Orazio ci ha lasciati – Era una persona onesta, sensibile e sincera, una buona persona!

2025/01/16, Riola – Grizzana Morandi – Una di quelle mattinate dove non vorresti esserci ma fai di tutto… per esserci!

Quando hai l’occasione di salutare per l’ultima volta un’amico, una persona che conoscevi, che hai visto, che in qualche modo ti ha coinvolto, anche solo per un attimo, allora la commozione invade quella piazza tra gruppetti di persone che commentano, ricordano, vogliono prolungarne la presenza su questa terra.

Poi la chiesa con le parole di Don Augusto Modena, il parroco che ricorda Orazio alla Santa Messa e quanto tempo si trattenesse in chiesa, laggiù nell’ultima panca, quando gli altri erano ormai tutti usciti.

Il coro che ha sottolineato con i canti ogni passaggio della cerimonia, un’amico che ha accompagnato la moglie, signora Clara, sul pulpito a ringraziare gli intervenuti e poi… il momento commovente finale con la lettura da parte di Barbara, un’artista cantante, amica da trent’anni che avevamo intravisto alla cerimonia nuziale meno di un anno fa e ne avevamo carpito l’emozione per quella giornata particolare che vedeva… finalmente coinvolto il caro amico.

Vogliamo condividere quell’emozione con il testo che ci ha rilasciato

Scrive Barbara:

Orazio ci ha lasciati. Era una persona onesta, sensibile e sincera, una buona persona!

Caro Orazio

ti ho conosciuto trent’anni fa grazie ad Angelo e alle nostre serate di piano bar.

A quei tempi andavamo al Feeling a Vidiciatico e passavamo a prenderti a Riola. Tu salivi in furgone e cominciavi a raccontare i tuoi originali aneddoti e parlavi continuamente fino a che non arrivavamo a destinazione. Eri particolare, bizzarro, ma in noi e in tutti accendevi sempre un sorriso, per non parlare di quando suonavamo all’aperto… scomparivi per un po’ per poi tornare con dei rami o delle piante che ti servivano nel tuo show canoro composto da “Stasera mi butto” e “Con tutte le ragazze sono tremendo” cosa dire della “scena western” eri uno spasso, si piangeva dal ridere. Poi sono passati gli anni ma tutte le volte che ti incontravo era come essersi visti il giorno prima, cosa che accade con gli amici veri e le persone sincere. Neanche un anno fa hai invitato me e Angelo al tuo matrimonio e per fortuna ci sono venuta così ho potuto vedere e conoscere Clara che ti ha aiutato, supportato e curato con amore. Nell’ultimo anno quando passavo da Riola e ti vedevo vicino alla panchina, ti salutavo e ti mandavo un bacio e tu un po’ imbarazzato, sorridevi anche se non stavi bene. Ho saputo che hai sofferto tanto e l’unica cosa che alleggerisce il dispiacere per la tua assenza è sapere che non patisci più e non senti più dolore. Sono sicura che lassù non ci sarà più la sofferenza e potrai mangiare, cantare e ballare ed essere felice e portare allegria a tutti come facevi qua.

Ti vogliamo bene.

Con grande affetto – Barbara e Angelo

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