La risposta del Sindaco Gnudi sull’eventuale fusione del comune in realtà più grandi
2017/01/02, Vergato – La risposta che il Sindaco Gnudi ha inviato all’interrogazione presentata il 6 giugno per chiedere le intenzioni della giunta sul tema dell’eventuale fusione del comune in realtà più grandi. Il documento non lascia dubbi sull’intenzione di fondersi entro le prossime elezioni amministrative del 2019, parla di coinvolgimento dei cittadini anche se non definisce chiaramente in che forma concreta, ma soprattutto non indica assolutamente che ruolo pensano debba avere Vergato, se di guida essendo il comune centrale e più popolato e se subalterno a Marzabotto. dr. Giuseppe Argentieri
Al Capogruppo di Opposizione “Vergato Cambia Musica”
prof. Carlo Monaco
Al Consigliere dr. Giuseppe Argentieri
e p.c. ai Consiglieri comunaliOggetto: interrogazione fusione dei presentata dal Gruppo di Minoranza “Vergato Cambia Musica”- Ns. prot. 7557 del 06/06/2016.
In relazione all’interrogazione prodotta dai Consiglieri Dott. Giuseppe Argentieri e Prof.Carlo Monaco sulla necessità , di fronte all’apertura di un processo teso alla realizzazione di fusione tra Comuni di coinvolgimento del Consiglio Comunale e della comunità Vergatese, condividendone la necessità, si precisa quanto segue:
Si ritiene necessario definire due presupposti.
In primo luogo, occorre tenere fermo il fatto che ci si deve muovere nel contesto degli ambiti ottimali definiti nella legge regionale 21/2012;
In secondo luogo, bisogna tenere sullo sfondo l’evoluzione del quadro istituzionale metropolitano ed in esso di quello dell’Appennino, ovvero della necessità di avere istituzioni in grado di semplificare e di rafforzare la capacità di governo dei sistemi territoriali.
Le accelerazioni degli scorsi mesi sui processi di fusione di Comuni, che hanno vissuto fasi alterne, hanno dimostrato che diventa centrale, per la loro riuscita, garantire partecipazione a seguito di una individuazione chiara e consapevole degli obiettivi di sviluppo del territorio, dell’utilità della messa in comune di servizi e funzioni comunali. Quindi assetto di sviluppo, produzione di economie di scala, miglioramento della qualità dei servizi.
Si ritiene che le fusioni, per quanto ci riguarda, dovrebbero investire il Comune di Vergato, Marzabotto, Grizzana Morandi e Castel d’Aiano; questo non solo in quanto territorialmente contigui, ma perché queste realtà hanno implementato già politiche in comune attraverso l’istituto delle Convenzioni. Esse hanno in effetti già sperimentato esperienze comuni per la gestione dei servizi, dalla pianificazione territoriale alla Polizia Municipale. A questo va aggiunto l’esistenza di un comune patrimonio storico e l’interesse intimamente connesso, della valorizzazione e tutela ambientale.
L’obiettivo, che si ha l’intenzione di avanzare, è quello di definire un crono programma per giungere alle fusioni entro le prossime elezioni amministrative del 2019.A questo fine è necessario, come già detto, un percorso in grado di avvalersi del contributo degli altri livelli istituzionali, in primo luogo la Regione Emilia-Romagna e la Città Metropolitana, che hanno previsto azioni e strumenti nei loro programmi di mandato per promuovere e sostenere le fusioni dei comuni; così come, del contributo dell’istituzione comunale e delle rappresentanze territoriali.
In questo senso è necessario definire un percorso partecipato .
Si ritiene che, a seguito dei necessari approfondimenti formali, lo strumento possa essere quello di un’articolazione interna al Consiglio, ovvero l’utilizzo della Commissione Consiliare Affari Generali ed Istituzionali che potrebbe, dietro specifico mandato, fungere da raccordo con la rappresentanza territoriali in riferimento alla prima fase istruttoria di definizione di Fusione.
Cordiali saluti
Il Sindaco
Massimo Gnudi