Antiche strade a Vergato – La “Viazza” di Enrico Carboni
2012/11/27, Vergato – La Viazza, antico collegamento stradale con Susano, Cereglio, Tolè, Zocca, Savigno recentemente protagonista della ricostruzione del pilastrino e dei ragazzi sull’albero, ora viene completata con questo scritto di Enrico Carboni.
LA ” VIAZZA” ANTICA STRADA STORICA DEL COMUNE DI VERGATO
La “ viazza“, questa antica strada comunale che storicamente ha collegato Vergato, capoluogo di fondovalle, al suo territorio di montagna rappresentato dalle frazioni di Susano, Cereglio e Tolè, ( Prunarolo e Castelnuovo disponevano di una propria e separata viabilità ) e che per molti secoli, fino a quando le persone sono andati a piedi, o a cavallo o sopra un carro trainato da buoi, è stato l’unico percorso lungo il quale si scendeva in paese di primo mattino per le più svariate esigenze (il mercato settimanale, il mulino, le cure mediche e farmaceutiche, le rare pratiche burocratiche….) e si risaliva alla sera per fare ritorno a casa.
Divenne durante la guerra, in occasione dei ripetuti e drammatici bombardamenti, una specie di rifugio all’aperto dove tanti vergatesi al suono della sirena che segnalava l’arrivo degli aerei, scappavano in tutta fretta per allontanarsi il più possibile dall’abitato e dagli obbiettivi dei bombardieri alleati che come noto erano i molti ponti viari e ferroviari che si trovavano in paese.
Nel primo dopoguerra, progressivamente abbandonata perché non idonea al traffico automobilistico nel frattempo sviluppatosi, la viazza divenne meta di passeggiate e gite per i bambini dell’oratorio e delle scuole e di pratiche devozionali per le pie donne che nel mese di maggio salivano a recitare il rosario davanti al pilastrino di S. Rocco. Tutte attività che davano conto di un paese che stava lentamente ritornando alla normalità, ad una vita sociale nuova, semplice e partecipata, come testimoniato dalle foto che seguono:
Le prime due scattate dal Cappellano Don Attilio Vancini nell’anno 1950/51, durante la passeggiata che eravamo soliti fare la domenica pomeriggio, dopo l’oratorio, lungo la viazza in direzione di Spezzola.
Si riconoscono nella prima, da sinistra: – ? – Marco Manganelli, Renzo Gentilini con sopra le spalle Calizzani Carlo, Enrico Carboni con sopra le spalle Tullio Bernardi, – ? – Cesare Delucca, – ? – Calizzani Umberto
La terza scattata dal Maestro Andrea Parazza nella primavera dell’anno 1958, alla sua scolaresca di V elementare, davanti al Pilastrino di S. Rocco(“al sdaleen ed’ la crusetta”) in occasione di una passeggiata fuori paese, in una pausa della scuola.
Si riconoscono da sinistra seduti: Pagliaro Michele, Cangini Osvaldo, – ? ? ?- , Gaetano Lanzarini, Donati Walter.
Da sinistra in piedi: Lolli Luigi, – ? – ? – ? – , Canarini Giovanni, Candini Franco, Ulani Graziano, Rondelli Checco, Facchini Enzo, Pedrini …
E’ anche per questo, oltre che per l’indubbio valore storico, che oggi la” viazza” meriterebbe molta più attenzione dall’Amministrazione comunale e dai tanti abitanti che vi hanno costruito attorno le loro case.
Bandita ogni velleità di un uso automobilistico, peraltro improponibile date le pendenze, andrebbe invece attrezzata come sentiero, ripristinandone l’intero percorso fino a Cereglio e rendendola disponibile per tutti coloro e sono sempre di più, che amano fare trekking a piedi, a cavallo o in mountan bike in collegamento con la rete di sentieri già attrezzati dal CAI e dal Comune di Castel d’Aiano.