Il Pan da Natale forse all’origine della nostra Crescenta dall’uva
2017/12/26, Vergato – Il Pan da Natale forse all’origine della nostra Crescenta dall’uva.
Già nel nel 1644 si disinguevano due tipi di dolci natalizi tipici della campagna bolgnese il “Pan da Natale” e la “Pinza” fatti con ingredienti simili.
Una delle prime testimonianze di questi dolci la troviamo nel libro L’Economia del Cittadino in Villa scritto nel 1644 dall’agronomo bolognese Vincenzo Tanara, che li descrive: la prima come una pagnotta grossa, e la seconda come un dolce dalla forma ovale ripieno di uvetta, tipico della zona rurale intorno a Bologna.
Queste caratteristiche rimasero intatte a lungo ma, col tempo, il ripieno fu arricchito con Mostarda alla Bolognese, e secondo le zone, con pinoli, mandorle, noci, nocciole, e fichi secchi.
Vincenzo Tanara dopo aver descritto alcuni dolci e biscotti, tagliati dalle monache, chiamati bocconcini, fatti in forma longa e detti biscotti alla Savoiarda, oppure scrivendo di pan di spagna e di zucchero fino, ci racconta delle ricette più povere della campagna che ci indicano chiaramente l’origine contadina del “Pan da Natale e della “Pinza”, ben diverse dalle ricette fin ora pubblicate.
Tanara scrive nel 1644: “ I nostri contadini con minor spesa impastano la farina con lievito, sale e acqua, over d’acqua melata, incorporando dentro uva secca, e zucca condita in mele, aggiuntovi pepe, e ne fanno una pagnotta grossa, quale chiamano Pan da Natale, altri impastando farina con l’acqua zaffaranata e assai fermentato, quale con la mattarella, ò canna a foggia di sfoglia assottilano alla grossezza d’un mezo dito, poi coperta d’uva secca cominciano a rivoltarla dalla parte più stretta, avvertando d’includer ben dentro la detta uva secca, e così rivolgendo fino all’altra parte ne fanno una pagnotta ovata, qual chiamano pinza,”
Vergato – 20/12/2017 – Accademia della Crescenta da l’uva, Umberto B.