Paolo Rossi – Vergato da collezionare: “ Il mercato del lunedì di un secolo fa ”
2025/03/24, Vergato – A 100 anni dall’inaugurazione del Monumento ai Caduti di Piazza della Pace a Vergato ritorna Paolo Rossi a “spolverarci” la memoria ripercorrendo fatti, eventi e soprattutto luoghi che dopo aver letto queste poche righe e visto le immagini non potremo che vedere con occhi diversi.
La memoria, questa sconosciuta… che la vita dei nostri tempi non le lascia il giusto spazio. Racconti dei nonni, troppo lontani, memorie del passato che sembra veramente “passato”. Chi tenta il recupero con… i frutti di una volta… ricordando il passato… antiche tradizioni…. e altro ancora, trova spesso orecchie distratte, non Paolo Rossi che ci coinvolge con il suo stile sintetico… vi confesso che scrivendo questo breve articolo sono riaffiorati in me ricordi e sensazioni d’infanzia quando, negli anni ’70…
Paolo Rossi – Vergato da collezionare: “ Il mercato del lunedì di un secolo fa ”

Tra gli appuntamenti di vita vergatese e della “Valle del Reno”, viene naturale ricordare l’immancabile mercato settimanale del lunedì; luogo di incontro da sempre atteso dalla collettività territoriale che fin dalle epoche passate richiama l’attenzione anche degli abitanti dei paesi limitrofi.

A tal proposito vorrei innanzitutto condividere con voi le immagini di due rare cartoline postali risalenti alla seconda metà degli anni ‘20 del secolo scorso (riprese dal medesimo punto di osservazione) che ho maldestramente unito con l’intenzione di creare un inedito panorama d’altri tempi.

In primo piano ecco quindi l’allora “Parco delle Rimembranze” con al centro il “Monumento ai Caduti” inaugurato il 12 luglio 1925 alla presenza del Principe Umberto di Savoia (quest’anno ricorre il centenario), la torretta di “Villa Burdese” – poi “Piccinelli” e oggi “Fini”, ma soprattutto un animato mercato che si snodava tra le circoscritte vie del centro, con il chiosco in stile “Liberty” del giornalaio come parte integrante dell’evento.



In sostanza, un imperdibile luogo di commercio, di incontri, discussioni e pettegolezzi, al quale presentarsi vestiti bene, fiduciosi di ritrovare chi non si vedeva da tempo, e dove, nel rispetto della parola data, concludere importanti affari con una onorabile stretta di mano per poi tornarsene a casa consapevoli di appartenere a una collettività territoriale unita da interessi comuni.

Osservando l’immagine di copertina è inoltre curioso notare la presenza dei primi mezzi a motore (parcheggiati a ridosso dei banchetti) che andranno gradualmente a sostituire i carretti trainati da animali con i quali gli ambulanti trasportavano ed esponevano le proprie merci.


Per concludere, vi confesso che scrivendo questo breve articolo sono riaffiorati in me ricordi e sensazioni d’infanzia quando, negli anni ’70, nel recarmi a scuola di primo mattino transitavo tra gli ambulanti intenti a predisporre i propri banchetti con le cassette di legno vuote capovolte.


Ripenso a una via “Garibaldi” completamente dedicata alla vendita di generi alimentari; a bancarelle che vendevano cappelli e cestini in vimini di ogni tipo e dimensione; agli ortolani che pesavano i prodotti con bilance stadere in ottone o con imponenti bilance a bascula poste in strada, ma soprattutto all’immancabile pescivendolo posizionato di fronte al cinema parrocchiale, che all’ora del mio rientro da scuola lavava con un tubo di gomma le puzzolenti cassette di polistirolo, creando sull’asfalto rivoli d’acqua da schivare saltellando a “zoppo galletto” come si fa al gioco della “campana”.
Buon mercato a tutti…
Paolo Rossi