Il Giallo del Calzolaio – Lungo il fiume; 2°puntata
2013/12/27, Vergato – Seconda puntata: Il Ragno Tatuato di Orazio Bonvini – “Tacco Bill il Calzolaio”
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Uscendo dal lavoro, Anna si rese subito conto di essere in ritardo. Aprì la borsetta ne estrasse il cellulare. Il display del telefono indicava le 19.17.
«Caspita … meglio che chiami Gianni »-Pensò .
Anna e Gianni si erano sposati undici anni or sono. Si conoscevano da una vita, dal tempo. delle scuole. medie. Roberto, il frutto del loro matrimonio, aveva appena compiuto otto anni. Come tutti i bimbi della sua età era un grande appassionato di “Carte Pokemon”, in particolare le nuove espansioni.
«Gianni … sono io sto arrivando. Occorre qualche cosa?» Disse Anna parlando al cellulare.
«Direi che siamo a posto … piuttosto … se passi dal bar prendi dei gelati ok?».
«Ricevuto a dopo ciao»- E s’incamminò verso casa.
La stanza era semi buia. L’uomo che a fatica si distingueva, se ne stava chino sulla tastiera del computer. Era collegato ad una “chat”. Le sue dita scorrevano ad una velocità impressionante, ritmicamente, sembrava suonasse un pianoforte.
«Tu mi ispiri, sei un tipo tosto, non vedo l’ora di conoscerti»
«Anche tu “Barbie” mi ispiri, perché non ci incontriamo”»
«Quando vuoi! Venerdì sera per esempio”»
«Mi stà bene, venerdì sono libero. Dove ci si vede”»
«Direi …. all’uscita della “A1″a Sasso Marconi. Che ne dici”.»
«Dico ok, a che ora?»
«Va bene verso le nove e mezza, di sera naturalmente!»
«Benissimo nove e trenta … ti aspetto fino alle dieci, non si sa mai, metti ci sia traffico»
«Bene “Big Jim.”.Ah …. piccolo particolare come faccio a riconoscerti.»
«Bene. Appena esci dall’autostrada, volta a sinistra. C’è il parcheggio di un ristorante Ti aspetterò li. Ho una “Cheroke” nera, non puoi sbagliare.»
«Allora a venerdì! Ciao e buona serata! »
«Anche a te “Barbie” a presto! »
L’odore di bistecca in padella riempiva la rampa delle scale. Anna si incamminò su per le scale. Andava sempre a piedi per tenersi in forma. Aprì la porta di casa …
«Ciao Ma, mi hai portato le cards?» Chiese Roberto.
«No caro, Orazio le ha finite. Gli tornano martedì prossimo, speriamo! » Rispose lei.
«Ti sei dimenticata vero? Uffa però! !» Replicò Roberto.
«Ciao Ninni, che pizza stè bustine!! – Disse rivolgendosi a Gianni – Pronte le fettine”»
«Pronte, pronte … .lavati le mani che si mangia! -Rispose Gianni.
«Robby … vieni a lavarti le mani …. è pronto! -Esclamò Anna.
Il televisore della cucina era sintonizzato con il programma di Gerry Scotti. A Gianni piacevano molto i quiz, specie se erano conditi con belle ragazze come le “letterine” di “Passaparola”.
«Scusa … Gianni, ti dispiace se cambio canale. Vorrei vedere il tg regionale, chissà se parlano di quella..» «Quella che … ?» Chiese lui.
«Quella donna dai! Quella che hanno trovato a Pioppe. Massacrata di botte! Chiusa dentro un sacco». «Dentro un sacco !»Rispose lui.
«Si un sacco di plastica … quelli per la raccolta differenziata! Un tizio che pescava ha notato il sacco …. veramente non lo ha notato solo lui!>
«Spiegati meglio non capisco … che intendi dire?»Disse lui, infilandosi in bocca un pezzo di fettina.
«Non ti ho detto nulla, perché non ne ero sicura. Ma … quel sacco l’ho notato anche io!» Poi Anna gli raccontò quanto era accaduto quel lunedì 28 maggio. Di tutte le sue sensazioni e anche di ciò che avrebbe voluto fare scoprire chi fosse quella donna, prima di tutto! Per l’assassino c’era tempo!
«Una cosa alla volta .. ora l’importante è …. »
«Cosa! Tu sei completamente fusa! Ma cavolo ti rendi conto! Trovano una donna morta in un sacco e … tu noti stò … sacco e non vai nemmeno dai Carabinieri? – Disse lui – Domani ci vado io dal Maresciallo! Tu leggi troppi romanzi gialli … si quella là quel medico legale»
«Key … Key Scarpetta, certo lei saprebbe come fare! – Rimbeccò Anna – Comunque credimi .. ho come la sensazione .. »
«Se continui così, di questo passo, mi sa che mi toccherà portarti a “Villa Bariziana”! Prometti mi che domani andrai a parlarne con il Maresciallo!»
«Se proprio ci tieni .. ci andrò va bene! Ma … non farmi promettere altro, perché non lo farò! – Rispose decisa – Allora Robby vuoi venire a mangiare?»
