Umarèl sulla Vergato – Cereglio -“Glandole” e rifugi di partigiani sulla frana di Spezzola sp.25
2018/03/13, Vergato – Frane, umarèl e candid camera -“Glandole” e rifugi di partigiani sulla frana di Spezzola sp.25.
Eccoli li, la trasferta del Rompiglione presso la locale frana (ormai tutti i comuni hanno le loro), catturata da una telecamera rimasta accesa, ci fa vedere e ascoltare cosa dice la gente, quali sono gli argomenti di conversazioni, i ricordi, le parti culturali e di cronaca, poi…le sirene e un’auto nera che sfreccia. Il viaggio nei tombini citati da un vecchio partigiano si interrompe. Rimane il ricordo, in noi, di quelle parole raccontate confidenzialmente, voci di cannonate e incursioni aeree, colpi di mortaio e mezzi dei soldati tedeschi, le staffette, quasi sempre donne, con i loro messaggi da portare verso Modena o verso le zone liberate, giornate passate la sotto in attesa della notte per muoversi, poi i civili nascosti per sfuggire ai rastrellamenti. I “tombini” ben conosciuti ai ricercatori di reperti bellici sono stati tutti perquisiti, non sappiamo cosa ci hanno riportato da quei giorni, sappiamo solo che il vecchio partigiano non ci volle portare sul posto.. potrebbero servirci… un giorno… non aveva pensato alle frane e…al Rompiglione.
L’intervento del prof. Dario Mingarelli a visionare i muri sulla Vergato-Cereglio, bene da proteggere e da recuperare, non da distruggere, è rimandato a data da destinarsi. Intanto accontentiamo del tombino con tetto a volta come lo facevano i romani. E se fosse originale? Chi è “il romano” che l’ha fatto?
Il video
Alcune immagini tratte dal video