“I soldi sono tutto”: Fabio Calenda a Castiglione dei Pepoli presenta il suo romanzo sugli scandali finanziari

2019/11/05, Castiglione dei Pepoli – “I soldi sono tutto”: Fabio Calenda a Castiglione dei Pepoli presenta il suo romanzo sugli scandali finanziari

L’economista e giornalista racconta in un romanzo gli intrecci finanziari che nel 2008 portarono alla crisi da cui le economie mondiali non sembrano ancora essere uscite

5Giovedì 7 novembre sarà a Castiglione dei Pepoli per presentare il suo romanzo “I soldi sono tutto” (Mondadori Editore) l’economista, giornalista e scrittore Fabio Calenda. L’appuntamento è alle 20,45 nella biblioteca comunale “Gianfranco Righetti” di Castiglione, in via Aldo Moro 31, dove l’autore dialogherà con Marco Tamarri.

Nato a Parigi e cresciuto a Roma, Fabio Calenda ha diretto gli studi finanziari e la formazione presso una banca d’investimento e ha collaborato con “Affari e Finanza”, supplemento settimanale de “La Repubblica”, oltre che con altre testate giornalistiche. Da qualche anno si è trasferito in Salento. È stato sposato con la regista e scrittrice Cristina Comencini da cui ha avuto due figli, Carlo e Giulia: il primo è l’ex-ministro dello sviluppo economico e attualmente parlamentare europeo.

Ha pubblicato tre romanzi: “La porta del tempo” (Einaudi Stile Libero), “Rosso Totale” (Laurana), e appunto “I soldi sono tutto”, ispirato alla cosiddetta vicenda del “Madoff dei Parioli”, che ha riempito le cronache per diverso tempo, in cui è stato direttamente coinvolto. Il romanzo narra le lusinghe e i retroscena di un’abilissima truffa finanziaria e i processi mentali che possono incidere sul discernimento anche di investitori con esperienza.

Le vicende narrate si basano sulla vita di Gianni Alecci, cinquantacinque anni, carriera in stallo: le sue giornate si dividono tra l’ufficio, in cui subisce le angherie di un direttore trentenne, e la famiglia, caratterizzata dalle liti costanti con la moglie Eleonora e il figlio Stefano, adolescente perditempo.

Il primogenito Roberto, viceversa, si è precocemente affermato all’estero come investment banker, e il suo successo sembra rinfacciargli la sua mediocrità. In questo contesto si inserisce una relazione con una giovanissima amante con cui scorrazza in moto e consuma la tresca in uno squallido monolocale. Alecci si arrovella per compiere un’ascesa sociale, e tramite un amico decide di investire in una società di fondi offshore, gestita da un asso della finanza, un suo compagno di classe ai tempi del liceo. Nasce un sodalizio che arreca frutti immediati, il protagonista investe il patrimonio della moglie e dei suoi familiari, acquisisce perfino la fama di esperto.

Si sente un vincente, ma nel frattempo si sta già materializzando lo spetto della crisi. Siamo nel 2008, “annus horribilis” per i mercati finanziari, e il suo successi costruito sui derivati si rivela un castello di carte, destinato a crollare.

Fonte e foto; Ufficio Stampa e Comunicazione Unione dei comuni dell’Appennino bolognese

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