Il taglio alberi, un sacrificio necessario e la lottizzazione dei giardini di Vergato
2014/09/01, Vergato – Ritorna settembre, il mese del grande (?) rientro dalle ferie o meglio il tempo di riprendere il lavoro (?) aspettando le ferie di Natale. Almeno questo era quanto si diceva una decina di anni fa, prima della crisi economica. Ma anche quest’anno la tradizione o meglio l’abitudine anche nei pensionati è rimasta. A settembre faremo… Vergato si muove a settembre… idee e proposte, ne vedremo delle belle. Nuove associazioni culturali, nuove società sportive, nuovi comitati e… i primi 100 giorni della nuova amministrazione comunale.
Un’idea di alcuni cittadini vergatesi, in questo contesto di proposte, merita di essere pubblicata o meglio indirizzata sia al nascendo “Comitato per il Pincio”, (ricordiamo i volantini distribuiti tempo fa) che come anticipato dal Prof. Dario Mingarelli si dovrebbe occupare dell’area Pincio, cioè il Pincio, i giardini e via Marconi, ma la proposta va anche all’amministrazione comunale, dove giacciono i progetti di recupero e manutenzione dei giardini, unici in tutta la vallata del Reno e attualmente allo sfascio: la lottizzazione dei giardini.
Semplice ed efficace, ecco la proposta: Senza modificare la geometria dei giardini, affidare le 16 aiuole a società o gruppi o a ditte di vivaisti che ne curino autonomamente l’aspetto impiantando fiori e piante, come controparte possono esporre un cartello di adeguate dimensioni con i dati a loro riguardanti, pubblicità o soddisfazione? Il risultato potrebbe essere notevole se non eccezionale. L’aiuola del monumento spetterebbe di diritto agli Alpini, già promotori dell’ultima manutenzione.
Non sappiamo se quest’idea troverà consenso e attuazione ma come si dice… io ve lo avevo detto! Questa in sintesi potrebbe essere, il senso di questa proposta. Le foto pubblicate sono state scattate nel 2004 a Cervia ma che sembrano intonate a questa proposta e servono a dare un’idea di come potrebbero essere i giardini di Vergato.
La prossima proposta è di L.B: Un’area picnic a Vergato capoluogo, dove?
Diversi cittadini ci hanno richiesto di pubblicare il testo della comunicazione del Comune di Porretta Terme a proposito del taglio degli alberi, citata nell’articolo Giardini di Vergato – La giostrina gira e fa girare…
Il testo lo potete trovare anche sul sito del Comune al seguente indirizzo: http://www.comune.porrettaterme.bo.it/albo/index.php?option=com_content&view=article&id=687:il-taglio-di-alcuni-alberi-un-sacrificio-necessario&catid=3:archivio-notizie&I
Oppure il documento in pdf, sempre sullo stesso sito.
Il taglio di alcuni alberi, un sacrificio necessario.
L’Amministrazione Comunale ritiene che il verde urbano pubblico e privato rivestano fondamentale importanza per la qualità del paesaggio e come elemento determinante e qualificante delle condizioni di vita dei cittadini.
Coerentemente con questa convinzione, il regolamento edilizio urbanistico prevede che l’abbattimento di alberature di alto fusto debba essere autorizzato e che, per ogni albero abbattuto, si provveda al reimpianto di tre alberature sul posto o in caso di mancanza di spazio, in altri spazi privati o pubblici. In quest’ultimo caso il reimpianto può essere demandato al Comune, attraverso la monetizzazione della spesa necessaria.
Recentemente, per motivi diversi sono stati tagliati diversi alberi nel nostro territorio e questo ha suscitato reazioni non sempre benevole.
Ciò è comprensibile, vorremmo tuttavia spiegare le motivazioni che hanno reso necessari questi interventi.
Il taglio dei tigli del Sagrato
La Parrocchia, in seguito allo schianto improvviso di uno dei tigli del Sagrato della chiesa di Santa Maria Maddalena, nel giugno 2013, presentò una richiesta tesa ad ottenere l’autorizzazione al taglio dei rimanenti tigli. Tale richiesta era supportata da una perizia firmata da un dottore agronomo, dalla quale si evinceva che delle 18 alberature presenti sul sagrato, 9 presentavano condizioni talmente compromesse da rappresentare un pericolo di schianto o ribaltamento molto elevato, mentre per le rimanenti 9 il pericolo di schianto o ribaltamento veniva definito “comunque elevato”.
Una volta noto lo stato di salute delle piante e il conseguente pericolo per la pubblica incolumità, si è reso inevitabile rilasciare il nulla osta per il taglio. Si è anche valutato che il mantenimento delle 9 alberature meno compromesse, subordinato all’esecuzione di opere di manutenzione e di monitoraggio visivo e strumentale ad intervalli periodici annuali, non avrebbe garantito un assetto ordinato dello spazio, in quanto le piante, eventualmente salvate, sarebbero state collocate in modo casuale.
Si è pertanto scelto di consentire il taglio di tutte le alberature a condizione che venisse poi presentato e quindi realizzato un progetto di riqualificazione complessiva del sagrato. I tempi del progetto si sono protratti rispetto a quanto previsto inizialmente, ma ora disponiamo di una proposta, che sarà sottoposta al parere della Soprintendenza e della Commissione per la Qualità architettonica e del Paesaggio entro il mese di luglio e quindi pubblicata in estratto sul sito. Se l’esito delle valutazioni sarà favorevole, vedremo nei prossimi mesi iniziare i lavori e per la Festa di Santa Maria Maddalena del 2015, con tutta probabilità i lavori saranno terminati.
