16-6-2020 Coronavirus in Appennino – I casi fermi a 115
2020/06/16, Vergato – PAGINA IN AGGIORNAMENTO CONTINUO con i dati che arrivano dalle ore 17,30 alle 21,00.
Ricaricare la pagina per vedere gli aggiornamenti.
Aggiornamento situazione dell’epidemia in Appennino con i dati Ausl, Regione Emilia Romagna e Protezione Civile e le videoconferenze o i messaggi video del giorno.
Emilia Romagna: 2 nuovi decessi: due uomini. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.209.
Italia: i deceduti sono 34 e portano il totale a 34.405.
Coronavirus, l’aggiornamento: 13 nuovi positivi, di cui 9 asintomatici individuati attraverso screening regionali. Le persone guarite salgono a 22.483 (+106): l’80% dei contagiati da inizio crisi. Continua il calo dei malati, scesi a 1.405 (-95).
Effettuati 6.200 mila tamponi, per un totale di 417.184, e oltre 1.700 test sierologici. Scendono a 11 i ricoverati in terapia intensiva (-2), quelli negli altri reparti Covid a 180 (-8). Oltre l’86% dei malati sono lievi, in isolamento domiciliare. Due nuovi decessi. Nessuno nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena.
Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.097 casi di positività, 13 in più rispetto a ieri, di cui 9 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.
I tamponi effettuati sono 6.200 che raggiungono così complessivamente quota 417.184, più altri 1.748 test sierologici, fatti sempre da ieri.
Le nuove guarigioni sono 106, per un totale di 22.483: l’80% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.405 (-95 rispetto a ieri).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Il Report settimanale con approfondimenti e grafici può essere consultato al seguente link: https://bit.ly/30J0IsB
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.214, -85 rispetto a ieri: oltre l’86% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 11 (- 2), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 180 (-8).
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.483 (+106): 345 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.138 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano
2 nuovi decessi: due uomini. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.209.
Per quanto riguarda la provincia di residenza, 1 decesso si è avuto in quella di Ferrara e 1 in quella di Rimini. Nessun decesso dunque nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e da fuori regione.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.527 a Piacenza (+4), 3.611 a Parma (+2), 4.972 a Reggio Emilia (+ 1), 3.935 a Modena (+2), 4.707 a Bologna (+2); 402 a Imola (nessun nuovo caso); 1.008 a Ferrara (+1). I casi di positività in Romagna sono 4.935 (+1), di cui 1.036 a Ravenna (nessun nuovo caso), 948 a Forlì (nessun nuovo caso), 782 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.169 a Rimini (+1). /PF
Italia – Coronavirus: la situazione dei contagi in Italia
Continua l’impegno del Dipartimento nelle attività di coordinamento di tutte le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.
In particolare, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 16 giugno, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 237.500, con un incremento rispetto a ieri di 210 nuovi casi.
Il numero totale di attualmente positivi è di 24.569, con una decrescita di 1.340 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi, 177 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 30 pazienti rispetto a ieri.
3.301 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 188 pazienti rispetto a ieri.
21.091 persone, pari all’86% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri
i deceduti sono 34 e portano il totale a 34.405.
Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 178.526, con un incremento di 1.516 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 15.233 in Lombardia, 2.450 in Piemonte, 1.405 in Emilia-Romagna, 718 in Veneto, 463 in Toscana, 242 in Liguria, 1.129 nel Lazio, 601 nelle Marche, 273 in Campania, 353 in Puglia, 64 nella Provincia autonoma di Trento, 806 in Sicilia, 99 in Friuli Venezia Giulia, 468 in Abruzzo, 93 nella Provincia autonoma di Bolzano, 18 in Umbria, 33 in Sardegna, 10 in Valle d’Aosta, 36 in Calabria, 65 in Molise e 10 in Basilicata.
Sanità. Coronavirus, arriva anche in Emilia-Romagna l’App Immuni, utile per risalire ai contatti che possono aver esposto le persone al contagio.
L’applicazione, unica nazionale e interoperabile a livello europeo, non raccoglie dati identificativi dell’utente, come prevede la normativa sulla tutela della privacy.
