Massimo Gnudi su “Una Opposizione con la cultura di Governo”

2021/12/14, Vergato – “Una Opposizione con la cultura di Governo”, Massimo Gnudi e alcuni consiglieri comunali del “Gruppo Consiliare Uniti per Vergato” erano presenti ieri mattina presso il mercato del lunedì per incontrare i cittadini e lasciare un volantino (che alleghiamo).

Massimo Gnudi, Enrica Leoni, Alice Pedna, Adriano Gentilini

Occasione per uno scambio di auguri di fine anno e reincontrare il sindaco della passata amministrazione, “il sindaco sognatore” definito da alcuni, per i suoi progetti sempre avanti alle aspettative dei cittadini: il Lido di Vergato, Il Museo Ontani, la Fontana di Ontani, il Museo della Linea Gotica alle Fornaci, la sede della Pro Loco, il Percorso di Monte Pero, lo Sgambamento cani, l’Albergo diffuso… e altri ancora… come l’acquisto giudicato da molti “azzardato” della “Casetta Rossa” dietro al Comune ora sede della Polizia Locale e della Sala d’Ascolto recentemente inaugurata, altri rimasti nel cassetto delle buone intenzioni… uno solo apprezzato fin dall’inizio, il marciapiedi dell’Ospedale.

Ora lo ritroviamo a illustrare un’altro punto di vista, quello di capo dell’opposizione.


Rapporto di metà mandato 2019-2024
Una Opposizione con la cultura di Governo

Il voto di 4 vergatesi su 10, ha attribuito alla Lista Centrosinistra, Uniti per Vergato, un ruolo anche se di minoranza, di forza non marginale.

Un ruolo di minoranza che abbiamo svolto in questa prima parte del mandato amministrativo 2019-2024 in modo responsabile. Ci siamo impegnati in un confronto di merito sulle scelte per la comunità vergatese e per il territorio, che ha visto prevalere un distinguo sulle scelte dell’Amministrazione espresso con il voto di astensione, in cui non sono mancati voti favorevoli, con un numero ristretto di voti contrari e con un utilizzo misurato, di o.d.g., interpellanze e mozioni.
Questo ruolo si è caratterizzato per l’impegno a fare prevalere, rispetto agli interessi di parte, l’interesse generale della comunità vergatese, a preservare i beni comuni, all’equità e alla solidarietà.
Abbiamo espresso anche in un ruolo di minoranza, una cultura di governo che caratterizza la nostra identità.
Abbiamo contrastato quelle scelte dell’amministrazione che con una attenzione quasi esclusiva alla manutenzione dell’esistente si sono rivelate prive di una visione di prospettiva.

Scelte del tutto inadeguate a confermare un ruolo di centralità di Vergato nell’Appennino.
Le scelte di non utilizzare risorse disponibili per portare a compimento opere iniziate.
Le scelte di un utilizzo di risorse per l’emergenza Covid-19 non adeguate a sostenere coloro che si sono venuti a trovare nelle situazioni di maggiore difficoltà per gli effetti della Pandemia che ha prodotto oltre all’emergenza sanitaria, una situazione economica e sociale di aumento delle diseguaglianze.
Le scelte che riteniamo non di buona amministrazione, di utilizzo di risorse dovute alla rinegoziazione del debito per la spesa corrente del personale e acquisto di beni, che ricadranno sulla gestione del debito per
molti anni.
Le scelte volte ad assecondare la pancia di questo paese: accogliendo richieste che hanno ridotto la sicurezza stradale e l’attrattività di Vergato.
Le scelte pregiudiziali di avversione nei confronti della amministrazione precedente, senza soluzioni alternative.
Abbiamo condiviso le scelte compiute dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese che hanno portato all’azzeramento del disavanzo senza alcun aggravio per i Comuni.
• il ripristino di tutti i servizi in funzione prima dell’emergenza, con una attenzione particolare al Pronto soccorso h. 24;
• il superamento dei ritardi nel completamento- di servizi prevista nel Piano di Riordino in particolare dei servizi chirurgici ambulatoriali e/o in day surgery (chirurgia generale, chirurgia ortopedica, chirurgia maxillo facciale, chirurgia oculistica) per far fronte alla domanda del bacino territoriale del Medio Reno;
• Il passaggio, per il quale ci siamo ulteriormente impegnati, è avvenuto lo scorso settembre; l’Unità Operativa Dipartimentale di Medicina Interna è stata riqualificata ad Unità Operativa Complessa (UOC Medicina Interna Vergato).


