Antico Carnevale di Vergato raccontato da Il Resto del Carlino (1994)

vn24_20160811_marchi-farmacia_0002-copia2016/12/07, Vergato – Tempo di Carnevale e come ogni anno ritornano i ricordi dei fasti dei carnevali precedenti. Un carnevale storico che sopravvive grazie ai volontari appassionati che ogni anno incollano, saldano, montano e smontano e… sperano che il tempo sia buono o clemente.

Per loro pubblichiamo questi articoli ritrovati su un numero speciale de Il Resto del Carlino, gennaio 1994. 

Foto; Maddalena e Angela Marchi (Farmacia Marchi)

La preparazione dei carri.

vn24_20160811_marchi-farmacia_0003-copiaLa preparazione dei carri mascherati (ideazione e allestimento) da sempre è uno dei momenti di “suspense” del carnevale vergatese. Caratterizzate dalla massima riservatezza, queste fasi erano essenziali per puntare al raggiungimento della vittoria da parte delle società, che cercavano di risolvere a loro favore il giudizio della giuria attraverso trovate il più possibile efficaci per tema o per perizia tecnico-realizzativa.
Benché il corso carnevalesco popolare come lo vediamo oggi sia con ogni probabilità di origine tardo ottocentesca, i carri allegorici e/o le mascherate carnevalesche vantano origini ben più arcaiche. Precisiamo a titolo esemplificativo che le fonti storicoiconografiche documentano che durante il Rinascimento erano in auge i cosiddetti trionfi, che consistevano in “sfarzose mascherate, artisticamente disposte, alle quali seguivano splendidi carri, o trionfi, ove si vedevano numerosi personaggi rappresentanti allegorie o scene storiche” (cfr. A. Lancellotti, Feste tradizionali, voi. I, Milano, 1951, p. 176).
Da alcuni anni la Pro Loco di Vergato ha fatto sì che le aspettative dei preparatori dei carri non venissero meno a causa delle sempre minori disponibilità di locali adatti a tale scopo e ha messo a disposizione di tutti i gruppi di lavoro un unico, capiente capannone. Il provvedimento ha ovviamente contribuito ad appianare rivalità societarie che potevano sfociare in episodi “disaggregativi” e, al tempo stesso, non ha privato il pubblico della consueta sorpresa per la novità del carro mascherato.

IL PRINCIPE DI MONTEPETTO IN GROPPA AD UN SOMARO
Le Maschere Vergatesi

vn24_20160811_marchi-farmacia_0004-copiaDi maschere tipicamente vergatesi non abbiamo notizie.
Esiste tuttavia un personaggio, nato dalla fantasia di un gruppo di buontemponi, che riscosse notevole successo: il Principe di Montepetto. Questo “principe” parodia degli antichi Capitani della Montagna, scendeva in paese a dorso di somaro (in momenti di massimo splendore ebbe anche un landò e una scorta armata).
Prendeva poi possesso della città con la consegna delle chiavi da parte del Sindaco e regnava durante la settimana dei festeggiamenti, girando anche nel “contado” (le frazioni).
Infine, l’ultimo sabato di Carnevale, pronunciava un saluto al popolo (al zirudél) e si accomiatava lanciando sulla folla marenghi di cioccolata.
L’interpretazione più nota del Principe è quella del sig. Natalini. Ora questa usanza che dava un tocco personale alla nostra sfilata si è persa. Quella uniformità che caratterizza la cultura attuale si nota anche fra le maschere che ripropongono personaggi del mondo politico, dello spettacolo e dei cartoni animati comuni in tutta Italia.
Un gioco che non manca mai di affascinare è lo scambio dei ruoli: uomo-donna, donna-uomo. Forse perché rappresenta il massimo della trasgressione.