Vergato – La Processione delle Palme apre la Settimana Santa, il programma
2018/03/25, Vergato – L’incontro domenica mattina in Piazza Capitani della Montagna sotto la colonna memoria dove sorgeva la vecchia chiesa, crollata per eventi bellici, ha dato il via alla Settimana Santa con la Processione delle Palme. Una folla ormai abituata a questo evento, è intervenuta per prendere l’ulivo benedetto (o meno) per se e per i famigliari o gli amici che non sono potuti intervenire. La tradizione ci rimanda ai tempi dove i rametti di ulivo, pochi, venivano presi per ornare le croci da mettere in mezzo ai campi a protezione dei raccolti.
Il Bollettino Parrocchiale in pdf, scaricabile e stampabile; 20180326_Vergato_Parrocchia_Bollettino
PASQUA: SEI VIVO ACCANTO A NOI!
Andando a benedire le famiglie abbiamo incontrato una nonna di 96 anni, ancora la mente lucida, esce poco di casa, non le dà fastidio il grasso, ma sicuramente attraverso la T.V. il mondo intero entra nella sua casa. “Che brutto mondo! Temo per i miei nipotini, penso al loro domani; ce tanta violenza, sono tutti arrabbiati!
Anch’io ne ho viste tante con la guerra, morti in famiglia, sfollati per parecchio tempo, fame, freddo…però quando siamo tornati ci si aiutava tutti nei lavori, ci si voleva bene”.
Oggi abbiamo tanto, tante comodità, ma poca umanità. Siamo tutti inorriditi nel sentire che alcune ragazzine hanno picchiato fino a farla morire una ragazza come loro in Inghilterra.
Una guardia notturna è stata massacrata da ragazzi che hanno utilizzato le gambe di un tavolo per rubargli la pistola.
Femminicidi, suicidi. Anche qui da noi c’è tanta indifferenza, chiusura, poca voglia di stare insieme. Sappiamo che molti sono venuti dalla città e dai paesi vicini, poi ci sono gli immigrati. Quasi tutti quelli che lavorano devono partire presto e tornare tardi. Rimane poco tempo per la famiglia e tanto meno per stare con gli altri.
C’è anche parecchia indifferenza di fronte alla fede, soprattutto da parte delle generazioni più giovani. Io credo che anche questo influisca negativamente sulla vita del nostro paese. Assomigliamo molto ai due discepoli di Emmaus: “Speravamo che le cose andassero meglio. Com’era bello ai nostri tempi! Ma ora tutto è cambiato!”
“Signore dove sei? Mostra i segni della tua presenza!”
“Sono con te sempre, non te ne accorgi ancora? Sono in ogni persona che tu incontri: nel bambino e nell’anziano, nella donna e nell’uomo, nel giovane e nello straniero”.
Ma allora tutto cambia! L’altro sei Tu! Sei morto per tutti e ora vivi in tutti.
“Resta con noi, perché si fa sera”.
“Sto alla porta e busso, chi mi apre, io entrerò da lui e cenerò con lui”.
Sei presente e ti incontriamo quando ci riuniamo per la celebrazione dell’Eucarestia; ci parli quando si leggono le Scritture e in particolare sei presente nel pane e nel vino quando viene invocato su di essi lo Spirito Santo.
L’incontro con il Signore risorto ci deve spingere a dare la testimonianza di Lui nella vita e alle persone che noi incontriamo. L’altro non è più un estraneo, un ostacolo al mio vivere, un fastidio, ma “carne della mia carne e ossa delle mie ossa”, cioè un fratello, una sorella.
Ci doni il Signore di vivere da risorti! Auguri!