Gli investimenti in corso sulla struttura per la riabilitazione, il previsto potenziamento delle cure intermedie, sono le condizioni per una ulteriore specializzazione e potenziamento dei servizi nell’ambito del Distretto Sociosanitario dell’Appennino e nella rete Dipartimentale Metropolitana, per consolidare il ruolo strategico nel territorio dell’Ospedale di Vergato.


Abbiamo concorso con la Città Metropolitana alla definizione delle scelte per le politiche per il territorio dell’Appennino che hanno consentito anche al Comune di Vergato di accedere a risorse per una migliore qualità urbana della mobilità, dell’abitare e l’ammodernamento delle attività commerciali.
Abbiamo assunto iniziative per la trasparenza e l’imparzialità dell’azione amministrativa.
Abbiamo richiesto una presa di posizione del Consiglio di condanna delle azioni squadriste, e di scioglimento delle organizzazioni neofasciste.

In questa prima metà del mandato amministrativo, il nostro obiettivo prioritario è stato di sostenere l’impegno della comunità vergatese e dell’Ospedale di Vergato per affrontare con responsabilità e sacrificio l’emergenza pandemica. Per diversi mesi l’Ospedale ha svolto in autonomia, con un alto livello organizzativo e gestionale,
l’attività di reparto Covid dove hanno trovato cure e sostegno centinaia di persone dell’Appennino e della Città Metropolitana, con un impegno straordinario del personale medico, infermieristico e degli operatori.

Il nostro impegno si è caratterizzato con le richieste per:
La Pandemia ha prodotto oltre all’emergenza sanitaria, una situazione economica e sociale di aumento delle diseguaglianze. In più occasioni abbiamo richiesto che fossero intraprese scelte di equità a sostegno di coloro che si sono venuti a trovare nelle situazioni di maggiore difficoltà.
Abbiamo proposto l’istituzione di un fondo da utilizzare per un impegno straordinario a sostegno della popolazione fragile.
Abbiamo richiesto la riduzione della TARI (Tassa rifiuti) per le imprese produttive e commerciali e per le famiglie. Abbiamo ritenuto, pur votando favorevolmente la applicazione generalizzata delle agevolazioni della Tari per le famiglie in ritardo di un anno, di insufficiente entità e poco rispettosa delle esigenze delle famiglie meno abbienti. Abbiamo proposto di alleggerire la pressione fiscale, su aliquote e soglie di esenzione dell’addizionale comunale IRPEF.

Il nostro impegno è stato rivolto a creare le condizioni per essere pronti alla ripartenza.
In questo senso ci siamo impegnati perché fossero portati a termine i progetti per cogliere con il sostegno alla promo commercializzazione delle attrattive culturali di Vergato prevista nel Piano della Destinazione Turistica Metropolitana, l’opportunità di una ripartenza dell’afflusso turistico, per fare diventare Vergato una destinazione turistica, con una significativa ricaduta socioeconomica.
Purtroppo i progetti per fare diventare Vergato una destinazione turistica sono rimasti incompiuti.
Dopo due anni e mezzo non è stato realizzato l’allestimento del centro di documentazione sulla Linea Gotica.
La Fontana di Ontani è rimasta non funzionante.
Il Museo Ontani funziona con modalità di apertura insufficienti.
È stato abbandonato il progetto dell’Albergo diffuso a Cereglio.

Abbiamo posto l’attenzione al tema dei ridimensionamenti, esuberi o delocalizzazioni che coinvolgono aziende del nostro Appennino.
In particolare abbiamo espresso preoccupazione per l’annuncio di una riduzione del personale della Kemet di Sasso Marconi che coinvolge 105 lavoratori su 380 dipendenti.
Un’altra situazione che riguarda lavoratori in gran parte residenti nel nostro territorio è quella dell’azienda GP, nota per il marchio Carla G. per la quale è stata presentata istanza per cassa integrazione speciale per ricollocazione a causa della crisi aziendale di circa la metà degli attuali addetti: si tratta di lavoratori in maggioranza donne, di 50 anni di età, in un settore in difficoltà.

Abbiamo partecipato al presidio, insieme al Sindaco della Città Metropolitana e agli amministratori del territorio dell’appennino, dei lavoratori della SaGa Coffee a rischio di licenziamento, dopo l’annuncio del gruppo Evoca di
dismettere lo stabilimento di Gaggio Montano, per la salvaguardia dell’attività produttiva e dell’occupazione di tutti i 220 lavoratori, per l’80% donne.
Abbiamo chiesto al Sindaco di Vergato di dare una periodica informazione sull’evoluzione delle situazioni.
In diverse occasioni a partire da quelle dei bilanci e dei Piani delle Opere abbiamo chiesto un’adeguata attenzione alla Scuola.

