Scalpellini dell’Appennino Bolognese – Corso di avvicinamento alla scultura su pietra arenaria
2024/02/13, Vergato – E’ in partenza il sesto corso di avvicinamento alla scultura su pietra arenaria degli Scalpellini dell’Appennino Bolognese, riconosciuti recentemente come De.Co. Bologna per quanto riguarda gli antichi saperi.
Il corso, in partenza il 9 marzo, fa parte del più ampio progetto ‘MONTOVOLO’ che prevede alcune direttrici operative: la valorizzazione dei SENTIERI DEGLI SCALPELLINI, rendendoli fruibili ai camminatori di oggi;
il RECUPERO DI VECCHIE CAVE A SCOPO DIDATTICO e l’auspicio di applicazione di una nuova NORMATIVA PER L’UTILIZZO DI MATERIALE ARENACEO DA CROLLO.
SESTO CORSO DI AVVICINAMENTO ALLA SCULTURA SU PIETRA ARENARIA.
Non poteva iniziare meglio il nuovo anno per la nostra Associazione.
Siamo diventati Associazione di promozione sociale (APS) regolarmente iscritta al Runts-Registro Nazionale Terzo Settore: questo ci offre la possibilità di ampliare le nostre azioni.
Abbiamo rinnovato la convenzione con l’Unione Comuni Appennino Bolognese che ci consente di collaborare con l’Istituzione sui temi di difesa del territorio, di salvaguardia delle antiche tradizioni e del turismo sostenibile.
Abbiamo acquisito la Denominazione di origine (DE.CO) ed il riconoscimento a livello metropolitano di ente promotore del sapere tradizionale: L’ANTICA ARTE DELLO SCALPELLINO E DELLA SCULTURA IN ARENARIA. Un riconoscimento prestigioso che ci consente di proseguire a tutelare e promuovere questo antico mestiere e mantenere vive le tradizioni di utilizzo della pietra arenaria nella Valle del Reno che si tramandano da oltre 700 anni. Vi sono infatti tangibili testimonianze del lavoro dei cosiddetti Maestri Comacini, veri e propri artisti nomadi che dalle valli lombarde hanno qui lasciato la loro impronta di tagliapietre, scultori e architetti.
Oggigiorno però l’arte dello scalpellino si stava perdendo: le cave hanno chiuso, i vecchi artigiani non sono più in grado di operare e questa tradizione correva il rischio di sparire per sempre.
Per questo l’Associazione Fulvio Ciancabilla ha pensato di mettere in piedi il Progetto Montovolo che prevede alcune direttrici operative:
1 – La valorizzazione dei SENTIERI DEGLI SCALPELLINI
Gli scalpellini per secoli hanno percorso i sentieri che li conducevano a piedi da casa ai luoghi del loro faticoso lavoro. Per mantenerne vivo il ricordo si intende affiancare le autorità preposte a ripristinare tutti i passaggi fra i boschi e renderli fruibili ai camminatori di oggi.
È già stato elaborato un programma che prevede la riapertura delle antiche vie, andando così ad integrare i sentieri CAI presenti intorno ai monti Vigese, Montovolo, Rocca di Vigo e collegare le vie di attraversamento già attive come la Via Francesca della Sambuca e quella della Lana e della Seta.
2 – Il RECUPERO DI VECCHIE CAVE A SCOPO DIDATTICO
A integrazione dei Sentieri degli scalpellini è previsto nel Progetto il recupero delle vecchie aree di cava a scopo didattico. Realizzando aree di sosta presso gli ex piazzali di cava e restaurando i ruderi esistenti
si può creare un vero e proprio museo a cielo aperto e preservare così questo prezioso patrimonio.
3 – L’auspicio di applicazione di una nuova NORMATIVA PER L’UTILIZZO DI MATERIALE ARENACEO DA CROLLO
Un altro problema da risolvere è garantire l’approvvigionamento della pietra da lavorare. Le vecchie cave sono chiuse, le leggi vigenti ne impediscono la riapertura per motivi ambientali.
Abbiamo pertanto proposto di adottare una nuova normativa per l’utilizzo di “materiale arenaceo da crollo”.
In Appennino sono presenti ampie aree di detriti generati da continue frane di crollo.
Questo materiale potrebbe essere una valida risorsa di ottima qualità per:
– facilitare i restauri di vecchi fabbricati pubblici e privati;
– garantire il mantenimento dello stile costruttivo tramandato dai maestri comacini.
La nuova normativa, oltre a regolamentarne i prelievi, dovrebbe limitare l’uso di questo prezioso materiale per intervenire in opere riconosciute in sede di autorizzazione urbanistica.
4 – l’attivazione di CORSi DI AVVICINAMENTO ALLA SCULTURA IN PIETRA ARENARIA
I corsi mirano alla riscoperta e al rilancio dell’arte dello scalpellino e della scultura su pietra.
Gli allievi, acquisita manualità ed esperienza nell’uso degli strumenti, potrebbero raggiungere le competenze degli scalpellini muratori, professionalità necessarie per i lavori di restauro dei fabbricati storici in Appennino ed in città.
Il 9 marzo 2024 partirà il sesto corso per alimentare il già folto gruppo di veri e propri operatori della pietra che non solo sanno scolpire, ma anche tagliare e lavorare i grossi massi arenacei alla maniera dei maestri comacini.
Sono già una ventina di appassionati che da allievi dei maestri Alfredo Marchi, Giancarlo degli Esposti e Rodolfo Mucci, possono già operare in autonomia anche per realizzare opere importanti.
