Ferdinando Petri – SOS strada Carbona

2018/06/13, Vergato – Ferdinando Petri – SOS strada Carbona

Questo paesaggio in apparenza bucolico è in realtà il terreno dove fino a pochi anni fa passava il tratto terminale della vecchia strada della Carbona, devastato e portato via da una frana di fango che in pochi giorni travolse circa 100 metri della antica Porrettana. La furia della frana sembra si sia calmata, come dimostrano anche i pali della linea telefonica, perfettamente rettilinei. Il terreno è asciutto e ormai indurito dal sole, non sono visibili segni di recente movimento, in sostanza la frana sembrerebbe aver trovato un momentaneo equilibrio.
Sarebbe, e mi rivolgo al sindaco e agli assessori Gozzoli e Zavorri, il momento adatto per tentare con l’aiuto economico della regione un lavoro in economia di realizzazione di una pista bianca per ricollegare i due tronconi della vecchia strada. Si tratterebbe innanzitutto di ripulire il tratto dalla vegetazione arborea e arbustiva, poi con ruspe cingolate aprire la pista ad andamento quasi rettilineo per unire le due porzioni di strada. Una volta creata la pista occorrerà interrare una condotta drenante del diametro di almeno 1 metro per assicurare il passaggio delle acque di monte che riappariranno con le prime piogge autunnali, costruire i due pozzetti a monte e a valle della pista, stendere e rullare un adeguato spessore di stabilizzato e poi di pietrisco per  assicurare la transitabilità della pista, ed avremmo la vecchia porrettana nuovamente percorribile: con attenzione e a bassa velocità, ma percorribile. Per avere nuovamente tra noi un percorso antico e panoramico, da turismo lento ma anche per appassionati della bicicletta, e al tempo stesso una valida alternativa alla nuova Porrettana, che in caso di emergenza potrebbe continuare a funzionare grazie a questa bretella. Non è il caso di tentare? Sono a disposizione per un eventuale sopralluogo, tra l’altro il paesaggio della zona è particolarmente gradevole, mi metto volentieri al servizio di chi vorrà verificare la mia ipotesi. Sarebbe infine possibile una ripresa aerea della zona, ad alta definizione, con l’utilizzo gratuito di un drone, procedura che già da tempo viene utilizzata in molti Enti pubblici per la progettazione d la realizzazione di interventi in aree dissestate o di difficile rilevamento. Io stesso, poco prima di lasciare il servizio attivo, ho sperimentato positivamente questa opportunità tecnica nel corso degli interventi di consolidamento dell’abitato di Camugnano. Perché non tentare di fare qualcosa anche in questo angolo del Comune?
Ferdinando Petri
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