Castel d’Aiano, inaugura il Museo delle storie dalla Linea Gotica. Un videodocumentario di Luciano Piacenti

2024/07/28, Castel d’Aiano – Inaugurato presso il Ristorante “La Posta” di Castel d’Aiano in località Bocca dei Ravari il Museo delle Storie dalla Linea Gotica. Presente sul posto Luciano Piacenti che ci manda questo videodocumentario con l’intera manifestazione.

Ha partecipato il sindaco Rossella Chiari mentre Alessandro Gherla ha fatto da padrone di casa introducendo gli interventi. Un luogo della memoria che mancava su un territorio pieno di eventi di guerra con segni indelebili sia sul territorio che nella mente degli abitanti che hanno vissuto quei momenti in prima persona o sentita raccontare da genitori o nonni.

Un filmato da vedere, venti minuti per ricordare…

La lettera letta durante l’inaugurazione:

Ermina Zappoli è nata il 29 ottobre del 1930 alla Costa di Affrico e ci accoglie subito con una grande sorpresa:

“Una delle donne nella foto sono io”.

Si riferisce a uno scatto fatto nell’aprile del 1945 da Hans George, medico della compagnia B della 10a Divisione da Montagna. La foto era contenuta nell’album che Hans, scomparso nel 1965, lasciò in ricordo ai nonni di Dana Miller che ci ha concesso di utilizzare le foto e approfondire le ricerche. Ora lasciamo ad Ermina il racconto di quei tristi giorni:

“Sul finire del 1943 arrivano i primi tedeschi nella nostra casa, erano buoni e non hanno mai disturbato nessuno. Una mattina dal campo di carciofi di mio padre, spuntò un soldato tedesco che cercava e voleva essere accompagnato dai partigiani; mio padre Armando aveva molta paura ma alla fine gli sembrava un bravo ragazzo e decise di accompagnarlo nella casa dove erano nascosti i partigiani. Qui passò paziente alcuni giorni legato in cantina, finchè anche loro si convinsero della brava persona che era e lo inquadrarono nei loro ranghi. Si chiamava Lotter e ha combattuto insieme a loro fino alla liberazione, chissà se è mai riuscito a tornare a casa. Arrivati al 9 ottobre del 1944 però iniziarono ad arrivare tanti reparti tedeschi e ci mandarono via da casa, perchè ci sarebbe stata una grossa battaglia. Li abbiamo salutati con la promessa che saremo tornati il giorno dopo, invece siamo rimasti sfollati per circa sei mesi. Ci fecero portare con noi le nostre due mucche, la Gina e la Balotta, mentre la prima notte la passammo a Turziano ospiti dell’Anna Mazzetti, ma all’alba iniziò l’attacco dei reparti della 1a Divisione Corazzata Americana e i monti sopra la nostra casa erano tutto un fuoco per via delle cannonate. La stalla dove avevamo riparato le mucche prese fuoco e abbiamo dovuto spostarle alla Serra presso lo zio Antonio.”

Da quella notte iniziò il loro girovagare tra Porretta e Riola: continua su; https://www.museolineagoticacasteldaiano.it/l/ermina-zappoli/

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