Johann Rosenboom e Virginia Laffi inaugurano la mostra “I giovani di Montesole” – Tutto esaurito, guarda il video
2023/09/15, Grizzana Morandi – Johann Rosenboom e Virginia Laffi protagonisti della mostra e del catalogo “I giovani di Montesole” inaugurata ieri 14 settembre a Grizzana Morandi.
Sala traboccante e finestre aperte nella mite serata grizzanese dove si sono ritrovati gli autori Johann Rosenboom, pittore e Virginia Laffi vicesindaca e assessore alle attività culturali del Comune di Grizzana Morandi.
Inaugurazione della mostra con il sindaco Franco Rubini e personalità italiane ed estere convenute alla Scuola di Pace di Montesole o amici personali di Johann Rosenboom.
Sala piena e attenzione per le parole di Johann Rosenboom che da tanti anni ha scelto Grizzana, sulle orme di Morandi per vivere diversi mesi dell’anno qui.
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I fotogrammi tratti dal video
Un dialogo con giovani grizzanesi su Monte Sole
A Grizzana sono arrivato per la prima volta nel 1981 e da subito mi sono sentito a casa: affascinato dai luoghi ho deciso di allestire uno studio in un vecchio fienile di Carviano.
Nel tempo l’ospitalità e l’accoglienza di tante famiglie e persone si è consolidata in una amicizia sincera che mi ha portato a conoscere e sentire di appartenere a questo territorio sempre di più, avvicinandomi così alla storia degli eccidi di Monte Sole.
Apprendere di quei tragici fatti mi ha fatto riflettere, meditare a lungo, e nel 2002 con l’operatore culturale di Grizzana Morandi Claudio Cappelletti ho realizzato la mostra I volti di Grizzana all’inizio del terzo millennio fotografando molte persone, tra le quali alcuni testimoni della tragedia, che hanno condiviso con me pensieri e ricordi di quei giorni; si è trattato di una sorta di diario per immagini in cui cercavo
di cogliere la comunità nella sua quotidianità ma anche originalità ai miei occhi di straniero e terminavo l’introduzione al catalogo della mostra scrivendo che sarei stato lieto di continuare a parlare, e quindi scrivere, di storie grizzanesi con i miei mezzi espressivi, ovvero la pittura e la fotografia.
Quegli incontri, che mi hanno portato a conoscere anche luoghi che non avevo mai raggiunto prima, assieme a quelle testimonianze per me preziose, sono rimasti a lungo nel mio cuore, al punto che ho continuato a elaborare progetti sul tema, culminati nella mostra di incisioni
Un segno per Monte Sole ai Fienili del Campiaro di Grizzana Morandi nel 2012 e all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2013, successiva mente approfonditi nelle mostre di Struthof (Francia) nel 2017, Bad Arolsen (Germania) nel 2018 e infine nella retrospettiva Welten:
Eine Reise (Mondi: un viaggio) di Kassel nel 2021.
Qui una grande parete esponeva i ritratti fotografici di molti dei protagonisti dell’epoca e a questo punto ho realizzato che era arrivata l’ora di continuare a raccontare storie grizzanesi coinvolgendo i giovani, la nuova generazione,
i “nipoti” dei protagonisti della mostra fotografica di venti anni prima. Sono loro i nuovi soggetti attivi in questa storia, che vivono oggi sul territorio e lo fanno vivere, ho pensato.
Così, con la collaborazione di Virginia Laffi, vice sindaco e assessore alla cultura del Comune, ho incontrato ragazze e ragazzi tra i 15 e i 35 anni, rivolgendo loro domande simili fatte più di vent’anni fa alle persone della mia prima indagine fotografica. Il tempo passa ma è stato subito chiaro che tutti conoscevano la storia ed erano consapevoli del dovere di non dimenticare la tragedia per battersi contro ogni ingiustizia, in onore e in memoria delle vittime.
Da parte mia una volta entrato in relazione con questi ragazzi ho sentito un profondo interesse personale per la giovane generazione, ho guardato loro con tenerezza e allo stesso tempo con fiducia, intuendo che sono solide le basi per un futuro di pace. Grazie a questi nuovi rapporti di amicizia, spero di aver trasmesso loro passione e interesse, in un reale passaggio di consegne, affinché la memoria non vada perduta.
Certamente Monte Sole è diventato una parte importante della mia vita artistica e personale; con le mostre realizzate tra Italia, Germania e Francia ho cercato di rappresentare il dolore per tragedie simili avvenute anche in altri paesi, vicini a noi anche in tempi recenti, non solo europei, che non si devono ripetere.
Alla fine di questo percorso il mio nuovo lavoro vuole collegarsi idealmente alle tante iniziative nate in questi anni a Monte Sole e invitare le persone a restare umani, essere responsabili, per ricordare e non dimenticare che cosa può succedere quando in conseguenza di ideologie l’odio si espande e dà il via a grandi tragedie.
Pace sempre!
Johann Rosenboom
Grizzana Morandi, estate 2023