Relazione di Fine mandato della Consulta – Risponde il sindaco

2019/04/15, Vergato – Riceviamo e pubblichiamo la risposta del sindaco Massimo Gnudi alla Consulta di Cereglio, Prunarolo, Amore, Susano, Pieve di Roffeno.

COMUNE DI VERGATO
Città Metropolitana di Bologna
Il Sindaco

Prot. 4085
Vergato, 15 aprile 2019
Ai componenti la Consulta di Cereglio
Alla Cittadinanza vergatese

OGGETTO: Relazione di Fine mandato della Consulta di Cereglio, Prunarolo, Amore, Susano, Pieve di Roffeno.
La relazione di fine mandato obbligatoria per i Comuni (art.4 del D.Lgs.vo 6 settembre 2011 n. 149) non è un adempimento previsto per l’attività delle Consulte Territoriali, si tratta di una scelta di cui prendo atto e che, tuttavia mi consente di fare il punto sull’attività svolta dall’Amministrazione del
Comune di Vergato.
Uno dei problemi più significativi che si sono manifestati nel territorio della frazione di Cereglio è stato quello dei diversi fenomeni di dissesto che hanno interessato la SP25 nel tratto ricompreso tra il km 3 in localita’ Cà Marmocchi e il km 5 in località “Spezzola”.
In particolare in località “Spezzola” nel marzo del 2015 si verificò una caduta massi che provocò la chiusura al traffico. Una caduta massi ulteriore in un tratto immediatamente a ridosso del precedente, si verificò nel 2016, per cui fu necessaria una misura di traffico alternato. Nel 2017 iniziò a manifestarsi la frana in localita’ Cà Marmocchi, che produsse anch’essa la necessità di ricorrere al traffico alternato e che in seguito richiese la costruzione di una pista alternativa per evitare la chiusura al traffico.
Questi interventi hanno richiesto un impegno della Città Metropolitana, della Regione, dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese e del Comune di Vergato, in primo luogo nella ricerca delle risorse necessarie che sono rispettivamente, esclusi i costi per la realizzazione della pista
alternativa, di 150.000 euro nel primo caso, di 120.000 euro nel secondo, di 260.000 euro nel terzo.
Il primo intervento finanziato dalla Regione Emilia-Romagna è stato realizzato a causa della chiusura al traffico in “somma urgenza”. Una procedura che ha consentito alla Città Metropolitana di realizzare l’intervento prima ancora di avere il finanziamento della Regione.

A questa procedura si ricorre in casi d’urgenza, ritenuti prioritari, quali la chiusura al traffico, rispetto ad altre situazioni, ad esempio il traffico alternato.
Il secondo e il terzo intervento sono stati finanziati rispettivamente dalla Città Metropolitana e dalla Regione Emilia Romagna e approvati dalla Città Metropolitana nei bilanci 2018 e 2019.
Il secondo intervento è stato realizzato nei mesi scorsi, il terzo per il quale è necessario una progettazione più complessa, è stata affidata a un progettista esterno e dovrebbe esse realizzato entro il 2019.
Avere ottenuto finanziamenti per interventi sul dissesto di oltre 530.000 euro nel territorio di Cereglio (altri ve ne sono in altre parti del territorio comunale) rappresenta un risultato importante e non scontato del lavoro degli amministratori e dei tecnici della Regione Emilia-Romagna, della Città
Metropolitana di Bologna, dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese e del Comune di Vergato.
Il dissesto ha riguardato inoltre la strada comunale di via Monzone, con uno smottamento verificatosi nel 2016, che ha richiesto un intervento di urgenza per il ripristino, del costo di 50.000 euro a cui vanno aggiunti i costi di asfaltatura del tratto interessato dalla frana, finanziato con risorse
del Comune. Nel 2018 sono stati eseguiti lavori nei dintorni di Prunarolo con fondi PAO per 39.724 euro. Ulteriori interventi approvati nel Bilancio 2019 saranno effettuati nelle prossime settimane in via Monzone per un costo di 40.000 euro.
Interventi per l’installazione di guard rail nella strada Tabina-Prunarolo per un costo di 12.000 euro sono stati progettati dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese e finanziati con fondi FSC, verranno realizzati nella seconda metà del 2019 e nella prima meta del 2020.
Per quanto riguarda la strada Tabina-Prunarolo in località Le Lastre dove per il pericolo caduta massi è stata ridotta la sede stradale e regolato il traffico in senso alternato, è stata inoltrata alla Protezione Civile dell’Emilia-Romagna la richiesta di finanziamento di 80.000 euro per un intervento progettato dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese.
Gli interventi realizzati, finanziati e previsti, sono di carattere emergenziale per fronteggiare le maggiori criticità. Nel corso del mandato non si sono verificate le condizioni per interventi organici, in conseguenza del numero elevato di frane e dissesti che si sono verificati nel nostro territorio, dei
vincoli della finanza pubblica, che non consentono a differenza di altri investimenti possibili dopo il superamento del vincolo del Patto di stabilità avvenuto nel 2016 con l’introduzione del vincolo del pareggio di bilancio, di ricorrere all’indebitamento per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale.

