25 Aprile – Dalle corone ai cippi all’incontro con Paolo e Luciano
Programma XXV aprile 2014 definitivo in pdf scaricabile.
2014/04/19, Vergato – Iniziati i festeggiamenti per la ricorrenza del 25 aprile 2014, 69° anniversario della festa della liberazione. L’amministrazione comunale con il sindaco Sandra Focci e il vicesindaco Giuliana Degli Esposti ha suddiviso su due date i festeggiameni:
il 19 aprile – La deposizione delle corone ai cippi a ricordo degli eccidi a Chiusa di Cavacchio, Castelnuovo, Boschi, Susano, Cereglio e Tolè.
il 25 aprile – A Riola e Vergato.
Vedi il video della deposizione delle corone ai cippi.
Casualità ha voluto che durante la deposizione a Chiusa di Cavacchio si verificasse l’incontro tra il sindaco di Vergato, Sandra Focci e Paolo e Luciano. Due ragazzi che hanno voluto ripercorrere la strada che percorse il nonno partito militare nel 1942 e a seguito dell’otto settembre 1943 da Alba (Cuneo) percorse la nostra strada porrettana per raggiungere la sua abitazione a Ceccano (Frosinone). I ragazzi forti di un diario del nonno stanno ripercorrendo questo lungo viaggio della memoria.
Vedi il video con Paolo e Luciano di Ceccano (Frosinone)
da http://it.wikipedia.org/wiki/Anniversario_della_liberazione_d’Italia – L’Anniversario della liberazione d’Italia (anche chiamato Festa della Liberazione, anniversario della Resistenza o semplicemente 25 aprile) viene festeggiato in Italia il 25 aprile di ogni anno.
È un giorno fondamentale per la storia d’Italia, simbolo del termine della seconda guerra mondiale nel paese, dell’occupazione da parte della Germania nazista, iniziata nel 1943, e del ventennio fascista. Convenzionalmente fu scelta questa data, perché il 25 aprile 1945 fu il giorno della liberazione di Milano e Torino. In particolare il 25 aprile 1945 l’esecutivo del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia, presieduto da Luigi Longo,Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri anche Rodolfo Morandi – che venne designato presidente del CLNAI – Giustino Arpesani e Achille Marazza), alle 8 del mattino via radio proclamò ufficialmente l’insurrezione, la presa di tutti i poteri da parte del CLNAI e la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti[2] (tra cui Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo). Entro il 1º maggio, poi, tutta l’Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 23 aprile) e Venezia (il 28 aprile). La Liberazione mette così fine a venti anni di dittatura fascista ed a cinque anni di guerra; simbolicamente rappresenta l’inizio di un percorso storico che porterà al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, quindi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione. Continua…