Luciano Marchi – Nwl n° 147 Prossima tappa: Il 2025
NEWSLETTER Nr. 147 DEL 20/11/2024 |
Prossima tappa: Il 2025! Come sempre, i calendari sono pronti a piombarci addosso, con il loro carico di giorni, promesse e impegni. Ci arrivano dai posti più diversi: nei pacchi della spesa, sui banconi dei negozi, in omaggio insieme ai quotidiani, attraverso banner sui siti web, oppure nelle app che ormai fanno parte della nostra vita digitale. Ma anche in questa continua sovrabbondanza di formati, la loro funzione rimane invariata: segnare il tempo, raccogliere le nostre attese, scandire gli eventi.L’anno che ci lasciamo alle spalle, quello del 2024, ha preso forma attraverso il nostro sguardo: le stagioni si sono alternate, le feste sono passate, le giornate si sono fatte più lunghe e poi di nuovo corte, come sempre accade.E ora, mentre ci prepariamo ad accogliere il 2025, ci troviamo davanti a una pagina bianca, pronta a essere scritta. Ogni giorno che arriverà sarà come una piccola incognita, una sfida da affrontare con la speranza di trovare spazio per tutto: il lavoro, le passioni, le piccole e grandi ricorrenze. E, chissà, anche qualche sorpresa.I calendari che ora cominceranno a occupare gli angoli di casa, della cucina, dello studio, non saranno solo strumenti pratici, ma anche testimoni di ciò che siamo. Se li osserviamo con attenzione, vedremo che raccontano le nostre vite come fotografie in bianco e nero, ognuna con il suo significato.Un compleanno segnato in rosso, la data di una riunione, il giorno dell’addio a una persona cara. Ma anche le vacanze, quei momenti sospesi che ci permettono di rallentare il ritmo frenetico, di respirare e di rimetterci in carreggiata. Eppure, non è solo il tempo che ci scorre davanti a questi calendari. Ogni anno che passa lascia in noi un segno che va oltre le date. Si accumula un senso di continuità, di percorsi intrecciati tra passato e futuro, come quelle linee che si sovrappongono sui fogli del calendario stesso. L’anno che arriva sarà una combinazione di attese e sorprese, come lo era il 2024, ma con una differenza: il 2025 sarà un anno di opportunità. Opportunità di rivedere, di rinnovare, di fare tesoro di ciò che non abbiamo ancora capito e di ciò che ancora dobbiamo affrontare.Forse quest’anno il nostro calendario avrà una piega diversa. Magari saranno i luoghi a parlarci, a suggerirci viaggi imprevisti o ritornare nella nostra memoria. I volti delle persone care, quelle che incroceremo e quelle che ci mancano, saranno impressi in piccoli segni scritti accanto alle date: un appuntamento, una festa, un anniversario. La bellezza del tempo che verrà è che non sappiamo mai esattamente cosa ci riserva, ma possiamo sempre provare a fare spazio per tutto ciò che vale la pena ricordare. Nel cuore di questo nuovo anno, i calendari rimarranno lì, appesi come testimoni di un tempo che continua a scorrere, ma che in qualche modo, ci tiene ancora vicini. Perché ogni giorno, anche il più ordinario, ha qualcosa da offrirci. E se anche le fotografie si appannano, se i colori sbiadiscono con il passare degli anni, i calendari saranno là, pronti a raccontarci il nostro cammino, per aiutarci a ricordare, a non dimenticare mai chi siamo stati e, forse, chi vogliamo diventare. Siamo arrivati alla 34° edizione del Calendario dell’Appennino, un traguardo dovuto solo ed esclusivamente alla Gente del nostro territorio, che evidentemente si rivede e apprezza i luoghi che vivono. La casa, anche questa volta, continuerà a respirare insieme a noi, tra gli oggetti di sempre e quelli che arriveranno.E i calendari, ancora una volta, ci accompagneranno nell’anno che si affaccia, con la promessa che ci sarà sempre un tempo da vivere, un tempo da sognare. Luciano Marchi |