Il dissesto nel territorio di Cereglio ha inoltre riguardato gli effetti dell’incendio che nel 2016 ha interessato l’area dei monti Pero e Aldara. L’Unione dei Comuni ha elaborato un progetto di ripristino che ha ottenuto un finanziamento di 149.000 euro dalla Regione Emilia-Romagna e, a cui, ha
concorso un impegno di 20.490,41 euro di risorse del Comune. I lavori sono iniziati nelle scorse settimane e si concluderanno entro l’estate.
Per quanto riguarda i lavori di manutenzione (potature, taglio erba, rimozione di detriti dalle strade, ecc.) e la presenza dei cantonieri sul territorio, i vincoli di finanza pubblica sul Turnover del personale, hanno consentito solo parzialmente la sostituzione del personale della squadra esterna.
Ciò ha comportato la necessità di una riorganizzazione con una riduzione delle presenze che in parte ha inciso sulla tempestività e sulle possibilità d’intervento.
Per quello che riguarda i rapporti con il Pro Loco, vorrei sottolineare come nel 2015 dopo due anni di interruzione è ripresa la Fiera del Borgo. L’Amministrazione ha messo a disposizione materiali propri
e personale per gli impianti dell’energia elettrica e l’illuminazione che hanno un valore economico di diverse migliaia di euro. Un contributo determinante per la sostenibilità economica di un evento che
vede la partecipazione di migliaia di persone.
Per ciò che attiene i rapporti con la comunità di Cereglio, la presenza non si è limitata alle riunioni della Consulta. In occasione delle molteplici situazioni di emergenza che purtroppo si sono avute in questo territorio, che hanno riguardato il dissesto sulle strade, l’incendio dei monti Pero e Aldara, vi è sempre stata la mia personale presenza come possono testimoniare coloro che erano presenti.
Inoltre è stata assicurata una reperibilità senza limiti di orario in occasione dei black out elettrici e idraulici. Su quest’ultimo aspetto sono stati richiesti interventi, a cui è stato dato seguito da parte dei gestori in particolare da parte di ENEL con l’interramento della linea elettrica, nel tratto tra lo
Spicchio e Prunarolo.
La presenza dell’Amministrazione si è avvalsa inoltre della figura di un consigliere con la delega dei rapporti con le frazioni.
L’impegno dell’Amministrazione comunale è stato poi quello di promuovere iniziative per delineare  un possibile futuro per il territorio di Cereglio. Un territorio che ha avuto in passato una vocazione turistica importante intorno al modello delle seconde case, che per ragioni economiche, sociali e
culturali è andato esaurendosi. In particolare questo impegno si è concretizzato nel Progetto dell’ ”Albergo diffuso”. Un progetto innovativo, il primo nel territorio metropolitano, avviato lo scorso anno con il supporto dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese.

Nel contesto della realizzazione del Centro di Documentazione sulla Linea Gotica a Vergato, è in fase di progettazione un itinerario di valore storico, nel tratto interessato dal sentiero del Cai tra lo Spicchio e Monte Pero, per il quale è previsto il finanziamento da parte del Gal dell’Appennino
Bolognese.
Il progetto dell’Albergo Diffuso richiede l’impegno della comunità di Cereglio e interventi per il miglioramento della ricettività. In particolare interventi riguardo all’Ostello, al centro sportivo I Prà e al Giardino di Cereglio.
Interventi che richiedono l’impegno di risorse che possono essere reperite anche attraverso la dismissione di immobili inutilizzati in tutto o in parte, quali lo stabile di via Fratelli Benassi.
Rispetto alle materie di non competenza dell’Amministrazione:
 per quanto riguarda l’Ospedale, rimando alla lettura sul sito istituzionale del Comune di Vergato dei verbali del Comitato di Monitoraggio sul Riordino dei Servizi Territoriali e Ospedalieri;
 sulla questione della telefonia mobile come altri temi, è stato oggetto di un interessamento verso le compagnie private. Si è verificato un disguido nella interpretazione degli interventi sulla rete internet che eviterei di riprendere in considerazione in quanto chiama in causa persone che non hanno più la possibilità di dire la propria;
 infine, per quanto riguarda le modifiche statutarie di Hera, si è trattato di modifiche che non hanno inciso sulla governance pubblica.
In conclusione, se tutto questo lavoro dell’Amministrazione comunale nel corso del mandato che si sta concludendo, può essere ricondotto alla categoria del pressapochismo e della disorganizzazione, lascio alla valutazione dei cittadini e degli elettori vergatesi.
Il Sindaco
Massimo Gnudi
Documento sottoscritto digitalmente ai sensi dell’art. 21 D.Lgs. n. 82/2005 e s.m.i.