Film, musica, letture e trekking sulla Ferrovia Porrettana
2015/06/03, Vergato – La Ferrovia Porrettana, la storica via ferrata della Valle del Reno fa ancora parlare di se a Bologna, 3 giugno 2015, con;
FILM, MUSICA LETTURE E TREKKING SULLA FERROVIA PORRETTANA
La Cineteca di Bologna propone un articolato programma tra proiezioni ed escursioni
Appuntamento domani, giovedì 4 giugno al Cinema Lumière con testimonianze e ricordi sulla Ferrovia porrettana, accompagnati dal vivo da Daniele Furlati e Carlo Mayer
Sabato 6 e domenica 7 giugno, il trekking sui luoghi della Transappenninica
La Ferrovia porrettana. Un luogo simbolo del nostro territorio, tutto da scoprire e conoscere: e lo faremo da domani, giovedì 4 giugno, attraverso racconti, testimonianze, letture accompagnate dal vivo dalla musica di Daniele Furlati e Carlo Mayer.
E, naturalmente, proiezioni, documenti d’epoca e, per finire, un’escursione sul territorio: un doppio appuntamento per una passeggiata lungo la Transappenninica nei giorni di sabato 6 e domenica 7 giugno.
La Cineteca di Bologna propone un lungo e articolato programma, che si aprirà domani, giovedì 4 giugno, alle ore 20 al Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b), nell’ambito della rassegna Le vie dei monti, in collaborazione con il CAI di Bologna: una serata dedicata alla Ferrovia transappenninica, la storica strada ferrata che ha costituito per oltre 70 anni il principale asse di collegamento tra il Nord ed il Centro Italia.
Per ricordare i fasti di una grande opera dell’ingegno italiano, l’incontro si snoderà attraverso una lettura di testimonianze orali e fotografiche – accompagnate dalle note al piano di Daniele Furlati e al bandoneon di Carlo Maver – di chi quella ferrovia ha vissuto per lavoro o per diporto.
Dai racconti dei macchinisti anneriti dal fumo e dei turisti che affollavano le Terme della Porretta, riemergeranno immagini di un passato che ha tracciato un momento significativo della storia d’Italia. Ai racconti – letti da Umberto Fiorelli di Fantateatro – si accompagneranno riflessioni sulla storia della ferrovia e sulle trasformazioni che essa ha portato al paesaggio da essa attraversato, affidate a un grande conoscitore del territorio appenninico come Marco Tamarri, al giornalista Francesco Storai, al rappresentante della Fondazione FS Ernesto Balducci e al responsabile del Progetto di coordinamento della ferrovia transappenninica tosco-emiliana Nicolò Savigni.
Oltre alla Cineteca e al CAI di Bologna, la serata è promossa dall’Istituto Parri di Bologna, dal Gruppo di Studi Nuèter di Porretta, dalla Biblioteca dell’Archiginnasio e dalla Biblioteca Forteguerriana di Pistoia con la collaborazione del Gruppo Fermodellistico pistoiese “La Porrettana”.
Sabato 6 e domenica 7 giugno, c’è invece la passeggiata sulla Porrettana, con la visita al Museo Rifugi S.M.I. di Campo Tizzoro: situato lungo il percorso della Ferrovia Alto Pistoiese, è un museo unico nel suo genere. Collocato in uno dei siti più significativi del patrimonio industriale italiano, si sviluppa negli ex stabilimenti della Società Metallurgica Italiana (attiva a Campo Tizzoro dal 1910 al 1995) e negli annessi rifugi antiaerei, costruiti a 20 metri di profondità tra il 1937 e il 1939 e in grado di ospitare fino a 6.000 persone. Il tempo di percorrenza dell’escursione è di circa 3 ore e 45 minuti per compiere un cammino di 8,5 km.
Per informazioni:
Sergio Gardini (CAI Bologna) 3387491322 / sergiootp-er@libero.it
Andrea Morini (Cineteca di Bologna) 0512194839 / andrea.morini@cineteca.bologna.it
Progettata in pieno Quarantotto, costruita a tempo di record a partire dal 1859, la Porrettana è stata in primo luogo un ardito progetto ingegneristico. Il collegamento tra il versante bolognese e quello pistoiese richiese la costruzione di imponenti viadotti e lunghe gallerie. Le stazioni furono costruite in maniera tale da garantire la massima sicurezza ai lunghi convogli che percorrevano il binario con ingenti quantità di merci e viaggiatori.
Nel periodo del primo conflitto mondiale la Porrettana raggiunse l’acme del proprio sviluppo, e memorabile, per pathos e partecipazione, fu il trasferimento lungo il tragitto Bologna-Firenze del convoglio che alla fine di ottobre del 1921 trasferì il Milite Ignoto da Trieste a Roma, fermandosi ad ogni stazione per ricevere l’abbraccio fraterno di una imponente folla commossa.