Ricorda Nassiriya – Ritorna la signora dei fiori alla Caserma dei Carabinieri di Vergato
2022/11/12, Vergato – Abbiamo bisogno di gesti simbolici, abbiamo bisogno di ricordare, abbiamo bisogno di sentirvi vicini. Queste semplici parole potrebbero interpretare il pensiero di chi è impegnato nelle missioni internazionali o nei paesi in guerra nelle missioni di pace, mettendo a rischio la propria vita.
Ricorre proprio oggi il diciannovesimo anniversario della terribile strage di Nassiriya che fece 28 vittime di cui 19 italiane.
Più di un gesto simbolico quello della signora che da diversi anni si reca il 12 novembre presso la locale stazione, con un mazzo di fiori per consegnarlo al comandante della Caserma, il Maresciallo Maggiore Ermanno Lo Brano a Vergato che è sede della Compagnia Carabinieri, comandante Capitano Nicola Carrera.
Una signora, che anche quest’anno rimane anonima, è la protagonista del gesto di solidarietà nel giorno della memoria dei Carabinieri uccisi nell’attentato di Nassiriya, 19° anniversario della strage che provocò la morte di 28 persone (19 erano italiani).
Il 12 novembre è diventato la giornata dedicata al Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali di pace.
La strage del 12 novembre 2003
Il 12 novembre 2003 avvenne il primo grave attentato di Nassiriya. Alle ore 10:40 ora locale (UTC +03:00), le 08:40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti all’ingresso della base MSU (Multinational Specialized Unit) italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l’esplosione del deposito munizioni della base “Maestrale” e pertanto la morte di diverse persone tra Carabinieri, militari e civili.
Il carabiniere Andrea Filippa, di guardia all’ingresso della base principale, riuscì a uccidere i due attentatori, tant’è che il camion non esplose all’interno della caserma ma sul cancello di entrata, evitando così una strage di più ampie proporzioni. I primi soccorsi furono prestati dai Carabinieri stessi, dalla nuova polizia irachena e dai civili del luogo. Continua la lettura su Wikipedia