Notizie dal “Tavolo di Monitoraggio” Ospedale di Vergato – Il verbale e le tavole

2021/08/04, Vergato – Invia Dubbio: COMUNE DI VERGATO – TAVOLO DI MONITORAGGIO OSPEDALE DI VERGATO (Prot. 9949)

Il giorno 15 del mese di luglio dell’anno 2021, presso il Comune di Vergato si è riunito il Tavolo di Monitoraggio dell’ospedale di Vergato, alla presenza dei sigg.ri:
Giuseppe Argentieri: Sindaco di Vergato
Alessandro Santoni: Presidente Distretto Sanitario Appennino
Paolo Bordon: DG Ausl Bologna
Sandra Mondini: Direttore Distretto Sanitario Appennino
Vari componenti sanitari e tecnici dell’Azienda Usl
Valentina Cuppi: Sindaco di Marzabotto
Franco Rubini: Sindaco di Grizzana Morandi
Ferdinando Petri: Consigliere comunale di Vergato
Loris Bonantini: Consigliere comunale di Vergato
Cioni-Lollini-Battistini: Comitato ospedale
Mingarelli: Onlus per la vita
Curcio: CISL

Dopo premessa introduttiva del Sindaco sul tema della ripresa dei servizi ospedalieri a seguito dell’emergenza covid, il DG Bordon si unisce ai ringraziamenti rivolti agli operatori sanitari che hanno lavorato per tutta l’Azienda e non solo per questo territorio. Bisogna partire dall’osservazione dei bisogni di questa comunità, acquisire i dati, prendere la vigente programmazione e riprogrammare le attività in un’ottica post-covid. Procede alla presentazione della squadra di sanitari e tecnici impegnata sul tema oggetto della riunione.

Il dott. Bonadias presenta il report contenente i dati delle attività dell’ospedale in visione diacronica dal 2019, mentre la dott.ssa Mancini presenta i dati relativi agli sviluppi futuri (si rinvia al report).

La dott.ssa Pecorelli interviene spiegando che sul P.S. il problema prioritario è reperire personale medico d’urgenza. I colleghi che garantiscono la turnazione fanno parte della specifica unità operativa. A causa delle difficoltà a reperire personale, non si riesce ad aprire in fasce maggiori rispetto a 8-20. E’ in corso una rimodulazione per cui dal 12/07 si dispone di un potenziamento pari a 2 ambulanze ILS h24. Questo per assicurare copertura alle emergenze. È comunque importante che la campagna informativa sui servizi in fascia notturna sia adeguata. In caso di bisogno, il cittadino deve sapere che l’ospedale di riferimento è Porretta. Si sta lavorando alla separazione dei percorsi anche in considerazione di una possibile ulteriore ondata di covid, che si spera contenuta.

Il DG Bordon sottolinea che vanno trovate soluzioni in primis organizzative, e poi per coprire la carenza di personale. L’impegno dell’Azienda è arrivare a coprire la fascia di P.S. h 24. Una prima risposta proattiva è stata data con la copertura h24 delle ambulanze, dotate di personale in grado di gestire l’emergenza. L’altro tema, affrontato a livello metropolitano, è che il Dipartimento Emergenza-urgenza sia governato da Ausl, per riuscire a coinvolgere anche il personale dell’ospedale S. Orsola, e dunque ampliare la platea dei possibili interessati a coprire l’esigenza su Vergato.

Sul fronte investimenti, la cifra di 1.700.000 euro è stata prevista per il rafforzamento strutturale dell’ospedale, ma il tema più critico rimane il P.S. h24. Dal report si evince che chirurgia ambulatoriale è stata potenziata; sono previste nuove specialità (otorino e dermatologia). Dobbiamo evitare spostamenti
da Vergato a Bologna per interventi banali. Stanno organizzando punti sul territorio per dialogare con strumenti tecnologici di telemedicina. Si parla di controlli ed esami clinici senza necessità di spostamento fisico. Il primo punto in cui si farà questa sperimentazione è Vergato.

