25 Aprile 2015 – Celebrazioni a Vergato
2015/04/19 – In un momento di crisi economica, morale e civile, occorre un grande impegno da parte di tutti per la ricostruzione di un clima di fiducia nel nostro Paese, avendo come punto di riferimento i valori espressi nella nostra Costituzione. Per questo i momenti celebrativi, quali il 25 Aprile 2015, divengono fondamentali per la realizzazione di una memoria collettiva che coinvolga i giovani nell’acquisire radici profonde per sviluppare i rami dell’incontro con gli altri….
In questa fase di preparazione dell’evento si sono individuati alcuni temi di riflessione (vedi allegato 1), anche alla luce della giornata del ricordo e dell’impegno in memoria delle vittime della mafia, svoltasi a Bologna il 21 Marzo 2015 e a cui il Comune di Vergato ha aderito.
Il programma del 70° Anniversario della Liberazione prevede, in particolare, l’incontro con la Colonna della Vittoria dei Brasiliani al Cippo (Monumento ai Caduti) di Castelnuovo e il coinvolgimento degli alunni dell’Istituo Comprensivo di Vergato, presso la “Scuola XXV Aprile 1945”
Il Vice Sindaco
Anselma Capri
le frasi scritte sul manifesto delle celebrazioni del 25 aprile 2015
25 APRILE
– Onorare la memoria di coloro che hanno combattuto e dato la vita per liberarci dall’oppressione nazifascista e consegnarci un’Italia libera, democratica e unita.
– Impegnarci nella ricostruzione morale e civile del nostro Paese, avendo come bussola la nostra Costituzione, basata sui valori che hanno ispirato la Resistenza.
– Conoscere il passato per migliorare il presente, con lo sguardo al futuro, coinvolgendo i giovani “così determinati nel sognare un mondo fondato sulla libertà, sulla giustizia, sulla solidarietà, ma angosciati da un domani senza prospettive di lavoro per loro”.
– Resistere alle “mafie e alla corruzione, due facce della stessa medaglia”.
– Vigilare laddove nuovi fondamentalismi, nuovi fanatismi siano una sfida alla libertà delle persone e ovunque i diritti umani e la dignità delle persone siano messi a rischio da guerre e dai poteri forti che
concepiscono l’essere umano come merce di scambio o come fonte di profitto.