Interrogazione sulla crisi Saeco
2015/11/19, Vergato – Un lettore ci segnala questa interrogazione del consigliere Igor Taruffi, a proposito della crisi Saeco di Gaggio Montano, l’azienda di vitale importanza per l’occupazione nella Valle del Reno:
Alla Presidente dell’Assemblea legislativa
SEDE
Interrogazione a risposta immediata in aula
Il sottoscritto consigliere Premesso che nello scorso fine settimana i dipendenti dello stabilimento Saeco di Gaggio Montano (Bologna) hanno proclamato uno sciopero e protestato davanti ai cancelli, bloccando l’attività di carico e scarico dei camion, a causa della continua diminuzione della produzione di macchine per il caffè che potrebbe significare un calo del numero dei dipendenti o comunque un’estensione della cassa integrazione; considerato che nel 2009 il gruppo multinazionale Philips, all’atto dell’acquisizione dal fondo di private equity Pai che deteneva l’azienda dal 2004, era stato accolto con grandi aspettative dalle Istituzioni locali, dalle parti sociali, dai lavoratori e dal mercato stesso, proprio perché Saeco tornava nelle mani di un partner industriale, un leader storico del settore piccolo elettrodomestico; in questi ultimi anni la proprietà, ha invece chiuso tre capannoni nei dintorni dello stabilimento principale, ha affittato a terzi un ramo d’azienda esternalizzando 65 dipendenti ed è ricorsa massicciamente alla cassa integrazione (si parla di circa la metà dei giorni lavorativi per l’anno 2014 e 2015) per i 600 dipendenti del sito produttivo di Gaggio Montano, uscendo di fatto dal settore di mercato trainante ed in forte espansione, ovvero quello delle macchine per capsule di caffè; valutato che il 2015 si chiuderà con una produzione di circa 130 mila macchine da caffè contro le 490 mila prodotte in altro stabilimento dell’azienda in Romania e che fra i lavoratori desta seria preoccupazione un previsto ulteriore calo della produzione a 90 mila macchine per il prossimo anno;
chiede all’Assessore competente quali iniziative intenda assumere la Regione per salvaguardare l’occupazione e la capacità produttiva del più importante stabilimento produttivo della valle del Medio e Alto Reno
Igor Taruffi