Paolo Rossi – Vergato da collezionare: “Le osterie vergatesi frequentate dai nostri nonni”

2020/02/19, Vergato – Immagini e ricordi che svaniscono, attimi catturati da cartoline o qualche foto di festa paesana, cosa rimarrà dei giorni nostri? Niente cartoline e niente giornate al bar? Ma i tempi cambiano come i mezzi di comunicazione. Vedremo! Intanto ripassiamo un’epoca “slow” grazie alle immagini che ci manda Paolo e un po di attesa per quello che ci racconterà prossimamente. Le promesse sono promesse!

Paolo Rossi – Vergato da collezionare: “Le osterie vergatesi frequentate dai nostri nonni”

A Vergato gli esercizi pubblici dove ristorarsi non mancano e non sono mai mancati, tant’è che vorrei proporvi un brevissimo salto nel passato alla scoperta di alcune osterie, birrerie, trattorie e bar, che tra la seconda metà del 1800 e l’inizio del ‘900 fecero affari d’oro vendendo fiumi di birra, vino e caffè, agli operai impegnati nella costruzione della ferrovia Bologna-Pistoia e alle centinaia di soldati che periodicamente venivano ad addestrarsi nelle nostre campagne.

Le raffigurazioni di molte cartoline d’epoca parlano da sole… Raccontano di locali ubicati in prevalenza nei pressi del Palazzo dei Capitani della Montagna; di grandi scritte sulle facciate degli edifici per richiamare i clienti; di porte o portoni che spesso conducevano ad interni poco illuminati e privi di finestre; di osterie frequentate da amici che giocavano a carte, biliardo e morra, smaniosi di ascoltare aneddoti o raccontare storie.

Ecco quindi che il “Caffè Ristorante e Alloggio”, l’“Osteria del Mercato”, i ritrovi “Al Cantinone” e “La Campana”, la “Trattoria Caffè Vergatese”, il “Caffè Birreria Pedrelli”,” o la celeberrima “Osteria della Castellata”, quella dai due ingressi comunicanti (uno in via Monari, l’altro nella minuscola corte della “Selciatella”- l’attuale ben più grande Piazza Capitani), ci portano ad immaginare i nostri nonni seduti lì, in quel periodo che amo definire del “magico mondo” e che magari vi racconterò più nel dettaglio prossimamente…

Paolo Rossi