Vuoi sistemare la stazione? Chiama il Rompiglione!
2018/01/04, Vergato – Una presenza cittadina quotidiana e meticolosa, tutto sotto controllo. Il “Rompiglione” merita un’omaggio e noi non possiamo che accontentarlo. L’umile ferroviere contro il potere? L’addetto alla stazione contro i suoi ex dirigenti? Queste erano le premesse… mancate. L’incontro sulla presentazione della nuova stazione ferroviaria di Vergato si è concluso nel migliore dei modi a partire dalla conversazione confidenziale con i dirigenti che lo hanno più volte chiamato “collega”, all’assessore che dal “Lei” è passato al “Tu” e ai .”..mi ricordo di te! ” e alle calorose strette di mano…
Vergato ha perso il Rompiglione? Diamogli un’altra occasione… di sicuro l’hanno persa coloro che non erano presenti all’incontro sia per ascoltare che per chiarirsi le idee o almeno per dire un giorno “Io c’ero”. Poi, tanto l’argomento sembra non interessare ai nostri lettori, quindi non ci resta che pubblicare il suo proclama.
Ai posteri il messaggio lasciato in video e in cartaceo da questo nostro personaggio che nell’ipotesi che tutto quanto dichiarato venga ben fatto potrà con orgoglio “metterci sopra il cappello”…di gozzoliana memoria, gli consigliamo… sul secondo binario…
Grazie Massimo…
Premessa
Caro Donnini, Lei certamente non si ricorderà di me, ma io mi ricordo bene di Lei che nei due precedenti incontri sempre sullo stesso tema di stasera, aveva fatto promesse, che ad oggi non sono state mantenute.
Spero che anche le promesse fatte stasera non facciano la stessa fine.
Innanzitutto chiamiamo le cose con il loro nome:
quella di Vergato non è una stazione ferroviaria ma bensì una semplice fermata, paragonabile a quella della Carbona.
A Vergato abbiamo solo un binario di transito e un fabbricato viaggiatori.
Una stazione per chiamarsi tale, deve avere più binari, deve fornire la possibilità a due treni di incrociarsi e di poter dare la precedenza quando necessario.
Facendo un “Amarcord” deila storia di questa Stazione, la stazione di Vergato negli ’60 e 70 ha avuto il suo massimo splendore, vincendo a livello compartimentale e nazionale, concorsi che premiavano la gestione, la pulizia, la bellezza, diciamo pure l’estetica.
Parliamo di una realtà dove vi erano piante, fioriere, un giardino con fontana (con acqua corrente) e aiuole contenti svariati tipi di fiori, non presenti in nessun altro giardino della zona e 70 metri di siepe verde che delimitava il confine tra la ferrovia e il fiume Reno.
Tutto ciò curato dal personale ferroviario della Stazione.
Colgo l’occasione per ricordare la figura del Sig…Sig. Fini Divino, ferroviere di allora nonché Vice-Sindaco del Comune di Vergato.
Questo per dire che siamo stati primi, ora siamo gli ultimi.
Siamo però ancora primi per numero di viaggiatori ai quali offriamo una fermata che si trova in condizioni imbarazzanti:
• Sottopasso appena fatto, già in condizioni penose. Nello stesso sono presenti 5 punti luce di cui 3 fuori uso da tempo. Non è presente un ascensore per i portatori di handicap.
• La porta d’ingresso della fermata guasta .
• Porta di emergenza guasta
• Marciapiede non a norma , della lunghezza di 150 metri di cui 50 illuminati, 50 lato Bologna bui e 50 lato Porretta sempre al buio.
• Sala d’attesa inesistente
• Bagni chiusi da una vita
• Una nota sulla sicurezza: nella cantina sottostante l’atrio partenze, vi sono da ormai più di 20 anni, oltre 150 quintali di carbone che speriamo che qualcuno provveda a rimuovere al più presto.
La lista dei disservizi sarebbe troppo lunga, ma qua mi fermo per non dilungarmi troppo.
Farò tre domande:
– Lo scalo merci attuale che fine farà?
– Farà la fine dell’area delia sottostazione?
– Sarà venduto ai privati?
La seconda domanda è sull’utilizzo dei due binari
Terza, molti cittadini mi chiedono se si può sapere il costo della demolizione della stazione e costo del sottopasso e parcheggio in Reno.
Ringrazio dello spazio concessomi e spero in futuro migliore, almeno per la Stazione di Vergato.
Auguri a tutti di Buone Feste.
Massimo Labanti, matricola 524689