Bologna – Dopo la sperimentazione avviata in quattro regioni a inizio giugno, anche in Emilia-Romagna si può scaricare e installare l’App Immuni. Dotarsi dell’applicazione permetterà di risalire ai contatti che possono aver esposto una persona al rischio di contagio, nel rispetto della normativa italiana e di quella europea sulla tutela della privacy. ll tracciamento, infatti, è basato su tecnologia Bluetooth e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del Gps. E l’app non raccoglie neppure dati identificativi dell’utente, come nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email. Chi decide di installarla, viene avvisato con una notifica nel caso sia entrato in contatto con soggetti successivamente risultati positivi al tampone.
Questa applicazione, scelta in Italia quale strumento coadiuvante il contact tracing tradizionale, nasce dalla collaborazione tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro della Salute, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Regioni, Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 e le società pubbliche Sogei e PagoPa. L’adozione di un’applicazione unica nazionale per il tracciamento dei contatti, interoperabile anche a livello europeo, ha come obiettivo quello di individuare in maniera sempre più completa gli individui potenzialmente esposti a SARS-CoV-2 e, attraverso le misure di sorveglianza sanitaria, contribuire a interrompere la catena di trasmissione.
Si baserà sull’installazione volontaria da parte degli utenti e il suo funzionamento potrà cessare non appena sarà terminata la fase di emergenza, con eliminazione di tutti i dati generati.
Funzionamento e obiettivi dell’App
La funzionalità principali dell’App è quella di inviare una notifica alle persone che possono essere state esposte ad un caso Covid-19 (contatti stretti) con le indicazioni su patologia, sintomi e azioni di sanità pubblica previste, e di invitarle a contattare il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta spiegando di aver ricevuto una notifica di contatto stretto.
Per farlo, l’app si avvale del tracciamento di prossimità basato su tecnologia Bluetooth Low Energy, senza ricorso alla geolocalizzazione. Quando un utente installa Immuni sul proprio smartphone, l’app inizia a scambiare identificativi anonimi (codici randomici) con altri dispositivi che hanno installato la stessa app. Si tratta di codici anonimi che non permettono di risalire al dispositivo corrispondente, né tanto meno all’identità della persona, nel pieno rispetto delle raccomandazioni emanate dalla Commissione Europea il 16 aprile 2020 in merito alle app per il tracciamento di prossimità.
Cosa succede se un utente risulta positivo
Quando un utente risulta SARS-CoV-2 positivo, l’operatore sanitario che gli ha comunicato l’esito del test diagnostico gli chiede se ha scaricato l’app e lo invita a selezionare sul proprio smartphone l’opzione per il trasferimento delle sue chiavi anonime nel sistema del Ministero della salute. L’app restituisce un codice numerico (OTP) che l’utente comunica all’operatore sanitario. Il codice viene inserito, da parte dell’operatore sanitario, all’interno di un’interfaccia gestionale dedicata, accessibile per il tramite del Sistema Tessera Sanitaria, e il caricamento viene confermato dall’utente.
A questo punto l’applicazione notifica agli utenti con cui il caso è stato a contatto, il rischio a cui sono stati esposti e le indicazioni da seguire, attraverso un messaggio il cui testo è unico su tutto il territorio nazionale. Nel messaggio, l’invito a contattare il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta che faranno una prima valutazione dell’effettiva esposizione al rischio del soggetto e, in caso confermativo segnaleranno l’utente al Dipartimento di Sanità Pubblica di riferimento territoriale.
L’utilizzo dei dati personali
I dati personali saranno utilizzati per le finalità previste dall’articolo 6 del Decreto-Legge 30 aprile 2020, n. 288 al solo scopo di allertare le persone che siano entrate in contatto stretto con persone risultate Covid-19 positive e tutelarne la salute. Le informazioni, in forma aggregata e anonima, attraverso apposita reportistica che il Ministero della salute metterà a disposizione delle Regioni e Province autonome, potranno essere utilizzate per fini di sanità pubblica, profilassi, statistici o di ricerca scientifica. /BM