Il Comune di Camugnano chiude il bilancio del 2019. In arrivo numerosi investimenti pubblici
2020/05/07, Camugnano – Il Comune di Camugnano chiude il bilancio del 2019 e per l’anno in corso prevede numerosi investimenti pubblici.
Due grandi progetti per il 2020, la rigenerazione urbana del centro e il restauro di Palazzo Comelli, ma anche tanti interventi di manutenzione sugli edifici pubblici. E per il futuro il sogno è una pista ciclabile intorno al Brasimone.
7 maggio – Il Consiglio comunale di Camugnano ha approvato lo scorso 28 aprile il rendiconto consuntivo del 2019, l’atto con cui si chiude definitivamente l’esercizio dell’anno. Un anno piuttosto intenso che ha visto l’ente impegnato nelle attività di manutenzione del territorio come le asfaltature (422 mila €), il verde pubblico (65.300 €), i numerosi interventi sul fronte del dissesto idrogeologico (ben sei le sistemazioni di fossi, frane e versanti per 233 mila € di investimenti).
Rivolgendo lo sguardo al futuro, e tenendo presente che l’emergenza sanitaria è inevitabilmente portata a stravolgere alcuni piani, il Comune ha già finanziato i primi due lotti del progetto che vede la ristrutturazione del centro storico, per complessivi 1.538.440,65 € (di cui un milione finanziati dalla Regione Emilia-Romagna). Nel 2019 sono stati avviati i lavori relativi al primo lotto della rigenerazione (rifacimento della scalinata di collegamento della piazza del municipio alla chiesa) che, con i ritardi dovuti alle inevitabili ricadute del Covid 19, dovrebbero concludersi entro l’estate prossima.
Un altro fondamentale progetto in cui l’amministrazione è coinvolta è quello per il restauro di Palazzo Comelli a Bargi, per il quale è stato ottenuto un milione di finanziamento vincendo nel 2017 un bando governativo insieme al Comune di Grizzana Morandi. La collaborazione tra i due enti confinanti è molto stretta, se si considera che nel 2019 hanno ristrutturato insieme il centro sportivo del Ponte di Verzuno e per il futuro redigeranno in associazione il Piano Urbanistico Generale (il costo previsto è di 133.500 €, di cui euro 40 mila ottenuti da fondi regionali e 46.750 € finanziati da Grizzana).
«Per l’anno in corso prevediamo di concludere i progetti esecutivi del secondo e terzo lotto della rigenerazione urbana del capoluogo, che prevede anche la realizzazione di parcheggi, ed il progetto definitivo per il restauro di Palazzo Comelli» spiega il sindaco Marco Masinara «ma non trascureremo gli interventi di manutenzione al patrimonio comunale come il rifacimento del manto di copertura in cemento amianto e l’adeguamento sismico del magazzino comunale, la rifunzionalizzazione del municipio consistente nella riqualificazione energetica e funzionale degli spazi. Trattandosi di un edificio con vincolo storico e architettonico, il progetto dovrà essere autorizzato dalla competente Soprintendenza. Sono inoltre previsti interventi per contenere il dissesto idrogeologico che anche per il 2020 ci vedranno impegnati almeno su sei fronti diversi con 475 mila euro già stanziati».
Nei piani dell’amministrazione comunale c’è poi la riqualificazione energetica del polo scolastico: qui una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico sostituirà la caldaia a gasolio. I risparmi previsti sulla spesa corrente consentiranno di ripagare il mutuo agevolato, acceso con la Cassa depositi e prestiti per avviare l’investimento. Anche i circa 1200 punti luce dell’illuminazione pubblica saranno riqualificati con una riduzione di circa il 60% dei consumi che andranno a ripagare l’investimento: l’attività è già partita dal primo lotto che riguarda le frazioni di San Damiano e Ponte di Verzuno.
L’amministrazione però guarda oltre i progetti che sono già definiti perché finanziati: sono tante le idee per i quali si cercherà di reperire finanziamenti partecipando a bandi pubblici, come per esempio la realizzazione di una pista ciclabile con anello attorno al lago Brasimone con passaggio all’interno del centro Enea, la ristrutturazione e il recupero funzionale dell’edificio ex scuole Valerio Fabi che potrebbe divenire una residenza in cui anziani e giovani vivono sotto lo stesso tetto, in appartamenti separati, e condividono non solo gli spazi comuni della casa ma soprattutto un’arricchente esperienza di vita. Su quest’ultimo punto in particolare l’amministrazione ha già avviato uno studio di fattibilità.
Fonte e foto; Ufficio Stampa Unione dei comuni dell’Appennino bolognese