“L’Amor che move il sole e l’altre stelle” – Per San Valentino… la primavera sta vicino

2022/02/14, Vergato – Rita Ciampichetti; Per San Valentino… la primavera sta vicino

Oggi, 14 febbraio San Valentino, si celebra, praticamente in quasi tutte le parti del mondo, la festa dell’Amore, l’Amore nelle sue più diverse espressioni: Amore nelle coppie, Amore filiale, Amore parentale, Amicizia.

L’Amore con l’A maiuscola, uno tra i sentimenti più nobili, che accende i sensi, che riscalda e intenerisce il cuore, che addolcisce i tratti del viso, che rende preziosa ai nostri occhi  la persona amata e, a nostra volta, il sentirci amati suscita in noi un senso di protezione e appagamento.

L’Amore ha un forza incredibile tanto che lo stesso Dante citava: “L’Amor che move il sole e l’altre stelle” .

Gli antichi greci che tanto ci hanno lasciato per arte, cultura e pensiero filosofico ritenevano che ci fossero diversi tipi di Amore e ad ognuno avevano assegnato un nome.

Agape che è l’amore incondizionato di ragione, anche non ricambiato, che ha spesso riferimenti religiosi.

Philia che è l’amore di affetto e piacere, quello ad esempio tra amici

Eros che definisce l’amore sessuale, ma non solamente perché è derivato da “eramai” che vuol dire bramare e quindi si può riferire anche al desiderio astratto di conoscenza

Anteros quando esiste un legame e l’amore è corrisposto

Himeros riferito alla passione del momento, ad un desiderio immediato che chiede di essere soddisfatto

Stοrgé che significa “amare teneramente” ed è riferito all’amore filiale, è quell’affetto naturale fra consanguinei : genitori e figli, fratelli e sorelle

Thélema indica l’amore per quel che si fa, è il piacere di fare, il desiderio voler fare.

Ai tempi della mia adolescenza, quando gli ormoni scorrevano a ranghi serrati nelle vene, l’attrazione verso il sesso opposto veniva chiamato molto genericamente “scuffia”, sia che fosse Eros o Himeros.

Chiudete  gli occhi e ritornate a quel momento magico dell’innamoramento, un periodo di vero e proprio tsunami emozionale che travolge tutti i sensi facendoti vivere con la testa fra le nuvole, quando le emozioni lavorano al posto del tuo cervello e il pensiero razionale va in vacanza lasciando spazio solo all’impellente desiderio di stare vicino alla persona amata, a colui o colei che ti fa volare le farfalle nello stomaco e vivere in uno stato di positività, in particolar modo se l’Amore è reciproco.

E’ solo questione di chimica come cantano la Rettore e Ditonellapiaga? Può darsi e la scienza lo ha ampiamente spiegato tirando in ballo estrogeni, testosterone, dopamina e neurotrasmettitori vari, però, inguaribile romantica, mi piace più immaginare un dio Cupido svolazzante armato di arco e frecce che colpisce il cuore suscitando la passione.

Una volta poi certe “scuffie”, non determinanti per il proprio destino di coppia, svanivano con la stessa velocità con cui si erano  manifestate. Non rammento tragedie particolari, qualche pianto, consolazione e vicinanza da parte delle amiche e si ricominciava a sperare nel grande Amore. Allora, a mio parere,  eravamo psicologicamente più forti e si riusciva ad elaborare con razionalità il dolore per l’abbandono o il rifiuto trovando la forza di superarlo senza compiere gesti estremi e violenti. 

Torniamo però alle notizie sulla celebrazione della festa di San Valentino che come altre ha origini pagane lontanissime.

Infatti nel periodo di Roma antica nei primi giorni di febbraio si celebravano i Lupercalia, feste di purificazione legate al ciclo della morte e alla rinascita della Natura. Le celebrazioni erano all’insegna del caos dal quale sarebbe scaturito il successivo ordine: cortei mascherati, ribaltamento del ruolo servi-padroni, feste e danze.

Durante i Lupercalia esisteva allora pure un arcaico rito della fertilità, per cui  le Romane per propiziarsi la maternità si sottoponevano volentieri per le strade a violente frustate vibrate con fascine di rami da giovani uomini nudi che impersonavano il dio agreste Fauno-Luperco.

