Porretta T. – Il Soul Museum, con l’oggettistica e le foto di Luciano Morotti, 30 anni di Festival

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Graziano Uliani con Chiara Passini, la titolare dell’Osteria Senso Unico

2016/09/04, Porretta Terme – Una guida d’eccezione per la visita al museo del Soul istallato presso le ex carceri ora BAM, il direttore artistico del Porretta Soul Festival, Graziano Uliani. La visita inizia fuori dai locali con i cartelloni ben visibili e le immagini di Francesco Guccini con alcuni artisti partecipanti al festival, poi le sale piene di ricordi che hanno scritto la storia, come divise, capi di abbigliamento, fino ad un paio di mutande rosse che un’artista ha dimenticato a Porretta, come per l’assegno non riscuotibile, altra dimenticanza, poi i passaggi famosi come Bobo Maroni, Zucchero, Giorgia e Jovanotti poi altri ancora come il batterista locale Andrea Pizzuti con una folta criniera…ma per i vergatesi spicca la figura di un concittadino scomparso ma ancora nella memoria, lo troviamo nei padiglioni della festa dell’Unità mentre serve pastasciutta a un artista americano.

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La Storia del Porretta Soul Festival

Fin dal 1988 il Porretta Soul Festival, Tribute To Otis Redding è diventato il più prestigioso appuntamento europeo dedicato interamente alla musica soul e rhythm & blues, con un riferimento particolare alla musica di Memphis, il Memphis Sound, la scuola musicale del grande Otis Redding, al quale il festival è dedicato. Il festival nacque il 10 dicembre 1987 per iniziativa di Graziano Uliani, appassionato di musica soul, il quale, dopo aver partecipato alle celebrazioni per il ventesimo anniversario della morte di Otis Redding a Macon, in Georgia, decise di organizzare un festival in suo onore.

In ventotto anni da Porretta sono passati i più bei nomi del soul, molti di questi giunti appositamente per la prima volta in Europa, altri, autentiche leggende, scovati in sperdute località del “deep south”, il profondo sud degli States e riproposti al pubblico e alla stampa internazionale che ha parlato  del “miracolo” di Porretta come dell’evento musicale degli ultimi anni. Gli addetti ai lavori hanno dovuto anche rivedere la geografia della musica nera, inserendo Porretta nel percorso dei grandi avvenimenti musicali. Porretta è così entrata di diritto nelle enciclopedie e nelle biografie ufficiali dei grandi interpreti del soul tanto che si è guadagnata un posto nel prestigioso Stax Museum of American Soul Music a Memphis.  

Una curiosità: a Porretta ci sono il parco Rufus Thomas e via Otis Redding.

Continua la lettura su; http://www.porrettasoulfestival.it/

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