Il taglio di singole alberature in fregio a spazi pubblici
Per quanto riguarda gli alberi sulle proprietà comunali, questi sono stati soggetti nel tempo a monitoraggi e indagini per verificare il loro stato di salute. Gli alberi hanno infatti una vita, generalmente più lunga di quella umana, tanto che finiamo per dimenticarci che anche loro si ammalano e muoiono, e questo processo di deperimento può essere accellerato in presenza di comportamenti sbagliati. Dovunque il tema della manutenzione del verde urbano ha evidenziato che, specie negli anni ’50, gli alberi lungo le strade o nei parchi pubblici, sono stati spesso potati capitozzando i rami grossi, cosa che ha compromesso il naturale sviluppo delle chiome. I rami grossi tagliati, per contenere lo sviluppo delle chiome a causa dell’esiguità dello spazio a disposizione, infatti, espongono una vasta superficie, priva di corteccia e quindi di protezione, agli agenti atmosferici e patogeni, questi finiscono per fare marcire all’interno la pianta e quindi per comprometterne la stabilità e infine la vita. Altri traumi possono essere dovuti a colpi causati da manovre, non proprio precise degli automobilisti, o a ferite causate da comportamenti dei cittadini non rispettosi delle piante o, ancora, dalla ridotta dimensione dello spazio a disposizione dell’apparato radicale, dovuto all’insufficiente distanza d’impianto tra le alberature o tra esse e gli edifici o altri manufatti che causa uno sviluppo superficiale delle radici rendendo le piante più suscettibili al ribaltamento
Recentemente abbiamo provveduto a commissionare una verifica dello stato di salute di alcune alberature, che già ad una prima indagine visiva, mostravano segni di sofferenza. Da tale perizia è risultato necessario provvedere all’abbattimento di 8 piante perché a “pericolo di schianto o ribaltamento molto elevato”.
Questi interventi si sono resi necessari per non mettere a repentaglio la pubblica incolumità, le piante verranno sostituite, ove possibile, nel prossimo autunno con essenze adatte allo spazio a disposizione. Analogamente alcuni privati hanno provveduto ad abbattere alberi, all’interno di giardini che presentavano gli stessi elementi di rischio.
La riqualificazione del verde nel complesso del Collegio Albergati
Come è noto è in corso di realizzazione l’intervento di riqualificazione del complesso dell’ex Collegio Albergati che prevede una rifunzionalizzazione degli spazi allo scopo di realizzare alcuni esercizi commerciali, alcuni appartamenti e la scuola materna parrocchiale. Questa sarà in parte collocata al piano terra, direttamente accessibile dalla Via Mazzini e in parte ai due livelli sottostanti che affacceranno su una ampia terrazza e quindi sul giardino riprogettato posto sul retro del fabbricato.
Allo scopo di dotare la scuola materna di un parco adatto alle esigenze dei bambini si è provveduto, qualche tempo fa all’abbattimento di numerose specie arboree, tra le quali alcune a pericolo di schianto (un ribaltamento era già avvenuto poco tempo prima, quando un pino si era abbattuto sulla rete di recinzione del campo da calcio), altre in cattivo stato di salute o inadatte alla zona in quanto di origine alloctona. Tali piante verranno sostituite da altre autoctone e in parte decorative, di dimensioni più adeguate allo spazio a disposizione, a foglia caduca, in modo da garantire una corretta illuminazione agli spazi interni nei mesi invernali. Il progetto di ripiantumazione è già in corso e verrà completato nei prossimi mesi, data anche l’apertura della nuova scuola materna, prevista per dicembre di quest’anno.
Sul fronte sulla Via Mazzini si è voluto mantenere l’assetto attuale, caratterizzato dalla presenza del muretto e del filare di alberi che separa il marciapiede dalla strada.
Questa scelta, forse limita la visibilità degli esercizi commerciali che affacceranno sul marciapiede, ma consente ai genitori e ai bambini, che desiderano raggiungere la scuola a piedi, di farlo in sicurezza. Ovviamente sarà necessario provvedere al restauro del muretto alzato in più punti dalle radici dei tigli e alla ripavimentazione del marciapiede. Si renderanno necessari quindi scavi per alloggiare le condutture delle utenze a servizio del fabbricato e per poter realizzare la nuova pavimentazione e le opere di consolidamento del muretto. Le alberature presenti verranno sostituite da peri da fiore ornamentali, che per caratteristiche di portamento, dimensioni della chioma e dell’apparato radicale, meglio si adattano allo spazio a disposizione, oltre ad avere fioriture e fogliame ornamentale nelle stagioni primaverili e autunnali.
Si tratta infatti di piante spesso utilizzate nei piani del verde di città, ad esempio Padova e Trento, o in spazi verdi in prossimità di edifici, in quanto particolarmente resistenti agli agenti atmosferici ed inquinanti, caratterizzate da chiome a sviluppo contenuto che quindi non necessitano di potature frequenti.
La Giunta Comunale (di Porretta Terme)