Il Giallo del Calzolaio – Lungo il fiume; 1°puntata
2013/12/13, Vergato – Venerdì 13, oggi 13 Dicembre 2013 alle ore 13, nato 13 anni fa, in 13 puntate!
Iniziamo la pubblicazione de: Il romanzo giallo del calzolaio,
“Lungo il Fiume” anno 2001.
Ma che storia è questa?
<< Un serial killer! Un serial killer a Vergato è pazzesco!>>
Non avrebbe mai immaginato che da lì a poco sarebbe successo qualcosa di strano.
Sembrava un giorno come tanti quel lunedì 28 maggio.
Anna uscì da casa al solito orario le sette e quarantacinque precise. La prima sosta della giornata, come tutti i lunedì, lo sportello del bancomat. Prelevò duecentomila lire. Poi giù verso il negozio di giornali.
<<Buon giorno Dottoressa – Disse Orazio il gestore del negozio – Tutto bene>>
<<Benissimo, caro, il solito che vado di fretta>> Le porse il quotidiano.
<<A domani e speriamo che venga il bel tempo>>
<<Si proprio, ciao>>
Uscì dal negozio. Si recava al lavoro a piedi, circa cinque minuti a passo spedito. Si stava avvicinando al
Vergatello, il fiume di Vergato paese dove Anna abitava e lavorava. A causa delle violenti piogge il fiume
era in piena, l’acqua era torbida e fangosa. Guardando dal ponte che stava attraversando si rese conto di quanto era piovuto quella notte, davvero tanto!
Fu proprio in quel preciso istante che in mezzo all’acqua torbida e melmosa vide qualcosa di strano.
Era un sacco di plastica, di quelli usati per la raccolta differenziata. La scritta “Corsea”, era ben visibile, come del resto lo strappo appena sotto di essa. Quello che si vedeva attraverso lo strappo colpì l’attenzione di Anna.
Sembrava un orologio, quelli di plastica tipo swatch, allacciato a qualcosa che pareva dovesse scoppiare tanto era stretto. Spinto dalla corrente, il sacco stava transitando sotto il ponte, Anna si sporse dal parapetto per vedere meglio. Eccolo! Il sacco passò sotto i suoi occhi. Purtroppo la forte corrente lo aveva fatto girare e lo strappo non si vedeva .Si allontanò sospinto dalla corrente sarebbe arrivato al Reno e da li chissà dove.
L’orologio affisso alla parete, segnava da tempo immemorabile le dieci e quindici.
Da quando sua moglie se ne era andata, Marco si era parecchio lasciato andare.
<<Vorrei proprio sapere, perché, devo andare da quella là, quella strizza cervelli>>
La depressione che l’aveva colpito, Giulia se ne era andata dopo sette anni di matrimonio, lo stava distruggendo.
Per questo il suo medico curante, gli aveva consigliato un ciclo di sedute psicoterapiche.
Oggi avrebbe dovuto recarsi alla prima seduta. L’appuntamento era per le ore undici presso l’ambulatorio della “Asl”.
Dottoressa Anna Barti.
<<Senti un pò Mary – disse Anna, rivolgendosi alla collega – mi è accaduto … >>
«Che cosa?»Rispose Mary.
«Una cosa stranissima, mentre venivo qui, attraversando il Vergatelo… »
«Hai incontrato .. .»
«No non ho incontrato nessuno, ho visto giù nel fiume … »
«Che hai visto su dimmi, non vorrai mica tenermi sulla spine>> Replicò Mary.
«Nel fiume in piena ho notato un sacco, sai quelli della raccolta differenziata? Dentro c’era qualche cosa di strano che ne so, ho avuto una strana sensazione.»
<<Che vuoi dire>>
<<Come se dentro quel sacco ci fosse … ma no forse mi sbaglio>>
Stava per continuare il racconto quando …
<<Posso entrare? >> Una voce maschile proveniente dall’atrio interruppe la conversazione,
<<Accidenti proprio adesso>> Disse Mary sottovoce.
