Il sindaco Argentieri – Viva il 25 Aprile. Viva la festa della liberazione. Viva Vergato !

2020/04/25, Vergato – Un 25 aprile in quarantena ma non poteva mancare la celebrazione di questa festa, pilastro della nostra vita quotidiana. Il sindaco Giuseppe Argentieri accompagnato dai gonfaloni e dall’ex sindaco Sandra Focci presidente della locale sezione ANPI si sono recati ai cippi che ricordano stragi avvenute sul territorio del Comune di Vergato. Il discorso al Monumento ai Caduti avvenuto con la deposizione delle corone e una semplice benedizione da parte di don Silvano Manzoni, ricordiamo a pochi metri dalla Chiesa, ha reso meno dolorosa la distanza per coloro che ogni anno si sono recati alla celebrazione

Cari Cittadini e Cittadine, ragazzi e ragazze, Autorità civili e militari, è con grande rammarico che mi accingo a celebrare questa importante giornata senza che voi possiate presenziare.

Rivolgo un saluto alle rappresentanze dell’ANPI e delle Associazioni combattentisiche presenti.

Quest’anno il 25 Aprile, il giorno che è stato assunto come simbolo della fine della seconda guerra mondiale e della liberazione d’Italia, si celebra in una condizione drammatica del nostro paese e del mondo intero.
La lotta contro un pericoloso contagio che sta seminando vittime in tutto il mondo ci obbliga a misure di sicurezza e di isolamento che, limitano l’attività e la libertà delle persone. Ma la fiducia e la volontà positiva di costruire un futuro migliore per noi e i nostri figli non devono mai venir meno, come ci è stato insegnato dai nostri nonni e bisnonni.
Tempi difficili, dunque, nei quali la volontà dei cittadini deve essere molto forte, persino più forte delle scelte politiche che suscitano inevitabilmente anche divisioni. Servono intelligenza, coraggio, capacità operativa, solidarietà e unione.

Ma nonostante la situazione critica che stiamo vivendo, vogliamo che la festa della liberazione venga celebrata e non sia dimenticata o anche solo ignorata. Questo è il 75° anno che viene celebrata in ogni luogo d’Italia. Essa rappresenta un punto fermo della nostra storia contemporanea, storia caratterizzata dalla pace, bene supremo e non banale, da preservare e difendere con consapevolezza e determinazione. Anche a Vergato questa celebrazione ha sempre rappresentato un alto momento di raccolta e riflessione, di condivisione sociale dei valori che la nostra costituzione esprime, noi vogliamo che nonostante le difficoltà, non venga meno questo doveroso ricordo. Lo facciamo in tutti i luoghi del nostro territorio dove ci sono le principali testimonianze della tragiche vicende di guerra, non solo nel capoluogo di Vergato ma anche a Riola, a Calvenzano, a Castelnuovo, ai Boschi, a Susano, a Cereglio, a Tolè.
Il 25 aprile è la festa di tutti i cittadini non è la festa di una parte politica contro un’altra. E’ e deve essere una giornata di festa. Si festeggia la fine della guerra. La liberazione da un incubo fatto di povertà, morte, paura e sopprusi.

Qui a Vergato la guerra aveva distrutto quasi tutto il .paese. Le vittime civili furono molte decine. Poco dopo I’ 8 settembre del 1943 Vergato si trovò al centro di scontri feroci tra i due schieramenti contrapposti di occupanti tedeschi e forze alleate. Tutta la popolazione civile vergatese è stata capace di resistere ed è per questo che nel 2002 il presidente Ciampi ha conferito la medaglia d’oro al merito civile al nostro Comune. Ne siamo orgogliosi e vogliamo valorizzarne ed onorarne la memoria.
Il 25 aprile è la festa di tutti perché vennero definitivamente sconfitti gli occupanti nazisti e perché crollò definitivamente la degenerazione dittatoriale del nostro ordinamento statale fascista. Si crearono così le condizioni per giungere alla nascita di uno Stato repubblicano, costituzionale, fondato su tre valori fondamentali: la libertà, la partecipazione democratica alla vita pubblica, la rimozione degli ostacoli economici e sociali che rendono i cittadini socialmente diseguali tra di loro.

E’ stata scritta la Costituzione Italiana di concerto tra tutte le forze parlamentari, al cui interno è presente l’anima del nostro popolo, del popolo italiano, costituzione spesso definita la più bella del mondo ma i cui articoli fondanti sono spesso calpestati o ignorati.
Questa festa è l’occasione per onorare i nostri morti, quelli caduti sui fronti di guerra, le vittime civili dei bombardamenti e degli eccidi, di tutti coloro che avevano fatto la libera scelta di impugnare le armi contro gli occupanti, partigiani e resistenti che si sono sacrificati per la liberazione del nostro territorio.
E’ giusto che gli storici continuino la loro libera ricerca per ricostruire tutti i pezzi di questo periodo storico, anche gli angoli grigi o bui che possono ancora sussistere, per poter consegnare alle generazioni future tutti gli elementi per non ricreare le condizioni e i contrasti che determinarono tutto ciò.

Visto che è la festa di tutti è necessario arrivare ad una storia sempre più largamente condivisa, priva di antichi rancori, di sospetti e facili falsità che da essi possono generarsi, dividendo e creando nemici la dove dovrebbero esserci solo confronti di idee e collaborazioni per una società sempre più giusta, solidale, forte e coesa. La forza della libertà e della democrazia è tale da non aver bisogno di richiamare pericoli di ritorno indietro per potersi pienamente affermare e sviluppare nelle coscienze profonde dei nostri ragazzi.
Noi auspichiamo che le differenze oggi esistenti tra le forze politiche del nostro paese sul modo di leggere la realtà e di progettare il futuro venissero liberamente valutate per ciò che realmente sono ed esprimono nel mondo di oggi, ognuna diversa dalla altre, come è fisiologico nella vita di una democrazia.

Guardiamo avanti facendo tesoro del passato, tramandiamo alle future generazioni la saggezza e gli insegnamenti dolorosamente appresi nel secolo scorso, la forza, la fiducia e l’energia che hanno permesso alla nostra società di risollevarsi e crescere fino ad oggi.
Il mondo è cambiato e cambia sempre di più. Abbiamo davanti a noi una crisi grave da affrontare. Ci sono problemi enormi da risolvere, non possiamo e vogliamo lasciare indietro nessuno.
Dobbiamo tenere ben saldi i nostri punti di riferimento.
Ripeto che al di là delle differenze fondamentali tra le varie posizioni politiche, tutti dobbiamo cercare di ispirarci ai valori che questa festa ci ha consegnato: la libertà, condizione imprescindibile di ogni visione futura, il rispetto delle regole e delle istituzioni democratiche, il perseguimento di una maggiore giustizia sociale.

Viva il 25 Aprile. Viva la festa della liberazione. Viva. Vergato !