Riassume: permangono le criticità sul P.S.; potenziamento medicina; nuove tecnologie laboratoriali; nuove specialità; sperimentazioni innovative, case management, …, nell’ottica di garantire il servizio di prossimità.
Il Sindaco di Vergato riafferma come nodo critico il tema del P.S. h24; prende atto che in questa fase di attesa si tampona con un potenziamento del servizio ambulanze. C’è necessità di step di confronto e avanzamento. Tutto quanto presentato è interessante, ma richiederà l’inserimento di nuove figure, e se mancassero queste si augura non sia questa la giustificazione per non attivare i servizi.

Il Presidente Santoni si associa ai ringraziamenti agli operatori dell’Azienda e apprezza l’operato dell’Amministrazione sull’ospedale. Avrebbe gradito la presenza di dati generali sul Distretto, elemento che non si percepisce dal report. L’approccio è concreto e non nasconde le criticità. È importante che questa programmazione di nuovi servizi si attivi, insieme ad un monitoraggio sull’impatto che ha sui cittadini. importante è anche un rapporto con i tavoli istituzionali, sui quali i progetti importanti non arrivano. Il progetto del punto nascite di Porretta non può non passare per Distretto Sanitario e CTSS. Questo è un appello che continua a fare, per risolvere tante criticità anche di comunicazione. Per cui è importante cominciare a incontrare le persone su ciò che si sta cercando di fare.

Il DG Bordon chiarisce che sul punto nascita non hanno coinvolto il Distretto in quanto hanno ottemperato ad una richiesta proveniente dalla Regione, che si muove sulla base delle linee guida approvate in Conferenza unificata. L’Ausl ha redatto un documento tecnico di fattibilità e poi ha inviato alla Regione. Il Ministero farà l’analisi e si pronuncerà. Se sarà sì, entrerà nell’atto di programmazione aziendale e lì ci sarà il coinvolgimento del territorio.

Cioni del Comitato ospedale afferma che non si tiene presente la struttura del territorio, che è fatto di strade di montagna difficilmente percorribili. Il P.S. è carente. Quanta gente si presenta al P.S. dopo le 20? Due ambulanze sono pochissime. Si era detto che il P.S. h24 non sarebbe stato toccato. Sono promesse non rispettate. La piccola ortopedia non esiste perché mancano medici. Non vengono date tempistiche. Chi garantisce il servizio a un anziano da solo in emergenza in una frazione lontana (es. Prunarolo)?

Bordon: l’Azienda riesce a raggiungere con i propri mezzi tutto il territorio.
Pecorelli: chiarisce cosa significa dire che non ci sono medici. Stanno ancora aspettando i giovani specializzandi. Altro problema è la territorialità. Lo sforzo sul campo è gigantesco solo per garantire l’attuale situazione e le turnazioni (6 medici, uno solo del territorio).

Il Sindaco di Vergato ricorda che oggi il servizio del P.S. è garantito, con tutti i limiti oggettivi del territorio. È fiducioso nel progetto. Il problema è poi concretizzare con le figure.
Il Consigliere Bonantini richiama il piano di riordino del 2018. Si pensava che la controparte rispettasse gli impegni. Ausl deve garantire l’accordo per essere coerenti e poter giustificare le scelte di fronte ai cittadini. Tutte le ultime decisioni non sono state discusse in Distretto per dare risposte ai sindaci. I temi sanitari sono stati toccati pesantemente. Nel Distretto si deve ottenere partecipazione e ascolto nei confronti dei sindaci. Ciò che è scritto va mantenuto. Nei tavoli di raccolta firme tutti chiedono apertura del P.S. h24. Sugli investimenti: i cittadini non vogliono amministrativi, che dovranno venire solo se la domanda di servizi sanitari è stata soddisfatta. Bisogna puntare su Vergato, in quanto l’ospedale è più comodo dalla stazione, mentre per andare a quello di Porretta occorre un autobus.

Il Consigliere Petri ringrazia Bordon e l’équipe dell’Azienda. Ben vengano nuovi servizi e sperimentazioni, però va ripristinato il servizio P.S. h 24 e ortopedia. Capisce le difficoltà sul personale. Propone di trovare risorse da Porretta a Vergato, provando ad invertire la tendenza.
Il DG Bordon ricorda che nemmeno l’ospedale di Porretta è autosufficiente e non ha personale ma si avvantaggia della solidarietà dei colleghi.

