Vergato – Progetto di realizzazione del Centro documentale della Linea Gotica in via Fornaci

2018/04/07, Vergato – Progetto di realizzazione del Centro documentale della Linea Gotica in via Fornaci.

Relazione tecnico-illustrativa
Introduzione
Vergato si candida ad essere una delle porte di accesso più significative ad un percorso ricco di
valori storici e culturali come la Linea Gotica.
Tale candidatura nasce dalle vicende storiche che videro la cittadina del medio Appennino
Bolognese come centro strategico nelle operazioni militari legate alla seconda guerra mondiale, ed in
particolar modo punto nevralgico della “Linea Gotica” con le terribili conseguenze che portarono in
quegli anni ad una totale distruzione del suo centro urbano.
Nel corso degli ultimi anni, grazie al lavoro di valorizzazione su queste tematiche, svolto
dall’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia Romagna, nei Comuni dell’Appennino Bolognese
sono stati realizzati diversi interventi di recupero come l’individuazione e la pulizia di bunker e trincee
e la realizzazione di itinerari conoscitivi.
Da questi interventi e sulla base di questi lavori, nasce l’idea di realizzare un progetto
complessivo capace di definire un unico grande percorso, lungo circa 100 kilometri, da percorrere a
piedi, in mountain bike o a cavallo; un percorso che coinvolge ben 20 Comuni dell’ Appennino e che
vede come capofila l’Unione Appennino Bolognese.
Partendo da questi presupposti per dare all’intero programma una sede capace di fungere da
raccordo per l’intero progetto, nasce l’idea di creare presso una struttura affascinante di archeologia
industriale, come le Fornaci di Vergato, un vero e proprio centro di documentazione della Linea
Gotica; una tappa fondamentale per i visitatori che intendono ripercorrere i luoghi della seconda
guerra mondiale; un luogo che si caratterizza come la sede più qualificata per narrare e raccontare le
vicende storiche del territorio, sposando a pieno l’idea di un turismo emozionale legato ad una
modalità di attraversamento in modo lento, tipico dei camminatori e dei cicloturisti.

