La vergogna delle discariche abusive non è solo patrimonio di Vergato
2018/01/17, Vergato – Un viaggio tentato in altre occasioni, ricordiamo quella sulla strada di Prunarolo, lungo il fiume Reno, lungo le strade che salgono e scendono l’Appennino, le segnalazioni delle GEV e dei privati cittadini che vivono il centro del paese.
Scrive Ferdinando Petri;
La vergogna delle discariche abusive non è solo patrimonio vergatese.
Quella nella foto è lungo la Porrettana tra Lama di Reno e il bivio per Panico, in territorio di Marzabotto. Ai bordi del piazzale sul lato di monte della strada, subito dietro al guard Rail sono stati ammassati mobili, sacchetti di rifiuti e una camionata di vecchi pneumatici. Qualcuno, più d’uno, ha scaricato li, da mesi, ogni genere di rifiuti. Tra l’altro a circa un metro di distanza dai rifiuti c’è il tombino che sottopassa la Porrettana e porta in Reno le acque e il fango raccolti dalla montagna che sovrasta la strada. Se i rifiuti chiuderanno il tombino, il fosso esonderà e le prossime piogge porteranno sull’asfalto grandi quantità di fango limoso che renderà impraticabile la Porrettana, come successe due anni fa.
Questa ennesima discarica abusiva è la dimostrazione di una microcriminalità diffusa tra tanti cittadini che, una volta scaricato il proprio rusco, tornano a casa a recitare la parte delle persone per bene. Ma è anche la dimostrazione del fallimento delle politiche di protezione ambientale. Quanti verbali hanno elevato in tal senso gli agenti del corpo intercomunale di polizia locale? Quanti evasori hanno pizzicato in questi ultimi anni? Hanno mai fatto controlli sullo smaltimento degli pneumatici usati presso le officine e i gommisti? Si sono mai fermati a controllare venditori ambulanti e clienti che spesso stazionano su quel piazzale? Certo, è più comodo elevare multe per divieto di sosta, ma dal punto di vista sociale fa più danno uno scarico abusivo di rifiuti che un parcheggio non pagato. Almeno, io la penso così. Sarebbe bello se dagli amministratori locali venissero date precise istruzioni agli agenti di porre maggiore attenzione nei confronti dei reati ambientali. Purtroppo il problema nasce anche dalla scarsa sensibilità dei politici verso questi temi. Molto, molto più comodo limitarsi a piazzare gli autovelox e mandare i vigili a fare il giro dei parcheggi a pagamento. Avremo mai la fortuna di assistere a un cambiamento di rotta????
Ferdinando Petri