Curcio (CISL) condivide le osservazioni di Santoni, servono maggiori dati su tutto il Distretto Sanitario. Si complimenta per il sistema messo in campo in occasione delle vaccinazioni. Interessano le scadenze temporali sulle attivazioni, facendo attenzione a non realizzare un dualismo Vergato-Porretta. Valuta la telemedicina una prospettiva futura per il territorio di montagna. Il problema è come agire. Valuta positivamente il potenziamento delle specializzazioni, ma il problema restano i medici.

Mingarelli (Onlus per la vita) spiega che è forte il loro impegno per fornire strumenti a fronte delle emergenze (televisori, saturimetri, ecc.). Capisce il problema dovuto alla carenza di personale e prende atto con soddisfazione degli sforzi dell’Azienda. Dichiara di avere a disposizione 50.000 di donazioni immediatamente disponibili per rispondere a richieste. Tuttavia adesso si sono fermati perché si sono sentiti come un “bancomat”. Chiede se esiste un progetto a cui possono partecipare, per far si che ciò che viene donato sia sfruttato al 100% e non sottoutilizzato.

Il Sindaco Rubini richiama le scelte fatte in sede di Comitato di Distretto per la riorganizzazione ospedaliera. Allora si era detto che un P.S. h24 senza ortopedia non poteva farcela e così è stato. La paura fondamentale dei cittadini è che si arrivi a togliere il P.S. per carenza di numeri. La scelta di due ospedali ormai è stata fatta, bisogna agire di conseguenza.

Battistini del Comitato ospedale afferma che i numeri e i dati emersi sono dovuti alle scelte e alle colpe dell’Azienda. Anni fa, nel 2014/15, si diceva già che portare via ortopedia avrebbe comportato un calo per il P.S., come infatti è accaduto. Questi sono tagli che vengono dall’alto. Si dimostra una mancata conoscenza del territorio. La situazione delle frazioni è difficile. Nel piano di riorganizzazione il trasferimento di ortopedia aveva come contraltare progetti importanti che poi non sono stati realizzati. Sono promesse non mantenute. Il P.S. deve tornare h24 e non importa se non ci sono i medici. Questo è un ricatto morale che deve cessare prima possibile. Si aspetta un’amministrazione che faccia ripartire i servizi, un’amministrazione di Vergato che dia un taglio diverso. Sono scelte di vertice dettate da una politica di vertice sbagliata. Con la raccolta firme andranno sotto i palazzi della Regione, non solo ai mercati locali. Sono stanchi dei tagli alla sanità locale, inammissibili. Ci sono troppe difficoltà per le persone a raggiungere gli ospedali. Faranno di tutto per evitare che le scelte ricadano sui cittadini.

La Sindaca Cuppi afferma che non si può paragonare l’Appennino al terzo mondo. Il P.S. è un problema chiaro: servono medici competenti con specializzazione. L’iter è complesso prima che arrivino sul territorio. Come sindaci hanno la responsabilità di monitorare che tutto venga rispettato. Hanno sentito che l’urgenza viene trattata. Si è cercato di andare incontro alle esigenze, come appare dal report presentato. Occorre guardare anche alle cose che vanno nella direzione giusta. Anche la telemedicina va sviluppata e vista positivamente. Ovvio che il presidio h24 è irrinunciabile, ma è comprensibile lo sforzo che si sta facendo anche per garantire la situazione attuale. Invita ad accettare per ora la soluzione intermedia (ambulanze). Sul resto: si tratta di un passo in avanti per tornare ai servizi di prossimità e medicina territoriale. Non è una zona priva di servizi.

Il DG Bordon ricorda che esiste una programmazione che è il punto di riferimento. Le soluzioni proposte non sono irrealistiche. Quello che serve sono i professionisti. Ad es. maxillo facciale ha fatto 59 interventi in sei mesi per cui è ovvio che è stata potenziata. Su Onlus per la vita: in un anno sono state fatte 3500 mammografie. A causa del covid hanno perso aderenza nelle donne per lo screening mammografico.

Occorre potenziare la campagna. Se c’è stata una generosità va ringraziata, e vanno realizzate le condizioni per un dialogo con le associazioni su obiettivi comuni. sulla telemedicina: serve copertura di rete, che non sempre c’è.

Per questo Vergato è un avamposto per la montagna nei controlli di telemedicina.