Descrizione morfologica
Il centro di documentazione sarà realizzato all’interno di un immobile di proprietà del Comune di
Vergato e facente parte dell’antico complesso ottocentesco delle Fornaci Bonani Pelloni, resti di
un’antica fabbrica di calce a servizio della ferrovia Porrettana allora in costruzione.
L’edificio è costituito dal doppio volume dell’ex-ghiacciaia e da un corpo di fabbrica adiacente che
si sviluppa su due livelli; quest’ultimo è stato sede del locale distaccamento della Croce Rossa Italiana
fino alla fine del 2016 quando si è trasferita in una sede più idonea ai propri compiti istituzionali.
Il complesso risulta in uno stato di modesto degrado ma presenta caratteristiche architettoniche di
pregio come le volte a vela dei locali principali. Esternamente il complesso ha subito notevoli interventi
che ne hanno snaturato i prospetti che si presentano caotici e privi di identità.
Edificio ex sede CRI
Il piano terra che si sviluppa su una superficie di ca 250 mq, è suddiviso in tre locali principali
morfologicamente distinti ma comunicanti fra loro e tutti accessibili dal fronte principale che affaccia ad
est sul piazzale antistante:
– un locale centrale, fulcro dell’edificio, coperto da otto volte a vela con una fila centrale di pilastri;
– a sinistra un locale lungo e stretto coperto da volta a botte;
– a destra un locale diviso in due coperto da un solaio in longarine e tavelloni; il vano più piccolo
adibito ad autorimessa è accessibile dal retro dell’edificio.
Tutti e tre i vani presentano una pavimentazione in ceramica con sottostante massetto leggero e
vespaio.
Il primo piano è un unico vano sottotetto accessibile solo dall’esterno attraverso una bucatura sul
fronte principale; esso risulta non praticabile in quanto privo di solaio di calpestio in corrispondenza
delle volte a vela e a botte di cui si vede l’estradosso.
La struttura in elevazione è costituita da muratura mista in pietra e laterizio, mentre il solaio di
copertura è in laterocemento, con soprastante guaina impermeabilizzante, e privo di manto di
copertura.
Ex-ghiacciaia
L’edificio si trova ad un livello più alto rispetto all’altro e vi si accede unicamente dall’esterno
attraverso l’ampia apertura sul fronte est. Esso si trova per due lati contro-terra ed è coperto da una
volta a botte. Le pareti sono in pietra a vista sia esternamente sia internamente. Il vano è privo di
pavimentazione e presenta un massetto posato direttamente sul terreno.
Area dei forni
A monte del fabbricato è presente una zona verde all’interno della quale si trovano gli antichi
forni; quest’area potrebbe essere trasformata, in una fase successiva, in un parco archeo-industriale,
all’interno di un più ampio progetto di valorizzazione dei manufatti legati all’archeologia industriale.
Il progetto
Il progetto prevede la realizzazione di un centro espositivo e culturale il cui fulcro sarà il Museo
sulla Linea Gotica. Quest’ultimo sarà collocato principalmente al piano terra dell’edificio a due piani.
La stanza centrale coperta dalle belle volte a vela sarà destinata a sala espositiva e costituirà il cuore
del museo; i locali adiacenti ospiteranno gli spazi di accoglienza, un ufficio di coordinamento turistico e
i servizi. In adiacenza all’ex-ghiacciaia sorgerà un corpo scala di collegamento con quest’ultima e con
il piano superiore per raggiungere la grande sala conferenze e l’ampio spazio superiore destinato ad
accogliere seminari e gruppi di lavoro.
La sala conferenze ricavata nell’ex-ghiacciaia sarà raggiungibile dall’esterno superando il
dislivello di circa un metro e mezzo che la separa dal piazzale antistante l’edificio ma verrà ricavato
anche un secondo ingresso completamente accessibile attraverso il locale adiacente, che ospiterà
una piattaforma elevatrice per superare tutti i dislivelli interni. Infine la sala avrà un’ulteriore apertura
verso l’esterno poiché si prevede di realizzare una sorta di cortile interno a monte dell’edificio che oltre
a portare luce alla sala andrà a bonificare l’edificio in un punto che attualmente risulta vulnerabile dal
punto di vista strutturale.
Il progetto di recupero del complesso prevede anche la sistemazione degli spazi esterni: verrà,
infatti, realizzata una pavimentazione in masselli autobloccanti anticati sui tre lati liberi dell’edificio e
verrà realizzata una piccola corte davanti alla ghiacciaia grazie alla demolizione di una delle due
autorimesse presenti nell’edificio prospicente, in modo da valorizzare la facciata in pietra a vista della
ex-ghiacciaia che attualmente risulta completamente nascosta.
A nord dell’edificio troverà spazio anche un nuovo parcheggio di servizio al nuovo centro.
Dal punto di vista delle finiture interne, trattandosi di un edificio di archeologia industriale, si è
scelto di dare un aspetto il più possibile minimale e lineare in modo da valorizzare quelle che sono scelto di realizzare un pavimento industriale con finitura cerata di un colore grigio caldo: una superficie
lineare e continua che collegherà le varie stanze e contribuirà a valorizzare, soprattutto nella sala
espositiva, il dinamismo dei soffitti a volta intonacati che verranno ritinteggiati di un colore bianco
