Il M5S interroga su; Ortopedia dell’Ospedale di Vergato

2015/09/07, Vergato – Riceviamo e pubblichiamo l’interrogazione della consigliera Silvia Piccinini del M5S, relativamente ai problemi legati all’Ospedale di Vergato,

Regione Emilia-Romagna Assemblea legislativa Fascicolo: 2015.2.4.1.752 AL/2015/36910 del 04/09/2015 OGGETTO 1208

Alla Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna Simonetta Saliera

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA (trascrizione digitale passibile di errori, leggi documento pdf originale)

Premesso che

> l’Unità Operativa Ortopedia dell’Ospedale di Vergato afferisce al dipartimento di emergenza urgenza dell’azienda USL di Bologna; }> il ricovero ordinario dei cittadini in tale unità può awenire: tramite il Pronto Soccorso dell’Azienda, il trasferimento da altre unità operative oppure tramite il ricovero programmato; }> al ricovero programmato i cittadini possono accedere mediante lista di attesa, sulla base di un ordine di priorità definito dal personale medico; }> oltre al ricovero ordinario si può beneficiare delle prestazioni dell’Unità Operativa tramite: RICOVERO IN DAY SURGERY, a cui si accede dopo visita ortopedica e inserimento in lista di attesa sulla base della priorità definita dal medico ortopedico; – AMBULATORI/SALA GESSI, tramite l’accesso alle prestazioni ambulatoriali, a seconda dei casi può awenire tramite prenotazione CUP, tramite agende interne o accesso da Pronto Soccorso; considerato che }>

l’unità operativa complessa di Ortopedia ha sede presso l’ospedale civile di Vergato ed è inoltre presente con l’attività ambulatoriale presso gli ospedali di Loiano, Porretta Terme, Bazzano, e che in regime di ricovero vengono trattate tutte le patologie riguardanti la traumatologia generale (fra le quali fratture di femore, fratture trimalleolari, fratture di omero, lesione dei legamenti crociati) e le patologie ortopediche fra le quali protesi d’anca, protesi di ginocchio, alluce valgo, ricostruzione cuffia dei rotatori, crolli vertebrali, ernie del disco, amputazioni per necrosi);

considerato altresì

» che in regime di Day Surgery/ambulatoriale le patologie più frequentemente trattate sono: artroscopia di ginocchio o di spalla, sindrome del tunnel carpale, morbo di De Quervain, dita a scatto, asportazione di lipomi o neoformazioni, rimozione mezzi di sintesi (ad es. viti, placche, Chiodi); che in ambulatorio ortopedico vengono svolte attività legate alla traumatologia ortopedica, controlli postricovero, di prima visita specialistica, la gestione del percorso preoperatorio, le visite INAIL in caso di infortunio sul lavoro, e che inoltre presso negli ambulatòri dell’unità operativa dislocati sul territorio si svolgono le visite specialistiche di primo accesso, di diagnostica e di controllo post-ricovero..

Interroga la Giunta regionale e l’Assessore competente per sapere

– se è previsto, come definito da alcuni organi di stampa locali, un trasferimento della U.O. complessa summenzionata, presso altri ospedali della USL di Bologna; se sì con quali tempi, modalità e motivazioni, in considerazione che la maggioranza della popolazione che accede alle prestazioni succitate è anziana affetta da multi patologie con difficoltà motorie e talvolta senza nessun sostegno sociale, e non sarebbe in grado di spostarsi presso altri presidi ospedalieri; quanti operatori sono attualmente impiegati presso l’U.O. succitata, divisi per qualifica professionale e unità equivalenti; – il numero dei ricoveri effettuati in regime ordinario, day surgery ed il numero prestazioni/visite ambulatoriali specialistiche periodo 1.1.2014.- 31.6.2015; – il numero d’interventi chirurgici e prestazioni ambulatoriali specialistiche effettuate in attività libero professionale, e Simil Alp, nel periodo 1.1.2014 al 31.6.2015 ai fini di comprendere se vi è un utilizzo delle risorse umane, degli impianti e strumenti coerente con le indicazioni regionali, e una gestione delle liste di attesa che non trasporti interventi e prestazioni erogabili in regime ordinario in attività di ALP – SimillAlp utilizzando impropriamente risorse e strumenti pubblici; – l’impatto sul presidio ospedaliero succitato e sull’attività ambulatoriale presso gli ospedali di Loiano, Porretta Terme, Bazzano, Budrio del Progetto di riorganizzazione del servizio di emergenza/urgenza della USL di Bologna; le modalità e criteri di inserimento dell’utenza in lista di attesa, suddivisa per tutte le prestazioni erogate (assistenziali/chirurgiche-specialistiche) correlate nell’ambito della U.O. succitata, numero prestazioni erogate nel presidio di vergato, e nei presidi in rete (Loiano, Bazzano, Budrio), numero prestazioni esternalizzate al privato accreditato rientrante nell’ambito delle prestazioni succitate nell’arco temporale summenzionato; – le strutture private accreditate presso cui viene demandato il processo riabilitativo a seguito degli interventi chirurgici e tipologia di rapporto tra USL di Bologna e gli enti cd. accreditati; – l’impatto per l’utente affetto da patologia neoplastica per cui è previsto un percorso pre e postoperatorio in collaborazione con l’unità operativa di Oncologia nell’eventualità si concretizzi l’ipotesi di trasferimento della U.O. succitata; – il numero consulti esterni richiesti direttamente dall’utente, effettuati da un medico sia interno che esterno alla struttura, e relativo introito economico nel medesimo arco temporale richiamato nei periodi precedenti; 2 ,’w – se ritiene opportuno che l’ambulanza per il rientro a domicilio, post dimissione, sia a carico del paziente, e se le ambulanze “a disposizione” siano in convenzione con la USL, e con quali accordi economici. Bologna, 4 settembre 2015

La consigliera

Silvia Piccinini