Con l’avvento dell’era cristiana, onde evitare cambiamenti troppo traumatici nelle vecchie tradizioni si è in qualche modo cercato di mantenere, dando loro però un significato religioso, gli antichi riti pagani ed in particolare lo spirito dei Lupercalia è in effetti sopravvissuto ancora oggi con la festa di Carnevale.

I riti pagani ispirati agli aspetti più primitivi della sessualità umana furono ovviamente ritenuti deplorevoli  e all’inizio banditi dall’avvento del cristianesimo fino a quando papa Gelasio I ebbe l’idea di istituire una festività dedicata all’amore romantico e quindi senza espliciti riferimenti al sesso finalizzato al piacere mettendola sotto la protezione di San Valentino.

Ma chi era San Valentino?

San Valentino da Terni, è stato un  vescovo cristiano martire, morto decapitato il 14 febbraio, nel III secolo, accusato di avere, come  sacerdote,  celebrato matrimoni cristiani.

Ci sono diverse leggende del perché è stato scelto come Santo protettore dell’Amore.

Una leggenda dice che il Santo donò una somma di denaro come dote  ad una fanciulla povera, senza questo dono la ragazza non avrebbe potuto sposarsi e avrebbe corso il rischio di perdersi per sempre.

Un’altra leggenda invece narra che il Santo prigioniero curò la figlia del suo carceriere dalla cecità e che il giorno prima di essere giustiziato le abbia fatto scivolare un biglietto firmato “il tuo San Valentino”.

Forse è da quest’ultima leggenda che è nato lo scambio di “valentine”, i bigliettini d’amore. Questa usanza non è molto diffusa in Italia più propensa allo scambio di fiori e cioccolatini, ma è tipica dei paesi di cultura anglosassone ed è una tradizione che ha alimentato la produzione e commercializzazione di biglietti e frasi di auguri per questa ricorrenza.

Persino Shakespeare nell’Amleto fa dire alla povera Ofelia in un vaneggiamento dovuto alla sua pazzia: “Domani è San Valentino e, appena sul far del giorno, io che son fanciulla busserò alla tua finestra, voglio essere la tua Valentina”.

San Valentino, oltre ad essere considerato patrono degli innamorati,  è protettore degli epilettici ed invocato per i dolori di pancia, probabilmente facendo riferimento alla perdita di controllo dell’innamorato e successivamente agli inevitabili dolori del parto derivanti dal frutto dell’Amore.

Questa festa si è ormai diffusa in quasi tutti i paesi del mondo con le tradizioni e caratteristiche più disparate come quelle seguite in Giappone dove le  donne offrono cioccolatini agli uomini e, considerato che in Giappone sono molto formali, i cioccolatini sono di qualità diversa rispetto a codici ben precisi a secondo se sono destinati a colleghi o capi o all’Amore del proprio cuore.

Anche questa giornata ha dato origine a proverbi meteorologici colmi di speranza per il prossimo arrivo della bella stagione:

“Per San Valentino fiorisce lo spino”  

“Per San Valentino la primavera sta vicino”

“Per San Valentino tutti i venti vanno in marino”. Questo proverbio vuol dire che dal 14 febbraio cambia in vento e non spira più la fredda tramontana, ma i venti più caldi provenienti dal mare

Invece il proverbio “Per San Valentino mezzo pane e mezzo vino, mezzo formaggio e tutto il prodotto del maiale” haun significato più attinente all’economica domestica. Infatti in questo periodo era buona consuetudine fare un bilancio delle riserve in dispensa di farina, vino ed altri prodotti per pianificarne il consumo in attesa dei nuovi raccolti.

Un detto molto antico invece dice che “A San Valentino ogni “Valentino” sceglie la sua “Valentina”.

Un ulteriore proverbio, probabilmente coniato da chi era da poco stato disilluso dall’Amore, è “San Valentino, la festa di ogni cretino che crede di essere amato e, invece, rimane fregato”

Però noi che ci crediamo ancora festeggiamo con tutto l’Amore possibile  questa giornata che per me ha un significato ancora più profondo perché il giorno di San Valentino è nato il più grande Amore della mia vita: mio nipote Lorenzo.

Buon onomastico a tutti i Valentini e Valentine.

Rita Ciampichetti – Vergato 14/02/2022

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