La direttissima Bologna – Firenze. Storie di ferrovie 13°: Manutenzione della linea 1
2019/10/17, Vergato – Continua il viaggio sulla ferrovia “Direttissima” Bologna-Firenze con le sue gallerie i ponti e le attrezzature avveniristiche, per il tempo, come per la stazione di scambio del tutto in galleria, ma per le grandi opere occorrono grandi manutenzioni. Lo spiega il Dott.Ing. Alberto Boselli Donzi.
Poiché la Direttissima Bologna-Firenze avrà un traffico intenso e sarà percorsa da treni assai veloci, risulteranno brevi gli intervalli disponibili per la esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria dei binari. Tali lavori presenteranno inoltre carattere di speciale importanza ed esigenza, se si tiene conto delle numerose e lunghe gallerie e del considerevole numero di appoggi (30 per campata di 18 metri), col quale è armato il binario.
È stato quindi deciso di adottare integralmente sulla nuova linea il sistema di revisione meccanica, largamente usato presso Compagnie estere e che ha dato buoni risultati su alcune linee della nostra rete di medio ed anche grande traffico, sulle quali è stato finora adottato in via di esperimento
Tale sistema consente un ritmo accelerato dei lavori e permette di ottenere la massima e più duratura stabilità del binario. quale è necessaria su di una linea percorsa da un numero considerevole di treni pesanti e ad alte velocità.
L’adozione del sistema di revisione con mezzi meccanici risulterà poi vantaggioso anche economicamente, poiché porta una sensibile riduzione del personale di linea e quindi una diminuzione delle relative spese. Di fatto col sistema di revisione a mano dell’armamento si sarebbero dovuti assegnare al tratto della nuova linea da Bologna a Prato non meno di 170 agenti di personale sistematico, mentre con il sistema meccanico tale personale verrà limitato a 100 agenti i quali, quando le condizioni della linea saranno normalizzate, potranno con l’uso delle macchine provvedere alla revisione dell armamento senza ricorrere all’ausilio di mano d’opera avventizia.
Il macchinario, di cui verrà dotato ciascun cantiere di lavoro, sarà costituito da:
una avvitatrice (fig. 2) delle caviglie azionata da un piccolo motore elettrico di tipo speciale, e la cui potenza di circa 3 HP. è sufficiente a produrre una coppia che aumenta da 0 a 30 Kgm.“ e tale da avvitare una caviglia in circa 3 secondi. L’avvitatrice è montata su un carrellino, opportunamente equilibrato, scorrevole su di una sola rotaia, come si vede nella fig. 2 che rende minimo lo sforzo dell’operaio e può con estrema facilità togliersi dalla rotaia al passaggio dei treni.
L’avvitatrice, mediante manovra di inversione di marcia del motore, può servire anche per svitare le caviglie.
Questa avvitatrice consente di avvitare e svitare circa 400 caviglie all’ora;
una foratrice per forare le traverse in opera costruita con le stesse modalità di forma e di potenza del motore della avvitatrice (fig. 2) con la quale si possono eseguire circa 400 fori all’ora; una batteria rincalzatrice.
Queste rincalzatrici sono raggruppate in numero di quattro ed azionate da un motore elettrico, ciò che per mette di rincalzare simultaneamente la traversa ai due lati tanto all’interno che all’esterno della rotaia.
L’insieme è montato su di un carrellino scorrevole sulla rotaia e, come la foratrice e le avvita caviglie, può essere facilmente tolto dal binario
Per ottenere una rincalzatura perfetta occorre usare un gruppo di quattro martelli a ciascuna estremità della traversa, cioè otto martelli rincalzatori, come si vede nella fig. 3.
Per rendere stabile il complesso una barra di accoppiamento smontabile riunisce due gruppi.
L’insieme di otto rincalzatrici rincalza una traversa in circa 20 a 30 secondi. Ogni martello dà circa 1300 colpi di 80 kg. al minuto e consuma circa 0,65 HP.(20) Continua….
Dott. Ing. Alberto Boselli Donzi
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Tratto da; Supplemento speciale della Tecnica Professionale, pubblicato a cura del Collegio Nazionale degli Ingegneri Ferroviari Italiani col concorso dell’Amministrazione delle Ferrovie dello Stato. ANNO XII. Documentazione originale dall’archivio privato di Renzo Moschieri per gentile concessione.
La pubblicazione, a puntate, esce di regola il mercoledì compatibilmente con le esigenze redazionali.