<<Venga pure avanti.>> Rispose Anna. La porta dello studio era aperta, entrò un uomo sui quaranta anni, castano.
<<Mi scusi, avrei un appuntamento con la Dottoressa… aspetti che leggo, sa è la prima volta.>>
<<Barti, Barti Anna? Sono io si accomodi>> Guardò Mary con aria dispiaciuta come volesse scusarsi ma il dovere la chiamava, avrebbero continuato la conversazione dopo.
<<Allora signor Marco …. Balestri, da dove cominciamo>>
<<Non saprei, sa non sono mai stato da uno striz …. ehm psicologo.>>
<<Voleva dire strizza cervelli? Lo dica pure non mi offendo sa, ormai ci chiamano tutti così!>>
Marco era parecchio imbarazzato era tanto tempo che non dialogava con qualcuno.
<<Che ne dice se la sente di parlarmi di sua moglie?>> Gli piaceva puntare dritto al nocciolo del problema. Era la sua tattica preferita. Poi Aurelio, il medico curante di Marco, gli aveva accennato un po la sua storia si insomma di sua moglie che se ne’era andata.
«Giulia era tutto per me, da quando è andata via …. tutto è cambiato, non riesco a farmene una ragione. Sapessi almeno il perché .Invece niente. Mi ha scaricato con una battuta;”penso che il nostro film sia giunto alla parola fine”ecco .. così..mah!>>
Continuò a parlare Anna lo stava ascoltando distrattamente, non riusciva a togliersi dalla testa quel maledetto sacco.
Aveva comunque acceso il registratore tascabile, poi avrebbe riascoltato tutto. Faceva sempre così era molto precisa e scrupolosa.
«Da quanto tempo vi eravate sposati?»Chiese Anna.
«Sette anni … solo sette, passati in un attimo! Mi sembra ieri.»Lui le raccontò di quando si erano conosciuti quell’estate al lago di Suviana l’estate del 1991.
Il tumo di lavoro di Tina e Maurizia, le operatrici ecologiche di Vergato, iniziava alle 5.30 del mattino Era un duro lavoro, praticamente dovevano ripulire il paese a mano senza l’ausilio di un mezzo meccanico. Di solito anche l’edicola della piazza apriva a quell’ora.
«Ciao Orazio -disse Tina – Tutto bene!»
«Bene grazie, Maurizia?»-Chiese lui.
«Sono qui! – Rispose – Eccomi sai con il bilico .. » Il bilico era la bicicletta in dotazione, uno strano aggeggio a tre ruote pesante e poco scorrevole, perfino “Pantani” avrebbe avuto delle difficoltà a pedalare con quel coso!
«Sono arrivati i quotidiani» Chiese Maurizia «Ieri sera per il tg regionale ho sentito … »
«Del sacco – anticipò Tina – Dice che hanno trovato un sacco, nel fiume vicino a Pioppe, con dentro il corpo di una donna!»
«Ecco si … sembra si tratti di un omicidio, dice che si insomma sembra che sia stata uccisa a bastonate!»
«Ma siete proprio sicure? -chiese Orazio – sono proprio curioso di sapere apro il negozio accendo subito il computer e vado sul sito del giornale!» -Ci vollero un paio di minuti per collegarsi con il sito del giornale*.
«Allora, .. cronaca di Bologna, provincia di Bologna… pagina 17 ”Pioppe (Vergato) recuperato corpo di donna” accidenti allora è vero!»-Disse sorpreso. Uscì dal negozio e chiamate Tina e Maurizia disse:
«Ragazze è tutto vero ho appena letto sulla pagina web del giornale*, sembra sia stata picchiata a morte!» Mentre parlavano si udì in lontananza il rombo del furgone di Bèppe, il prete come lo chiamava Orazio. Bèppe era il portatore dei quotidiani, andava sempre parecchio di fretta, con il lavoro che faceva non poteva essere altrimenti!
