Vecchi soprannomi vergatesi – Parte 7° Quelli che cominciano con la G
2016/01/09, Vergato – Vecchi soprannomi vergatesi, una ricerca di Fernando Diamanti e gli amici Carlo, Ugo, Remo, Fabrizio, Alberto,Felice e Agostino.
Elenco puntate precedenti;
Parte 1° Quelli che cominciano con la A
Parte 2° Quelli che cominciano con la B
Parte 3° Quelli che cominciano con la C
Parte 4° Quelli che cominciano con la D
Parte 5° Quelli che cominciano con la E
Parte 6° Quelli che cominciano con la F
Oggi; Parte 7° Quelli che cominciano con la G
Gigì Libori | Noto” marmorino” babbo di Augusto che ha continuato l’attività paterna. Anche in questo caso da dove arriverà il soprannome Libori? Mah!!! |
Giuvanei ed catura | Altro soprannome strambo; era il babbo di Bertino noto gestore della trattoria Vergatese. |
Giarela | Zio di Ugo Lenzi proveniva da Montepetto, era tipo molto taciturno. |
Gigiò al striò | Altro grandissimo personaggio Vergatese, svolgeva la sua attività di “mago”prevalentemente presso la trattoria Alma. Ai suoi tantissimi clienti che provenivano da ogni parte e che lo chiamavano “professore” soleva prescrivere zucchero e acqua tanto per stare nel sicuro!!!!!! |
Gino e Panciò | Gestiva con la moglie un negozio di alimentari alla Palazzina di fronte a Napoleone. Era babbo di Ciretto l’infermiere e di “Teto”. |
Galett | Altro lavorante storico della ILM, era il babbo di Claudio e Graziano il calciatore del Vergato e ora allenatore. Era persona molto gioviale. |
Gianò | Era Bertuzzi Gianni. Gran lavoratore, ricordo che con la ditta di Bonani aveva anche la mansione di spruzzare il bitume caldo sul ghiaino come si faceva una volta ed era quindi avvolto di continuo in una nuvola maleodorante; nonostante questo tra un bicchiere di latte e l’altro che gli veniva somministrato riusciva a spargerne anche due cisterne da 100 q.li l’una in un giorno. |
Gramò | Altro noto personaggio di Vergato che non disdegnava le osterie e i bar. Salì agli onori (si fa per dire) della cronaca quando un articolo del Carlino riportò “fermato ieri Corrado Pani(non l’attore) per essersi spacciato per dipendente Enel e aver cercato di truffare persone ignare nella montagna Vergatese con fantasiosi contratti”. |
Giuvanella | Figlio di Ciamò era persona brillantissima, grande frequentatore di sale da ballo dove si esibiva nel rock and roll ballo in cui era bravissimo. Molto affascinante quando entrava in una balera non passava di certo inosservato! |
Grena 1 | Era il mitico presidente della Vergato calcio e a tempo perso faceva anche il mobiliere, era anche un grande frequentatore di night club dove era spesso in competizione con (BIMBO). |
Grena 2 | Era il padre di Mauro D. Era anche lui frequentatore del bar Gatti. Ha lavorato tanto tempo anche all’estero con ditte di elettrificazione. |
Giuvanei dal pien | Abitava alle piane di Pioppe dove ora sorge un bell’agriturismo. Era molto appassionato al gioco delle carte e ultimamente faceva tenerezza vederlo giocare con la bombola di ossigeno vicino al tavolino. |
Gilario | Era il raccoglitore di ferro della” Viazza”. Raccoglieva anche le ossa e le pelli di coniglio e noi da piccoli eravamo suoi fornitori specialmente di ossa e di schegge che raccoglievamo nei campi arati e dopo con i proventi subitodi corsa da Bertino (bar Vergatese) a giocare a biliardo!!!!!!!! |
Geppe d’Olga | Mitico oste della trattoria Olga e babbo di Ugo Lenzi. Memorabili le “sedute” presso la cantina di via Bacchetti con Gutterd, Spighi, Sfregg ecc. |
Gallena | Storico guardiano del tiro a segno Vergatese babbo di Sergio e Marco Lenzi e fratello di Geppe, Chilo, Olga e altri emigrati in Argentina. |
Gino al Long | Era muratore fratello di Turbilio Bruni e marito d’la “Tuschena”. |
Ghitanei 1 | Era il marito della mitica Teresa la cartolaia che operava vicino alle scuole elementari. Chi non ricorda il suo modo di fumare il toscano con la brace in bocca? Gran giocatore di “ Ottocento” |
Ghitanei 2 | Anche lui birocciaio era il nonno della Molly moglie di “Latte”. |
Ginoti | Era il padre di Ireneo l’infermiere. Lo ricordo intento a dare da mangiare ai piccoli anatroccoli nel Vergatello. |
Gino al Tistò | Era lattoniere padre di “Ghiro” e della Bruna moglie di Lorenzo Neri. |
Gaiò l’elettricesta | Era Casalini e lavorava nella “Bolognese ”l’equivalente dell’Enel attuale. La moglie era la Siria e i figli Gianna, Pietro e Oreste. |
Gaiò al furner | Fornaio storico del forno Piccinelli. I figli dopo aver imparato l’arte si trasferirono a Porretta Terme dove operano tuttora. |
Garliga | Era il fruttivendolo di via Nazionale di fronte a Fini. Padre di una nidiata di femmine è stato il mentore del suo nipote Felice Fornasero che ha ereditato dal nonno tutte le “birichinate” del mestiere riuscendo anche a superarlo!!! |
Gutterd | Famoso trifolino Vergatese era nonno di “Fiore” e Ruggerino che ha ereditato tutte le “bollate” dal nonno ed è diventato a sua volta uno migliori trifolini di Vergato. Grande frequentatore della cantina di Geppe. |
Quelli che andiamo a presentare sono alcuni dei soprannomi di vecchi personaggi vergatesi, frutto di una ricerca iniziata per gioco, e continuata con l’aiuto degli amici e dei conoscenti. La lista, per quanto nutrita, non può considerarsi completa… la lasciamo quindi aperta a chi vorrà suggerire i soprannomi che a noi sono sfuggiti, contattando la redazione di Vergato News. Come si noterà, i soprannomi erano a Vergato molto fantasiosi e sorprendentemente diffusi, tanto che quasi ogni abitante ne aveva uno, a differenza di quel che accadeva in altri paesi. Noi in questa ricerca ci siamo proposti di riscoprire soprattutto i soprannomi più vecchi tralasciando quelli attuali che magari saranno frutto di una successiva ricerca da parte di ragazzi molto più giovani di noi. Noterete infatti che la stragrande maggioranza dei vergatesi citati purtroppo non sono più fra di noi.
Fernando Diamanti e gli amici Carlo,Ugo, Remo,Fabrizio,Alberto,Felice e Agostino.