«Sono qui! Eccomi!»-Roberto cominciò a mangiare e quasi contemporaneamente al tg regionale ..
«Ancora niente di nuovo sul ritrovamento della donna nel fiume Reno. Nessuno nel frattempo ha denunciato la scomparsa di una donna. Si pensa che si possa trattare di una clandestina avviata al giro della prostituzione. Unico indizio, un tatuaggio raffigurante un aracnide inciso sulla spalla destra. Bhè, decisamente poco » Concluse il giornalista del tg regionale.
«Un aracnide sulla spalla destra …. – disse Anna – Strano …. non ha detto nulla dell’orologio!»
«Quale orologio e .. .l’arachide che sarebbe … un neo?»Chiese lui.
«L’orologio di plastica … ricordi? L’aracnide è …. sarà un ragno. Chissà di che specie?»Si chiese Anna.
«Senti .. Key … ma i gelati .. gli hai presi …. o no!»
«Certo! – rispose lei – Sono nel frezerl»
Una vecchia canzone di “Adamo” che parlava della notte, echeggiava nella stanza. Da come gracchiava si trattava sicuramente di un vinile d’epoca. L’uomo si alzò dallo sgabello. Spense il computer e stiracchiandosi la schiena ..
«Bene bene .. ” Barbie” venerdi sarò il tuo “Big Jim”! Vedrai ci divertiremo ah! … ah! … se ci divertiremo!»
Il giorno seguente come promesso, Anna si recò alla Stazione dei Carabinieri. Si avviò su per la salita e arrivata alla cancellata suonò il campanello. Subito si accese una luce molto forte. Era la telecamera di sicurezza. Si accendeva automaticamente non appena qualcuno avesse suonato. Una voce al citofono disse: «Buongiorno signora dica. dica pure!»
«Mi chiamo Anna Barti, Dottoressa Anna Barti – specificò lei – Vorrei parlare al Maresciallo è possibile?»
«Ok le apro il cancello -e-Si udì un “clang” e il cancello cominciò ad aprirsi. Anna raggiunse l’atrio della stazione.
Dentro la guardiola di vetro, un carabiniere.
«Allora signora … scusi Dottoressa, voleva parlare con il Maresciallo? Un attimo che sentiamo.»Spinse un tasto attese un pò.
«Maresciallo – chiese – c’è qui la Dottoressa Barti che desidera vederla … »
«Si … si va mandatela su»-Rispose il maresciallo al citofono.
«Salga le scale. La prima porta a destra è l’ufficio del Maresciallo.»-Disse il carabiniere.
«Grazie .. prima porta a destra .. ok .»Salì le scale, arrivò, la porta era aperta.
«Venga Dottoressa si accomodi – disse gentilmente il Maresciallo – Allora che possiamo»
«Sono venuta per quella donna Quella del sacco nel fiume!»-Disse Anna.
«Cioè! – rispose perplesso lui – Intende dirmi …. »
«No niente di eclatante solo …. un particolare riguardante l’accaduto.»
«Bene sono tutt’orecchi mi dica, che tipo di particolare- chiese lui – Su coraggio!-e-Prese a raccontare l’accaduto per filo e per segno come solito. E sopra tutto del particolare che l’aveva colpito. Quell’ orologio di plastica di cui sembrava non esserci più traccia.
«No orologi non ne abbiamo trovati – aggiunse il maresciallo – Però al polso effettivamente .. aspetti un po!»
-Si alzò dalla scrivania. Apri l’armadio di lamiera di fronte la finestra, prese un fascicolo e si sedette nuovamente.
«Dunque … vediamo .- apri la carpetta che conteneva delle fotografie – Ecco vede!»-Porse la foto ad Anna.
Nella foto si poteva distinguere chiaramente il braccio sinistro. Era completamente tumefatto, il segno dell’orologio era ben visibile. Molto probabilmente il cinturino si era strappato. L’arto era molto gonfio
«Si in effetti, il segno dell’orologio c’è quindi molto probabilmente lei ha visto giusto! Ora sappiamo da dove è stato buttato il sacco .E’ poco ma ….. sappiamo almeno da dove cominciare!»-Disse lui compiaciuto.
«Senta … – disse lei – Potrei dare una sbirciata alle foto!»
«Se la sente? Sa sono foto un po’ crude! »Prese le foto le guardò Effettivamente erano molto crude. Il corpo della donna era completamente martoriato. Il petto era pieno di ustioni e lacerazioni varie. Le caviglie presentavano i segni di una corda stretta ,maledettamente stretta. Sulla spalla destra era visibile un tatuaggio. Sembrava una vedova nera. Aveva qualche cosa che non andava nelle proporzioni. Come se le zampe non fossero dello stesso aracnide. Ora Anna aveva una nuova pista da seguire. Trovare chi aveva fatto il tatuaggio, semplice no!
«Bene – disse il maresciallo – La ringrazio molto .. .Dottoressa, la terrò informata va bene?»-Si salutarono e lei se ne andò giù per le scale. Salutò il giovane Carabiniere nella ricezione e si diresse verso la cancellata.
Continua …. vedi le puntate precedenti…