Stiamo infatti completando la realizzazione di una fontana artistica che andrà ad impreziosire la piazza principale del Comune di Camugnano in corso di riqualificazione.
E’ per proseguire in questa opera di promozione e valorizzazione dell’antico mestiere che abbiamo programmato una SESTA edizione del corso base per l’introduzione alla scultura su pietra arenaria.
Seguitiamo quindi nell’intento di far conoscere le nozioni di base per scolpire la pietra arenaria con l’obiettivo ormai consolidato di rivalorizzare questo materiale così diffuso nel nostro territorio che può essere validamente usato non solo in edilizia ed architettura, ma anche in espressioni artistiche, grafiche e decorative.
Il corso si terrà nei prossimi mesi di MARZO e APRILE 2024 nelle giornate di sabato.
Il corso non richiede particolari fatiche fisiche per cui può essere adatto anche a corsisti dai 12 anni in su di entrambi i sessi, anche con eventuali difficoltà deambulatorie.
Esso sarà limitato a max 12 partecipanti, scelti in base all’ordine progressivo di iscrizione ed avrà una durata complessiva di 30 ore suddivise in cinque giorni, a cui si aggiungerà una giornata per visite didattiche sul territorio.
Il programma
Sabato 9 marzo 2024
h. 9.00–13,00 – Sala parrocchiale – Riola Ponte, piazza Alvar Aalto (Grizzana Morandi)
– Presentazione del corso alla presenza delle Istituzioni. – Registrazione dati dei corsisti e pagamento quota di partecipazione – Consegna del libro per la didattica teorica – Prenotazione di scalpelli, mazzette, mascherine per la polvere e occhiali – Visita al laboratorio dove si svolgeranno le lezioni.
h.14.00 – 16.00 – Sala Parrocchiale – Riola Ponte piazza Alvar Aalto (Grizzana Morandi) –
le caratteristiche geologiche della pietra – gli aspetti storici della lavorazione della pietra arenaria, gli utilizzi pratici di questa pietra sul nostro territorio e le sue espressioni artistiche – le attrezzature per la lavorazione della pietra e le norme antinfortunistiche di base – Metodi di estrazione in cava. Cenni di lavorazione della pietra arenaria in edilizia e nella scultura.
Sabato 16 marzo 2024
h. 9.00-13.00 – 14.00-16.00 – laboratorio di Giancarlo Degli Esposti loc. Spintona, Riola Ponte (Grizzana Morandi):
– Lezione pratica di disegno, incisione e scrittura su pietra.
Sabato 23 marzo 2024
h. 9.00-13.00 – 14.00-16.00 – laboratorio di Giancarlo Degli Esposti loc. Spintona, Riola Ponte (Grizzana Morandi):
– Lezione pratica di bassorilievo su 2 livelli.
Sabato 6 aprile 2024
h. 9.00-13.00 – 14.00-16.00 – laboratorio di Giancarlo Degli Esposti loc. Spintona, Riola Ponte (Grizzana Morandi):
– Lezione pratica di figura semplice in tutto tondo (prima fase)
Sabato 13 aprile 2024
h. 9.00-13.00 – 14.00-16.00 – laboratorio di Giancarlo Degli Esposti loc. Spintona, Riola Ponte (Grizzana Morandi):
– Laboratorio pratico di figura semplice in tutto tondo (seconda fase)
Sabato 20 aprile 2024
Giornata dedicata a visite didattiche nel territorio.
h. 9.00 – laboratorio di Giancarlo Degli Esposti: – Partenza per la visita al laboratorio per la lavorazione industriale della pietra di Marco Mazzetti e ai borghi la Scola e Campolo.
h. 13,00 – pranzo conviviale di fine corso, facoltativo, presso ristorante.
h. 15.00-17.00 – Escursione al Santuario di Montovolo.
Il trasporto verrà effettuato con mezzi propri e il pranzo, facoltativo, sarà a carico dei partecipanti.
La partecipazione al corso prevede un contributo di €. 250,00 quale rimborso spese e comprende:
- L’iscrizione all’Associazione Fulvio Ciancabilla.
- L’assicurazione infortuni,
- La fornitura del materiale lapideo
- Il libro “Storie di pietre e di scalpellini nel Bolognese” che servirà alla didattica e all’approfondimento teorico di ciò che verrà insegnato durante il corso.
Il contributo di partecipazione andrà versato all’IBAN dell’Associazione:
IT 90 W0303202400010000010924 entro e non oltre il 28 febbraio 2024.
Sarà a carico dei corsisti l’attrezzatura per il lavoro che essi decideranno di acquistare autonomamente su consiglio dei docenti.
Docenti del corso: gli scalpellini e scultori Alfredo Marchi, Giancarlo Degli Esposti e Rodolfo Mucci, il geologo Stefano Vannini e la storica dell’arte Francesca Chelini.
Durante le “pause pranzo” i corsisti, se vorranno, potranno consumare in convivialità il pasto che si sono procurati o che decideremo di procurarci insieme.
Per informazioni: presidente@associazionefulviociancabilla.org
E’ un invito ad iscriversi per vivere una esperienza artistica che ha origini storiche e che merita di mantenersi viva anche grazie al contributo di nuovi allievi che potranno tramandarla nel futuro come .a suo tempo fecero i maestri comacini.
Iscrivetevi e fate iscrivere amici e parenti. Vi aspettiamo.
Il Presidente Stefano Vannini
Fonte e immagini; Martina Mari – Ufficio Stampa Unione Comuni Appennino Bolognese