ed efficienza delle strutture sanitarie in questa fase di emergenza, la Giunta regionale ha poi prorogato fino al prossimo 30 giugno gli incarichi dei Commissari straordinari delle Aziende sanitarie e Ospedaliere dell’Emilia-Romagna.
Al contempo, sono stati designati e nominati due nuovi Commissari straordinari per l’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena e l’Azienda Usl di Parma, in sostituzione di quelli precedentemente in carica che avevano rassegnato le proprie dimissioni, d’accordo con la Regione, per aver maturato i requisiti della pensione: si tratta di Antonio Brambilla, attuale Direttore generale dell’Azienda Usl di Modena e che ora prende anche il posto di Ivan Trenti come Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena, e di Massimo Fabi, attuale Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma che ora subentra ad Elena Saccenti anche come Commissario straordinario dell’Azienda Usl di Parma.
La designazione dei Commissari straordinari, ora prorogata sino al 30 giugno, era stata decisa dalla Giunta regionale lo scorso novembre, prevedendone la permanenza in carica fino a un massimo di 3 mesi dalla data di insediamento del nuovo esecutivo regionale, poi avvenuta lo scorso 28 febbraio. E questo per garantire il funzionamento delle strutture sanitarie nella fase di passaggio tra vecchia e nuova legislatura, dando allo stesso tempo alla nuova Giunta la possibilità di decidere le nomine dei nuovi direttori generali.
La situazione che si è creata in questi mesi, con l’emergenza Coronavirus che richiede la massima efficienza organizzativa possibile, ha spinto la Giunta a prorogare gli incarichi esistenti e a definire immediatamente le due nuove designazioni (Brambilla e Fabi) per assicurare la continuità amministrativa, gestionale e organizzativa delle Aziende sanitarie, chiamate a garantire la tutela della salute e i servizi in questa fase emergenziale.
L’elenco
Questi i Commissari straordinari nominati con decreti del presidente della Giunta, che resteranno in carica fino al 30 giugno 2020:
Azienda Usl di Piacenza: Luca Baldino
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma: Massimo Fabi
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara: Tiziano Carradori
Azienda Usl di Ferrara: Claudio Vagnini
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena: Antonio Brambilla
Azienda Usl di Bologna: Chiara Gibertoni
Irccs- Istituto Ortopedico Rizzoli: Mario Cavalli
Azienda Usl di Imola: Andrea Rossi
Azienda Usl della Romagna: Marcello Tonini
Restano invece in carica fino alla loro naturale scadenza i Direttori generali dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Chiara Gibertoni, dell’Azienda Usl di Modena, Antonio Brambilla, e dell’Azienda Usl di Reggio, Fausto Nicolini. Erano stati nominati in precedenza e non erano quindi arrivati a scadenza in prossimità della fine della scorsa legislatura. /EC