In primo luogo all’edilizia scolastica. Abbiamo sottolineato l’importanza di cogliere il più possibile l’opportunità dei contributi per la messa in sicurezza, per l’adeguamento sismico e per l’efficientamento energetico delle scuole, per 6 milioni di euro ottenuti dal Comune di Vergato nello scorso mandato.
In questo senso abbiamo espresso il nostro apprezzamento per l’intervento nelle scuole Veggetti con un finanziamento di 2 milioni di euro, approvato nella Programmazione 2020 dalla Città metropolitana.
Abbiamo preso atto della scelta dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese di reinternalizzazione dei servizi scolastici.


Abbiamo auspicato che in futuro si ripresentino le condizioni per un nuovo conferimento in unione in quanto dalla gestione associata sono stati ottenuti risultati positivi con il miglioramento dei servizi: accessibilità intercomunale e omogeneità dei regolamenti.

Abbiamo condiviso le richieste dell’Amministrazione comunale, rese possibili da una disponibilità di trasferimenti statali senza precedenti, di finanziamenti per la manutenzione straordinaria delle strade comunali. Lo abbiamo fatto in un caso con un voto favorevole anche per la presenza del II° stralcio di intervento per la messa in sicurezza di via della Repubblica, in un altro caso con un voto di astensione per un progetto preliminare proposto su un numero molto ampio strade senza la definizione di priorità. In diverse occasioni abbiamo avuto l’impressione che le scelte dell’Amministrazione sulle priorità della manutenzione stradale non sono state improntate a dati oggettivi, privilegiando gli interventi in alcune aree.

Abbiamo espresso perplessità per alcune scelte riguardanti l’assetto del traffico, le scelte sulla regolamentazione della sosta e l’uso dei parcheggi. In particolare sull’Area di Sosta a Pagamento a fianco della Stazione, per la quale in precedenza avevamo richiesto di effettuare un intervento urgente di rifacimento della segnaletica orizzontale riservata ai veicoli per disabili e scooter, sullo stato della strada Vergato/Castelnuovo, per la quale abbiamo richiesto l’inserimento tra le priorità della manutenzione straordinaria.
Abbiamo rinnovato la richiesta del trasferimento alla competenza della Città Metropolitana della via Basabue e della via Vedettola, per le quali era stata richiesta già nello scorso mandato per le funzioni sovracomunali svolte da queste strade sul territorio.

Ci siamo impegnati nel rapporto con la Città Metropolitana e la Regione Emilia-Romagna per l’ammodernamento della S.S. 64 Porrettana nel tratto tra Sasso Marconi e Carbona di Vergato.
Abbiamo constatato con soddisfazione la conclusione dopo diverso tempo dei lavori di consolidamento sulla Strada provinciale 25 “Vergato/Zocca”, in località Cà Marmocchi. Con un investimento di 260.000 euro, eseguiti dalla Città Metropolitana.
Abbiamo condiviso la scelta della Città Metropolitana di realizzare a Vergato uno dei due primi Centri di Mobilità previsti dal Piano Urbano della Mobilità sostenibile-PUMS, che porterà a ridisegnare l’area intorno alla Stazione Ferroviaria con l’obiettivo di creare le condizioni per una vera integrazione tra mezzi di trasporto, con una forte attenzione alla riqualificazione urbana.

Abbiamo condiviso la scelta del progetto della Città metropolitana in Appennino finanziato dal Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) con il Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) con interventi per alloggi sociali e recupero di aree dismesse che riguarderanno anche Vergato.
Abbiamo presentato una mozione con la richiesta di adesione alla campagna “Plastic Free Challenge” lanciata dal Ministero dell’Ambiente che prevede una serie di azioni utili per il rispetto ambientale e di attenzione al ciclo dei rifiuti, quali la promozione di una campagna di informazione e di sensibilizzazione sulla somministrazione di cibi e bevande e sull’uso di prodotti monouso in occasione di eventi organizzati nel territorio comunale.

Abbiamo presentato la proposta, viste le sue imprese sportive nella corsa podistica, nel ciclismo e nel calcio di intitolare la pista di atletica presso l’impianto di calcio del capoluogo al Sig. Franco Pezzulli, storico cittadino vergatese.

Il Gruppo Consiliare Uniti per Vergato
Massimo Gnudi – Capogruppo, Adriano Gentilini, Enrica Leoni, Nicola Molinaro