Lavori sulla “Direttissima” – I sindaci di Emilia Romagna e Toscana si mobilitano per avere risposte
2020/12/12, Val di Setta e di Bisenzio – Lavori di adeguamento della linea ferroviaria Prato – Bologna i sindaci di Emilia Romagna e Toscana si mobilitano uniti per avere risposte concrete da RFI e dalle rispettive Regioni.
I sindaci dei comuni interessati dai lavori di adeguamento della linea ferroviaria Prato-Bologna non ci stanno e chiedono nuovamente risposte concrete sulla questione dei lavori di adeguamento della linea “Direttissima”.
Prendiamo atto della conferma dell’inizio imminente dei lavori di adeguamento della linea Prato-Bologna, che dovevano iniziare a giugno 2018 poi a ottobre 2018 e in ultimo dicembre 2020 – scrivono i sindaci – e dopo esserci confrontati tra noi, ribadiamo alle due Regioni la necessità di un maggiore dialogo tra le istituzioni delle due regioni e chiediamo alle stesse di intervenire nei confronti di R.F.I. e Trenitalia per dar seguito alle nostre richieste e per sottolineare la necessità di avere garanzie dalle due società in merito agli interventi di mitigazione dei disagi per la popolazione sia in termini di impatto dei lavori sia sulla mobilità dei pendolari per i quali è urgente trovare soluzioni alternative adeguate, anche in virtù dell’emergenza sanitaria in corso.
Si sottolinea inoltre come, nonostante gli impegni assunti da RFI in quattro anni di incontri, ad oggi non vi sia nulla di concreto né in termini di modifiche richieste all’impostazione dei servizi sostitutivi, né in termini di lavori compensativi per i territori interessati.
E’ poi inaccettabile che a poche ora dall’inizio dei lavori e, conseguentemente dei disagi, nulla sia stato comunicato ai pendolari, così come vengano promesse come opere compensative gli adeguamenti di accessibilità delle stazioni, aspetto questo che è un obbligo che RFI ha comunque già in essere.
Ecco perché ci appelliamo ai nostri rappresentanti di governo delle due regioni affinché ci sostengano nelle nostre sacrosante rivendicazioni.
Abbiamo registrato anche di recente, infatti, la disponibilità delle nostre Regioni a dare voce alle richieste dei territori, ed ora è il momento di far mettere nero su bianco gli impegni che RFI e Trenitalia intendono adottare per limitare i disagi alla popolazione e per soddisfare le richieste dei sindaci interessati circa le opere compensative, però occorre fare in fretta.
Ribadiamo poi la necessità di rendere operativo ed efficace quanto prima l’Osservatorio permanente previsto per il monitoraggio dei lavori, che nelle prime fasi sarà fondamentale soprattutto per testare l’efficacia del servizio sostitutivo che, nelle esperienze passate, ha dato risultati assolutamente inaccettabili.
Si sottolinea infine come gli impegni presi tra RFI e le Regioni negli atti sottoscritti nel 2018 siano ancora sostanzialmente disattesi nei fatti, richiedendone il pieno rispetto.
Le amministrazioni locali riconoscono quanto il progetto di R.F.I. possa rappresentare un’opportunità vera di sviluppo per il territorio, solo però a condizione di sostenere anche i bisogni e le politiche di governo dei rispettivi territori e sono pronte a mettere in campo ogni azione perchè i bisogni delle comunità siano ascoltati e soddisfatti.
I sindaci, consapevoli di non avere voce in capitolo, ritengono comunque doveroso porsi al fianco dei pendolari insieme al comitato pendolari direttissima per tutelarli più possibile dichiarando che il sistema messo in atto non è al momento per loro assolutamente soddisfacente.
Unione dei Comuni Appennino Bolognese, Unione dei Comuni Val di Bisenzio, Comune di Cantagallo, Comune di Castiglione dei Pepoli, Comune di Grizzana Morandi, Comune di Pianoro, Comune di Monzuno, Comune di Prato, Comune di San Benedetto Val di Sambro, Comune di Vaiano, Comune di Vernio.