caldo. A completare l’effetto materico delle finiture, la scala di collegamento con gli altri livelli che sarà
realizzata in lamiera cor-ten. Le pareti che attualmente sono intonacate saranno mantenute tali e
analogamente nell’ex-ghiacciaia verrà lasciata la pietra a vista anche internamente; lungo la parete
contro-terra verrà realizzata una fascia drenante riempita con ghiaino lavato che oltre a raccogliere
l’umidità delle pareti fungerà da elemento di unione con il cortile interno.
Per quanto riguarda i prospetti, ampiamente rimaneggiati nel corso degli anni, per recuperare un
aspetto omogeneo si prevede di uniformare le bucature ridimensionando quelle eccessivamente
larghe e azzerando le quote dei bancali del piano terra; ne verranno realizzate di nuove sul retro
dell’edificio e in falda per dotare di luce naturale il piano superiore. Gli infissi saranno in alluminio
colore zinco così come tutte le nuove lattonerie, gli sportelli di chiusura dei vani tecnici sul prospetto
ovest e l’elemento d’angolo sui fronti est e nord che sottolinea l’ingresso e accoglie le insegne; i
fissaggi meccanici a vista marcano l’aspetto industriale dell’edificio mentre il disegno asimmetrico
degli infissi rompe la scansione regolare delle bucature.
Sui fronti verrà mantenuto l’intonaco esistente che verrà ritinteggiato con pitture ai silicati con un
colore molto neutro nei toni del beige.
Il prospetto nord dell’edificio è privo di aperture ed è quello più degradato e anonimo, in quanto
porta le tracce della recente demolizione di un corpo di fabbricato che vi era addossato; il progetto
prevede di valorizzare questo prospetto che affaccia direttamente sul futuro parcheggio ed è visibile interamente dalla strada di accesso all’area. L’idea è di realizzare un murale a tema (che potrà essere oggetto di un Concorso d’idee) e di cui nel progetto presentato si è ipotizzato un’immagine indicativa.
Stralci funzionali
I lavori sopra descritti di recupero del complesso edilizio saranno realizzati per stralci funzionali:
A. il primo stralcio, oggetto del presente appalto, riguarda il piano terra del fabbricato centrale,
destinato al museo;
B. gli stralci successivi interesseranno la porzione di fabbricato dell’ex-ghiacciaia, le sistemazioni
esterne e, infine, il livello superiore del corpo di fabbrica principale.
Lavorazioni oggetto del presente Appalto
Come detto, il presente Appalto riguarda le lavorazioni previste dal progetto al piano terra del
fabbricato centrale; e precisamente:
Demolizioni e rimozioni parti esistenti:
x demolizione di pareti e contropareti in muratura esistenti all’interno del fabbricato;
x rimozione degli intonaci e dei rivestimenti interni esistenti;
x rimozione dei pavimenti e dei sottofondi esistenti;
x rimozione degli infissi interni ed esterni esistenti;
Interventi sulla copertura:
x risanamento della guaina di impermeabilizzazione esistente e posa di nuovo manto di copertura in
coppi di recupero;
Interventi sui prospetti:
x modifica delle bucature esterne esistenti, sia con l’ampliamento della bucatura mediante
demolizione del muro al contorno, sia con il tamponamento di parte della bucatura stessa;
x risanamento della muratura perimetrale del fabbricato nelle parti ammalorate e risarcitura delle
lesioni esistenti tramite tecnica cuci-scuci e l’applicazione di geomalta;
x sui prospetti esterni verranno applicate una rete-rasatura sull’intonaco esistente e una nuova tinteggiatura ai silicati e, nelle porzioni più ammalorate, verrà prima applicato un nuovo intonaco di
malta di calce naturale.
Interventi all’interno del fabbricato centrale:
x realizzazione delle pareti divisorie previste dal progetto per la nuova funzione museale (le pareti
saranno di tipo prefabbricato in cartongesso);
x realizzazione di nuovi servizi igienici a servizio della nuova funzione museale;
x realizzazione di contropareti per l’isolamento termico;
x realizzazione di nuovi sottofondo e pavimento di tipo industriale con finitura cerata colore grigio;
x realizzazione di nuovi intonaci interni (anche con funzione risanante), di nuovi rivestimenti nei
servizi igienici e di nuova tinteggiatura;
x installazione di controsoffitto in alcuni locali di progetto;
x al piano superiore verrà posato su tutto il solaio esistente un pannello in poliestere con funzione di
isolamento termico.
Interventi sugli impianti:
x realizzazione di nuovo impianto elettrico comprensivo dell’allacciamento alla rete di distribuzione
esistente (si veda il progetto specifico allegato);
x realizzazione di nuovo impianto di riscaldamento-climatizzazione, idro-sanitario e antincendio,
comprensivo del collegamento alle reti di gas e acqua esistenti (si veda il progetto specifico
allegato);
x realizzazione di nuovo sistema di smaltimento delle acque reflue (sia provenienti dai servizi igienici
di progetto, sia meteoriche di dilavamento del coperto), con adduzione in pubblica fognatura.

In data 4 aprile è stato approvato dalla Giunta comunale il Progetto esecutivo dei lavori di Restauro delle ex Fornaci Bonani-Pelloni per realizzazione del Centro documentale della Linea Gotica.

Di seguito un estratto degli elaborati che compongono il progetto:

1. Relazione 
2. Pianta di Progetto
3. Prospetti e Sezioni di Progetto

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