«Sei pronto – Disse Bèppe aprendo il portello laterale del furgone – Oggi ne hai un bel pò di giornali* mi sa che è successo qualcosa qui a Vergato» -Succedeva sempre così, se c’erano articoli riguardanti Vergato e dintorni, la redazione spediva più copie del solito.
Locandina del giornale* di giovedì 31 maggio:”RINVENUTO CORPO DI DONNA NEL FIUME RENO”. I particolari all’interno pag.17 a cura di Giovanni Cagliostro.
Quel giorno Anna uscì di casa come solito,7.45 e si diresse come sempre verso il negozio di giornali.«Oggi c’è il sole meno male tutta quell’acqua mi ha veramente stufato!» Pensò.poi prima di entrare nel negozio diede un’occhiata alle locandine dei giornali.«Vediamo un po’ Repubblica; “presentata la lista dei ministri al presidente Ciampi” il giornale* … accidenti .. vuoi vedere!»
Entrò, Orazio come sempre.«Buongiomo dottoressa tutto bene!»
«Benissimo cioè mica tanto!»
«Qualcosa non va Anna?»Chiese Orazio.
«No …. no tutto bene solo un poco di stanchezza, i primi caldi poi passa, piuttosto dammi anche il giornale* di oggi che voglio leggere di quella donna!»-Gli porse il suo quotidiano ed una copia giornale* Anna salutò ed uscì dal negozio. Si diresse come solito verso il Vergatello. Mentre camminava leggeva l’articolo.
«Ieri pomeriggio i Carabinieri di Vergato su segnalazione di un pescatore, hanno recuperato il corpo di una donna. Il cadavere è stato ritrovato grazie a R B. un pescatore di Vergato il quale, mentre pescava, ha notato un sacco di plastica dal quale si intravedeva il braccio di una persona. Resosi subito conto della gravità del fatto ha chiamato con il suo cellulare la stazione dei Carabinieri di Vergato. Il maresciallo che conduce le indagini, ha riferito che non sono note le generalità della donna. Il corpo è stato trasferito alla medicina legale di Bologna. Nei prossimi giorni l’esito del!’ autopsia.»
«Capperi ragazzi, avevo visto bene …. accidenti, non vedo l’ora di dirlo a Mary!» -La notizia del ritrovamento del “sacco” non l’aveva colpita più di tanto. Ora era consapevole, sapeva di aver visto giusto e sopra tutto sapeva da che direzione era venuto il “sacco”. Che fare andare subito dal Maresciallo o … .iniziare un’indagine personale?
Aveva letto tutti i libri di Patrizia* Corwell* , indossare i panni di Key Scarpetta, era sempre stato il suo sogno.
Entrò in ufficio. Appese la giacca sull’attacca panni e si diresse verso il suo studio. Si sedette nella poltrona riservata ai pazienti e cominciò a pensare.«Mi piacerebbe un sacco… indagare… certo che però, da sola è dura!»
Era così presa dai suoi pensieri che nemmeno si accorse…«Ma che fai seduta li! – disse Mary sorpresa -Ti senti bene? Hai una faccia,…»
«Mary devo parlarti siediti per favore» Disse. Mary passò dietro la scrivania e sedette nella poltrona di Anna.
«Senti… lunedì ti ricordi, ti ho parlato di quel sacco?»
«Certo che mi ricordo, anzi ero proprio curiosa di sapere… poi è arrivato quel tipo…e non ne abbiamo più parlato!»
«Guarda qua – disse porgendogli il giornale – Ecco la risposta!» Lesse l’articolo…e…
«Accidenti… che storia, e ora che intendi fare!»
«Non so tu che dici?»
«Fossi in te racconterei del sacco al Maresciallo, potrebbe essere un indizio!»
«Già… potrebbe, però non so, forse è meglio restarne fuori, potrei ci penserò su!»
Continua…. la seconda puntata sarà pubblicata: Venerdì 27 Dicembre 2013